In occasione della prima “Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia da coronavirus”, stabilita nella giornata di oggi 18 marzo, si è tenuto, su invito del Presidente dell’ANCI Antonio Decaro, un minuto di silenzio osservato alle ore 11 davanti alla sede municipale e al cospetto della bandiera italiana a mezz’asta. Il Parlamento italiano istituirà, con legge apposita, la giornata nazionale per conservare e rinnovare la memoria di tutte le persone che sono decedute a causa di tale epidemia.
“Non è un gesto simbolico o una semplice cerimonia commemorativa per ricordare le vittime e per onorare l’impegno di tutti gli operatori che si sono impegnati durante questo lungo e difficile anno – ha affermato il Sindaco Tina Resta – ma anche per testimoniare il nostro essere uniti, un segnale importante di fiducia e di speranza da trasmettere alle nostre comunità ancora fortemente provate da questa triplice emergenza sanitaria, economica e sociale.“
Erano presenti, oltre al Sindaco (con fascia tricolore per ribadire l’ufficialità della cerimonia) alcuni esponenti dell’Amministrazione comunale, il Comandante della Polizia Locale Raffaele Campanella, il Comandante della locale stazione dei Carabinieri M.llo Giovanni Sacchetti ed i volontari della Protezione Civile coordinata da Marco Di Pinto.
Sindaco, qual è la situazione del Covid-19 a Turi ad oggi (19 gennaio)?
“Proprio ieri (18 gennaio, ndr) abbiamo avuto comunicazione dalla Prefettura di 16 nuovi contagi, altri si sono negativizzati, per un totale di 61 contagiati in corso. Il fenomeno di adesso è il risultato delle feste di fine anno appena trascorse, in quanto si stanno allargando i contagi nei nuclei familiari, questo perché in molti hanno deciso, nonostante i divieti, di pranzare insieme. Tra gli ultimi contagiati ci sono anche 5 minori”.
Per i vaccini come ci si sta organizzando?
“Ho inviato alla ASL una nota, alla luce del fatto che tra questi 61 contagiati ci sono operatori sanitari, residenti a Turi, che lavorano in strutture che non sono sul territorio di Turi. Ho sollecitato l’ASL su ciò che avrebbe già dovuto fare, l’apertura di un presidio territoriale vaccinale dove i vaccini vengono somministrati secondo le priorità previste dalla Regione. Nessuno deve pensare, come si sta facendo sui social, che ci siano corsie preferenziali per vaccinarsi. Le linee regionali prevedono come primo step gli operatori sanitari e gli operatori socio-sanitari, cioè anche chi lavora nell’ambito ospedaliero per altre mansioni: il portinaio, la ditta di pulizia, cioè chi ha contatto con ambienti dove la possibilità di contagio è molto alta rispetto ad una abitazione privata. Non sono quindi solo i medici, gli infermieri e gli OSS. Questo deve essere chiaro”.
Chi è stato già vaccinato?
“A Turi sono stati già vaccinati i medici curanti, i farmacisti, poi ci saranno gli ultraottantenni, le persone con fragilità, le forze dell’ordine, gli operatori scolastici, tutto un susseguirsi fino ad arrivare all’intera collettività. È chiaro che oggi c’è una preoccupazione per le dosi vaccinali disponibili ma questo è un problema di molte regioni. Speriamo che si tenga in considerazione almeno il completamento dell’intervento vaccinale sui soggetti che hanno usufruito della prima dose. Non ci sono corsie preferenziali.
Per i tamponi si era pensato all’apertura di un drive-through anche a Turi…
“Io ho mandato alla direzione generale dell’ASL una richiesta per l’apertura di drive-through per effettuare i tamponi in loco ma dopo una prima disponibilità non ci hanno fatto sapere più niente nonostante ci avessero confermato l’utilizzo del palazzetto dello sport, poi è arrivato il ‘fermi tutti’ non per problemi organizzativi nostri ma loro, noi eravamo prontissimi”.
Per il presidio vaccinale invece cosa ci può dire?
“È naturale che ogni paese deve avere il suo presidio. Il 4 gennaio ho mandato una richiesta chiedendo con sollecitudine l’apertura a Turi di un Centro territoriale SISP per la campagna di somministrazione dei vaccini secondo le disposizioni di legge (aperto il 12 gennaio presso la sede ASL in via Pietro de Donato Gannini, ndr). Secondo i contagi avuti nella RSSA invece di creare allarmismi e di chiedere tamponi per le scuole come hanno fatto altri miei colleghi sindaci, avevo chiesto, in una nota precedente, un presidio sanitario per la rete delle scuole, perché se un alunno risulta positivo non si sa più che fare, che procedure mettere in atto, questo succedeva soprattutto all’inizio dell’anno scolastico ora meno. Ecco perché ho ritenuto che le scuole avessero bisogno di una guida sanitaria a supporto delle famiglie, che, di fronte al contagio, non sanno da dove cominciare”.
I turesi come rispondono alle varie sollecitazioni in questa situazione di preoccupazione generale?
“C’è incertezza, la situazione è ancora piena d’incognite, problemi. È un faticoso tira e molla, ma dobbiamo andare avanti. Faccio degli esempi concreti. Ho avuto segnalazione di molti casi di turesi che aspettavano di essere chiamati per il tampone di controllo ma non è successo, per l’eccessivo lavoro delle strutture e degli operatori, e non potevano tornare al lavoro in quanto il datore di lavoro chiedeva loro una certificazione di negatività al controllo. Di riflesso succede che per dribblare una procedura regolare alcune volte non si fanno le cose come si dovrebbero fare perché c’è il timore di perderci economicamente. Infatti, abbiamo fermato molte persone positive o in isolamento fiduciario che se ne andavano in giro tranquillamente. Quando sui social si dice che l’Amministrazione sta ferma bisogna provare a vivere questa pandemia non solo guardando al lockdown totale di marzo-aprile scorso quando tutti stavamo chiusi in casa ma in tutti i controlli che è necessario fare ora. Infatti, io ho più paura adesso che in quei mesi di chiusura totale. Basta vedere questi giorni: siamo ‘arancioni’ ma tutto è aperto e la gente per mille motivi si muove”.
La situazione sanitaria alla RSSA ‘Mamma Rosa’ di Turi, che tanta preoccupazione aveva suscitato nella comunità turese per un focolaio d’infezione scoppiato improvvisamente, sembra volgere al miglioramento generale. A dirlo sono innanzitutto i risultati dei tamponi molecolari per Sars-Cov-2 di controllo eseguiti il 29/12/2020 e il 4/1/2021sul personale dipendente e i religiosi volontari e il 30/12/2020 e 5/1/2021 sugli Ospiti presenti nella struttura di via Oronzo Pugliese. La comunicazione ufficiale inviata il 7 gennaio alle autorità cittadine afferma che “la popolazione dei Dipendenti e dei Volontari che operano all’interno della RSSA ‘Mamma Rosa’ sottoposta al tampone di controllo tra fine dicembre e primi giorni di gennaio era complessivamente composta da numero 32 unità (31 dipendenti e 1 volontario). I risultati ottenuti con i tamponi evidenziano quanto appresso: n. 23 NEGATIVI, n. 9 POSITIVI”. Per quanto riguarda la popolazione degli Ospiti presenti all’interno dell’Istituto al momento dei tamponi effettuati nelle date prima indicate “era complessivamente composta da numero 51 unità (47 ASL e 4 altri). I risultati ottenuti con i tamponi evidenziano quanto appresso: n.27 NEGATIVI, n.23 POSITIVI e n.1 DUBBIO”. Per quanto riguarda gli Ospiti, affermano la dirigenza amministrativa e gli operatori sanitari “se raffrontiamo i dati emersi dagli esiti degli ultimi tamponi molecolari di controllo, possiamo dire con precauzionale ottimismo che emerge un quadro di sostanziale riduzione del numero di soggetti positivi poiché si registrano ben 15 negativizzazioni a fronte di 8 positivizzazioni”. In merito al personale dipendente, scrive ancora la Direzione della RSSA, “l’assetto attuale dell’organico aziendale – implementato da nuove assunzioni – ci consente di poter proseguire tutte le normali attività assistenziali in favore degli Utenti senza alcuna limitazione e in piena sicurezza, anche grazie al rientro in servizio dei primi due dipendenti dichiarati negativizzati ed idonei al lavoro”. La situazione in via di miglioramento ha anche permesso l’avvio nella giornata di oggi 8 gennaio delle operazioni di vaccinazione anti Covid-19. Dall’incontro organizzativo tra il Direttore Dr. Pierangelo Pugliese – colpito in questi giorni di grande preoccupazione anche da un grave lutto per la perdita del caro papà Angelo – e il Dr. Maurizio Ferrara, Dirigente Medico Sisp Area Sud Asl Bari e coordinatore dell’emergenza Covid dal 16/12/2020, è scaturito un cronoprogramma dei tamponi molecolari e delle vaccinazioni Covid da eseguire al Personale dipendente e agli Ospiti di ‘Mamma Rosa’. “In data 8/1/2021 – informa il coordinatore sanitario Dr. Vittorio Pugliese – tutto il personale dipendente, risultato negativo all’ultimo tampone molecolare, compreso anche il nuovo personale assunto (anche se ha già eseguito tampone molecolare pre-assunzione), dovrà essere sottoposto a nuovo tampone molecolare di controllo presso questa RSSA con la solita modalità ‘drive in’. In data 10/1/2021 tutto il personale dipendente risultato negativo al tampone eseguito in data 8 gennaio potrà essere sottoposto, su base volontaria a vaccinazione COVID-19 (PFIZER prima dose)”. Le dosi saranno somministrate dal Dr. Pugliese dopo essere stato autorizzato da SISP AREA SUD ASL BARI. Poi, l’11 gennaio, si procederà all’esecuzione dei tamponi molecolari di controllo su tutta la popolazione degli Ospiti presenti a quella data. Infine, il 13 gennaio “tutti gli Ospiti risultati negativi al controllo del l’11 gennaio verranno sottoposti, sempre su base volontaria, a vaccinazione COVID19 (PFIZER prima dose)”. Intanto che la situazione a ‘Mamma Rosa’ migliora, il Sindaco in data odierna ha comunicato ulteriori 20 contagiati che porta a 91 il numero complessivo dei positivi a Turi in questo momento, ai quali vanno sommati i numeri della RSSA. La situazione generale a Turi, quindi, continua ad essere di grande preoccupazione.
Il 18 dicembre scorso, la RSSA ‘Mamma Rosa’, comunica al Sindaco Tina Resta, in maniera ufficiale, la positività al SARS-COV-2 di 37 dei 59 ospiti residenti in struttura, nonché di 8 operatori più 1 caso dubbio al momento. Dal 18 dicembre, la struttura, ogni giorno, con puntuale regolarità, nella persona del dott. Vittorio Pugliese, coordinatore sanitario, provvede al controllo e monitoraggio clinico della popolazione anziana, rilevando i parametri essenziali: temperatura e saturazione, riservandosi comunicazione telefonica ai parenti, laddove sia necessario.
Al 22 dicembre, si legge in una nota inviata dal direttore dott. Pierangelo Pugliese al Sindaco, “La popolazione dei Dipendenti e dei Volontari che operano all’interno della RSSA’Mamma Rosa’ è complessivamente composta da numero 49 unità (46 dipendenti e 3 volontari religiosi). I risultati ottenuti con i tamponi evidenziano quanto appresso: n. 29 NEGATIVI, n. 17 POSITIVIe n. 3 DUBBI”.
Ad oggi, 24 dicembre, l’ultimo bollettino medico conferma una situazione stazionaria e nella norma per quanto riguarda le rilevazioni della saturazione di ossigeno. Non ci sono, cioè, situazioni di criticità tali da richiedere interventi clinici. Noi aggiungiamo, grazie alla professionalità, alla dedizione e alla cura che sia la dirigenza sia gli operatori dedicano ed hanno sempre dedicato agli ospiti residenti. Grazie a loro e al sacrificio di ognuno di essi ‘Mamma Rosa’ sta assicurando, anche in questo momento di difficoltà, la serenità agli anziani e ai loro parenti.
Da questo link potete visionare tutti i bollettini emanati finora dalla struttura, che la dirigenza di ‘Mamma Rosa’ provvede a girare ai parenti e alle autorità locali competenti. Abbiamo scelto di pubblicarli perché riteniamo di rendere, così, un servizio utile e di informazione corretta a favore di un’eccellenza del nostro territorio che sta a cuore a tutti i turesi come la memoria dei suoi fondatori: Matteo Pugliese e Remo Lefemine.
Oggi, con una nota al Sindaco (consultabile qui), il coordinatore sanitario dott. Vittorio Pugliese ha comunicato che “Tutti i dipendenti risultati POSITIVI, al tampone eseguito il 22/12/2020, saranno sottoposti a tampone molecolare di controllo direttamente a cura della ASL. Per quanto riguarda gli Ospiti, tutti, indipendentemente dall’esito del tampone eseguito in data 17/12/2020, saranno sottoposti a tampone molecolare di controllo il prossimo 30 dicembre, direttamente in struttura”.
Aggiorneremo la situazione sul sito o sulla pagina fb man mano che la RSSA ‘Mamma rosa’ ci fornirà i bollettini.
L’Amministrazione comunale, tenendo conto delle disposizioni contenute nell’ultimo DPCM in materia di restrizioni imposte dalla persistente emergenza Covid19, avvisa che quest’anno “non sarà possibile organizzare, a mezzo delle realtà associative locali, il consueto programma di eventi di Natale da svolgersi sul territorio comunale”. Tuttavia “al fine di fornire alla collettività e, soprattutto ai bambini, un segno che contribuisca a percepire l’atmosfera del Natale” si è deciso di optare per un allestimento di luminarie “sobrio e contenuto”. Per l’allestimento degli addobbi dall’8 dicembre 2020 all’8 gennaio 2021 si è deliberato una spesa “non superiore ad € 5.000,00”, con l’affido ad una ditta specializzata.
Questi gli interventi previsti:
1) allestimento con addobbi natalizi di tutti i balconi esterni del Palazzo comunale;
2) noleggio e posa in opera di cordoni pendenti a Led, con colorazione di luce calda e qualche
lampada flash fredda su Via XX Settembre nel tratto compreso tra Piazza Sandro Pertini via Maggiore Orlandi;
3) noleggio e posa in opera di luminarie Ice light sul perimetro della Chiesa dell’Annunziata e della facciata
della Torre dell’orologio;
4) noleggio e posizionamento di un albero natalizio luminoso.
La mattina del 17 novembre, Imma Bianco, tra le cui funzioni assessorili c’è anche quella delle Politiche Sociali, con la collaborazione della Protezione Civile di Turi ha provveduto a ritirare dai punti convenzionati tutto il materiale scolastico donato tramite l’iniziativa denominata ‘Lo zaino sospeso’. La raccolta, iniziata circa un mese fa, dal grande valore solidaristico ed indirizzata all’aiuto delle famiglie inserite nel circuito delle Politiche Sociali, rappresenta una novità nel suo genere.
La constatazione che la crisi economica conseguente alla pandemia che ha colpito l’intero pianeta in questo nefasto 2020 ha prodotto nuove e più ampie sacche di povertà e di difficoltà e la necessità di un sostegno economico e materiale spinge a trovare forme di aiuto anche coinvolgendo la solidarietà della comunità. Ecco che, utilizzando i sette punti di raccolta che hanno aderito, chiunque ha potuto offrire il suo contributo donando quaderni, album, astucci, colori e qualsiasi materiale di cancelleria utile a garantire la più adeguata fruizione nello studio da parte di studenti di famiglie maggiormente in difficoltà.
Il ‘diritto allo studio’, che in questo periodo si intreccia con il ‘diritto alla salute’ in merito alla necessità di frequentare o meno in presenza o a distanza, causando molto disorientamento per i troppi e contrastanti decreti governativi e ordinanze regionali, rappresenta sempre uno dei diritti sanciti dalla Costituzione.
In questa direzione è andata tale iniziativa solidale e l’assessore Imma Bianco ringrazia “le attività e i punti vendita che hanno aderito predisponendo un cesto solidale per i propri clienti, cioè le cartolibrerie ‘Nuovo Emporio’ e ‘Punto Scuola’, ‘Drum Color’, i due punti ‘Qualità e Risparmio’, ‘Sole d’Oro’ e ‘Dong Hai’. Un sentito grazie va anche alla collaborazione della Protezione Civile, sempre attenta ed efficiente e soprattutto a tutti coloro che hanno espresso con un gesto di solidarietà una sensibilità verso i più bisognosi”.
Era nell’aria già da qualche settimana e alla fine, visto il crescendo dei casi di Covid nell’ultimo periodo, è arrivata la decisione della Federazione Italiana Pallavolo (FIPAV) che con una nota del 5 novembre ha rinviato a gennaio tutti i campionati dalla serie B in giù.
“Condividiamo la scelta della Federazione, – è il commento del Presidente della pallavolo turese Domenico D’Aprile – la curva dei contagi da Covid-19 è in ascesa e non ci sono al momento le condizioni per cominciare i campionati. Come società avevamo già sospeso tutti gli allenamenti della serie D femminile e dei settori giovanili da fine ottobre. Ora è arrivato anche lo stop all’avvio della serie B maschile. Speriamo che a gennaio la situazione migliori”. Di seguito la nota ufficiale della Federazione Italiana Pallavolo: “La Federazione Italiana Pallavolo, alla luce delle restrizioni contenute nel DPCM del 3 novembre e nel prendere atto della situazione epidemiologica che sta progressivamente peggiorando, seppur a malincuore, ha stabilito per la pallavolo indoor di sospendere l’attività di interesse nazionale di ogni ordine e grado – ad eccezione dei campionati nazionali di serie A la cui organizzazione rimane di competenza delle Leghe – rinviandola al prossimo mese di gennaio. La FIPAV, stante la situazione attuale e i provvedimenti già assunti da alcuni comitati periferici, non può ignorare l’incidenza del Covid-19 sulle società e, facendo proprie le oggettive difficoltà che le stesse stanno riscontrando sia nell’organizzazione sia nella programmazione dell’attività, si è vista costretta a prendere questa sofferta decisione. L’ultimo DPCM, infatti, anche alla luce della divisione del territorio nazionale in fasce differenti, non consente il regolare svolgimento dell’attività ed un’ottimale programmazione della stessa da parte delle società. Tale sospensione avrà validità, come detto, fino al mese di gennaio, entro il quale verrà rimodulata necessariamente l’attività”.
Con un’ordinanza del 28 ottobre, che recepisce tutti i divieti finora disposti dal Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM)e dal Ministro della Salute per contenere la diffusione del Covid-19, il Sindaco di Turi Tina Resta, a far data dal giorno 31 ottobre 2020 e sino al 3 novembre 2020, dispone che:
. gli orari di apertura al pubblico del Cimitero sono i seguenti: dalleore 8.00 alle ore 17.00;
. l’accesso al Cimitero è consentito previa misurazione della temperatura corporea da rilevare a cura del gestore che provvederà ad impedire l’ingresso ai visitatori con temperature accertate superiori a 37,5° oltre a darne comunicazione agli uffici competenti:
. deve essere garantita, a cura del gestore, una regolamentazione degli accessi perevitare aree di assembramento sia all’interno che nelle aree adiacenti all’ingresso;
. è fatto obbligo, all’interno del Cimitero e nelle aree adiacenti, di indossare protezioni delle vie respiratorie ad eccezione dei bambini al di sotto di anni 6 nonché soggetti con forme di disabilità non compatibili con l’uso continuativo dei suddetti dispositivi;
. sarà cura delle Confraternite controllare e vigilare lo stazionamento all’interno delle proprie strutture come da disposizioni impartite dal gestore del Cimitero nel rispetto delle norme di sicurezza e delle norme anti Covid-19.
Per tutto quanto non disciplinato espressamente dalla presente Ordinanza si rinvia alle disposizioni del DPCM del 24 ottobre 2020.
Le violazioni di cui alla presente Ordinanza, ove non costituiscano diversa fattispecie di reato, saranno punite con sanzione amministrativa pecuniaria da 400 a 3000 euro, ai sensi e per gli effetti del D.L. n. 19 del 25 marzo 2020.
La secolare fiera di Sant’Oronzo del 24 agosto quest’anno non si farà. Lo stabilisce un’ordinanza del 13 agosto firmata in via precauzionale dalla sindaca Tina Resta.
La sofferta decisione è in linea con le prescrizioni e i divieti imposti dall’emergenza sanitaria ancora in corso, che proprio in questi giorni di viaggi e vacanze, di discoteche e spiagge affollate registra in Puglia come nel resto d’Italia e del mondo un preoccupante aumento di contagi.
Il mancato svolgimento dell’evento fieristico si porta dietro anche l’annullamento dei cosiddetti ‘Mercatini di Sant’Oronzo’ previsti per i giorni 25, 26,27 e 28 agosto proprio in concomitanza con la festa patronale. Quindi, niente bancarelle, niente processioni, niente occasioni di raduno per evitare pericolosi avvicinamenti tra le persone.
Dalla Regione, intanto, giunge una nuova ordinanza del presidente Emiliano che dal 13 agosto obbliga all’uso delle mascherine anche all’aperto quando non è possibile mantenere la distanza di sicurezza di un metro tra le persone.
Infine, la giunta municipale il 14 agosto ha deliberato di spendere il contributo di 70 mila euro giunto dal Ministero della Pubblica Istruzione per la messa in sicurezza delle aule in vista della riapertura delle scuole il 24 settembre. Il progetto definitivo-esecutivo di ‘adeguamento e adattamento funzionale degli spazi e delle aule didattiche’ è stato predisposto dal geom. Gianvito Colucci; responsabile del procedimento (RUP) è stato nominato l’arch. Flaviano Palazzo.
C’è preoccupazione in giro per l’aumento dei contagi di Covid-19. L’estate, il caldo, la voglia di evadere ha abbassato la consapevolezza del pericolo mai scomparso del tutto facendo aumentare il numero dei contagiati. Questo era prevedibile e preventivato dagli esperti.
Vista la situazione di pericolo il governatore della Puglia Michele Emiliano, saggiamente, l’11 agosto ha emanato un’ordinanza (la n. 335) con la quale prescrive ‘Misure urgenti per la gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19’.
Il Governatore, “considerato che i dati contenuti nell’ultimo rapporto di monitoraggio… confermano la ripresa della circolazione virale, conseguente all’allentamento delle misure di restrizione della mobilità e all’incremento del rientro di pugliesi dall’estero” ha ordinato che, a decorrere dal 12 agosto 2020 “fermi restando i divieti e le limitazioni d’ingresso in Italia stabiliti all’articolo 4 del dpcm del 7 agosto 2020… tutti i cittadini pugliesi che abbiano soggiornato o transitato, per vacanza o vacanza-studio, in Spagna, Malta e Grecia, e che rientrino in Puglia presso la propria abitazione o dimora, con mezzi di trasporto pubblici o privati, hanno l’obbligo:
– di segnalare il loro arrivo e rendere le informazioni richieste, utilizzando l’apposito modulo di auto-segnalazione disponibile sul sito istituzionale della Regione Puglia;
– di comunicare tale circostanza al proprio medico…;
– di osservare la permanenza domiciliare con isolamento fiduciario… per 14 giorni;
– di osservare il divieto di spostamenti e viaggi;
– di rimanere raggiungibili per ogni attività di sorveglianza;
– in caso di comparsa di sintomi, di avvertire immediatamente il medico…”.
Inutile aggiungere che la mancata osservanza degli obblighi comporterà immediate e pesanti sanzioni.