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Tina Resta azzera la sua Giunta. Patapumfete!

Non è affatto una sorpresa. Vanno tutte in gloria le nostre giunte da un po’ di tempo a questa parte. Sembra che mettano il disco-orario ogni volta che si insediano al Municipio dopo le elezioni. Quasi una regola, a tutti gli effetti. E tutte quante finiscono ‘tutte giù per terra’ come nei migliori girotondi. Ma con il culo per terra ci finisce tutto il nostro paese, non solo i loro comodi sederini. Come ce ne usciamo da questa ennesima farsa irritante? Niente di buono all’orizzonte, ad appena un anno dall’insediamento. Prepariamoci a votare ancora.  Si parla tanto di riformare il Parlamento & Istituzioni affini, ma qui bisognerebbe invocare il buon Mago Merlino perché trovi una pozione per riformare invece gli elettori. La dura lettera dei quattro dissidenti di luglio scorso (Onofrio Resta, De Florio, De Carolis, Topputi) lasciava già intendere il cattivo tempo: ce ndròne avà cchiòve! Dice uno dei nostri migliori proverbi. E così è piovuto. Anzi, ha grandinato. Dopo la Festa Grande. Dopo i confetti. Puntuali! Svizzeri al punto giusto!

Azzerare la Giunta vuol dire che il Sindaco Resta è in grossa difficoltà su tutti i fronti. Si è così ingarbugliata la matassa dei rapporti e dei veti amministrativi/politici incrociati (chissà su quali questioni oscure si scontrano?) che questo azzeramento sembra il preludio della rottura definitiva. E se rimarrano in piedi, per l’ennesimo miracolo visto da queste parti, non dureranno più di tanto. Ci conosciamo tutti in questo paese. E si conoscono fin troppo bene i protagonisti di questa commedia. Quale credibilità potranno avere ancora e quale autorevolezza? E con quale faccia se ne andranno ancora in giro? Povero il nostro Sindaco e, soprattutto, povero il nostro paese. Sbattuto continuamente come un polpo sugli scogli dalla dabbenaggine, dalla incapacità politica di tanti e di tante.

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Buon Sant’Oronzo a tutta Turi

Festeggiamenti Patronali in tono minore quest’anno, per via delle note restrizioni e cautele imposte dalla pandemia. Diremmo quasi irriconoscibile. Tracce della festa comunque appaiono qua e là. Non potevamo rinunciare ciecamente. E così, vedi qualche luminaria in piazza, il Carro che presidia e parla, il vestito più bello da indossare, le messe solenni all’aperto, il pranzo eccellente con i parenti, la famosa ‘Diana’ ascoltata con sorpresa stamattina, come per dirci che niente è cambiato. La Festa è sempre qui, è qui da sempre, viscerale e sentita da ogni turese vicino e lontano, immancabile. Tutti i momenti solenni rivisti nel cuore, negli occhi di ogni generazione, minuto per minuto. Le voci di ieri, quelle di oggi. I colori e la gioia della ricorrenza. La banda che passa e ricorda e ci accarezza. Una euforia malinconica, universale, ci prende tutti, sotto questo sole che picchia forte ad agosto. Lo scirocco che minaccia la Mongolfiera di sera. Un richiamo antico che ci attraversa e ci lega alle radici, alle mule con gli zoccoli impazienti, al sangue del passato e alla speranza di un futuro migliore per questa terra che non può sempre contare sui miracoli dei Santi. “il paese” augura Buon Sant’Oronzo a tutta Turi.

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Calendario di Sant’Oronzo: immancabile anche nel 2021

Il Calendario di Sant’Oronzo 2021 è in distribuzione presso il Comitato Festa Patronale in via XX Settembre. Anche questa seconda edizione ha visto la collaborazione operativa tra il Comitato Festa Patronale e la Redazione de ‘il paese’.

In copertina, un doveroso richiamo al centenario di Don Giovanni Cipriani con una bella foto d’epoca del vecchio Carro (1965) scattata dal fotografo Lorenzo Dell’Aera.

Nuccio e Antonio Gargano hanno curato l’impaginazione; Giovanni Lerede ha rovistato nel vasto archivio di articoli e immagini de ‘il paese’ per tirar fuori 12 piccole biografie dedicate ad altrettanti personaggi storici turesi: dalla liberta Flavia Philoma a Don Giovanni Cipriani.

Poi ancora le ricette di Angela Costantino, selezionate tra quelle pubblicate sul nostro magazine, e i proverbi della tradizione linguistica turese curati da Raffaele Valentini, nostro direttore responsabile ed esperto di lingua dialettale.

Hanno completato il corredo dei dodici mesi le foto, naturalmente a tema oronziano, di Fabio Zita, Fabiana Stanisci e Damiano Pascalicchio.

Il Calendario di Sant’Oronzo 2021, più grande dell’edizione precedente, è un veicolo per far conoscere la nostra storia, la nostra cultura e la nostra tradizione, perciò non può mancare nelle case dei turesi vicini e lontani. Per averlo basta recarsi presso il Comitato.