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A Turi il Covid continua a contagiare mentre migliora la situazione a ‘Mamma Rosa’

La situazione sanitaria alla RSSA ‘Mamma Rosa’ di Turi, che tanta preoccupazione aveva suscitato nella comunità turese per un focolaio d’infezione scoppiato improvvisamente, sembra volgere al miglioramento generale. A dirlo sono innanzitutto i risultati dei tamponi molecolari per Sars-Cov-2 di controllo eseguiti il 29/12/2020 e il 4/1/2021sul personale dipendente e i religiosi volontari e il 30/12/2020 e 5/1/2021 sugli Ospiti presenti nella struttura di via Oronzo Pugliese.
La comunicazione ufficiale inviata il 7 gennaio alle autorità cittadine afferma che “la popolazione dei Dipendenti e dei Volontari che operano all’interno della RSSA ‘Mamma Rosa’ sottoposta al tampone di controllo tra fine dicembre e primi giorni di gennaio era complessivamente composta da numero 32 unità (31 dipendenti e 1 volontario). I risultati ottenuti con i tamponi evidenziano quanto appresso: n. 23 NEGATIVI, n. 9 POSITIVI”.
Per quanto riguarda la popolazione degli Ospiti presenti all’interno dell’Istituto al momento dei tamponi effettuati nelle date prima indicate “era complessivamente composta da numero 51 unità (47 ASL e 4 altri). I risultati ottenuti con i tamponi evidenziano quanto appresso: n.27 NEGATIVI, n.23 POSITIVI e n.1 DUBBIO”.
Per quanto riguarda gli Ospiti, affermano la dirigenza amministrativa e gli operatori sanitari “se raffrontiamo i dati emersi dagli esiti degli ultimi tamponi molecolari di controllo, possiamo dire con precauzionale ottimismo che emerge un quadro di sostanziale riduzione del numero di soggetti positivi poiché si registrano ben 15 negativizzazioni a fronte di 8 positivizzazioni”.
In merito al personale dipendente, scrive ancora la Direzione della RSSA, “l’assetto attuale dell’organico aziendale – implementato da nuove assunzioni – ci consente di poter proseguire tutte le normali
attività assistenziali in favore degli Utenti senza alcuna limitazione e in piena sicurezza, anche grazie al rientro in servizio dei primi due dipendenti dichiarati negativizzati ed idonei al lavoro
”.
La situazione in via di miglioramento ha anche permesso l’avvio nella giornata di oggi 8 gennaio delle operazioni di vaccinazione anti Covid-19. Dall’incontro organizzativo tra il Direttore Dr. Pierangelo Pugliese – colpito in questi giorni di grande preoccupazione anche da un grave lutto per la perdita del caro papà Angelo – e il Dr. Maurizio Ferrara, Dirigente Medico Sisp Area Sud Asl Bari e coordinatore dell’emergenza Covid dal 16/12/2020, è scaturito un cronoprogramma dei tamponi molecolari e delle vaccinazioni Covid da eseguire al Personale dipendente e agli Ospiti di ‘Mamma Rosa’.
In data 8/1/2021 – informa il coordinatore sanitario Dr. Vittorio Pugliesetutto il personale dipendente, risultato negativo all’ultimo tampone molecolare, compreso anche il nuovo personale assunto (anche se ha già eseguito tampone molecolare pre-assunzione), dovrà essere sottoposto a nuovo tampone molecolare di controllo presso questa RSSA con la solita modalità ‘drive in’. In data 10/1/2021 tutto il personale dipendente risultato negativo al tampone eseguito in data 8 gennaio potrà essere sottoposto, su base volontaria a vaccinazione COVID-19 (PFIZER prima dose)”. Le dosi saranno somministrate dal Dr. Pugliese dopo essere stato autorizzato da SISP AREA SUD ASL BARI.
Poi, l’11 gennaio, si procederà all’esecuzione dei tamponi molecolari di controllo su tutta la popolazione degli Ospiti presenti a quella data. Infine, il 13 gennaio “tutti gli Ospiti risultati negativi al controllo del l’11 gennaio verranno sottoposti, sempre su base volontaria, a vaccinazione COVID19 (PFIZER prima dose)”.
Intanto che la situazione a ‘Mamma Rosa’ migliora, il Sindaco in data odierna ha comunicato ulteriori 20 contagiati che porta a 91 il numero complessivo dei positivi a Turi in questo momento, ai quali vanno sommati i numeri della RSSA. La situazione generale a Turi, quindi, continua ad essere di grande preoccupazione.

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‘Luoghi del Cuore’, terminato il Censimento. La Torre dell’Orologio raccoglie oltre 2000 voti

Come ampiamente annunciato, il 15 dicembre è terminato il Censimento nazionale dei ‘Luoghi del cuore’ FAI al quale ha partecipato la nostra Torre dell’Orologio costruita da Giuseppe Schettini – progetto di Sante Simone – alla fine dell’Ottocento.

Le volontarie di Turi hanno emesso un comunicato per annunciare l’esito e ringraziare chi si è dato concretamente da fare. “In queste settimane – scrivono le Volontarie – abbiamo cercato di portare la nostra Torre dell’Orologio a oltre i 2000 voti per poter partecipare al bando che Intesa San Paolo, in collaborazione con il FAI, pubblicherà l’anno prossimo. Siamo felicissime di comunicarvi che abbiamo raggiunto l’obiettivo! A febbraio ci sarà la graduatoria finale in cui sapremo con certezza a che posto ci siamo classificati, nel frattempo ringraziamo tutti coloro che hanno contribuito a questo risultato, a partire da Damiano Pascalicchio, il promotore del comitato per la raccolta voti. Ringraziamo le attività che ci hanno aiutate: La Vidaloca outlet, Cheresia, Birreria Jedes, Andrea Saffi, HS Rosita Rossi, Spendi meno di Fabio Topputi, Segni grafici, Casaviva, l’Auser, Stefanio Spinelli. E poi Rosaria Petruzzi e Sonia Luisi che ci hanno affiancate durante le settimane della mostra fotografica ‘FAI una foto’. E ancora la Protezione Civile che ci sostiene sempre: grazie! Ringraziamo le nostre famiglie per l’aiuto e la pazienza, e gli amici, tanti, che ci hanno tolto i fogli di mano per aiutarci: siete speciali Peppino Denovellis, Sergio Spinelli,  Pamela Marinelli, Annaprimula De Tomaso, Francesco Silvestri, Vito Nicola De Grisantis, Giovanni D’Aprile, il 36° stormo di Gioia del Colle, Tommaso D’Addato, Anna Cipriani, Angelo Logrillo e Tania Abbinante, Maria Logrillo”.

Le Volontarie, infine, annunciano che “le attività del FAI riprenderanno presto e torneremo a godere delle bellezze della nostra amata Turi, nel frattempo grazie a tutti per aver votato, a presto”.

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Per le prossime feste di fine anno solo addobbi ‘sobri e contenuti’

L’Amministrazione comunale, tenendo conto delle disposizioni contenute nell’ultimo DPCM in materia di restrizioni imposte dalla persistente emergenza Covid19, avvisa che quest’anno “non sarà possibile organizzare, a mezzo delle realtà associative locali, il consueto programma di eventi di Natale da svolgersi sul territorio comunale”. Tuttavia “al fine di fornire alla collettività e, soprattutto ai bambini, un segno che contribuisca a percepire l’atmosfera del Natale” si è deciso di optare per un allestimento di luminarie “sobrio e contenuto”. Per l’allestimento degli addobbi dall’8 dicembre 2020 all’8 gennaio 2021 si è deliberato una spesa “non superiore ad € 5.000,00”, con l’affido ad una ditta specializzata.

Questi gli interventi previsti:

1) allestimento con addobbi natalizi di tutti i balconi esterni del Palazzo comunale;

2) noleggio e posa in opera di cordoni pendenti a Led, con colorazione di luce calda e qualche

lampada flash fredda su Via XX Settembre nel tratto compreso tra Piazza Sandro Pertini via Maggiore Orlandi;

3) noleggio e posa in opera di luminarie Ice light sul perimetro della Chiesa dell’Annunziata e della facciata

della Torre dell’orologio;

4) noleggio e posizionamento di un albero natalizio luminoso.

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In villa una panchina si tinge di rosso contro il femminicidio

Il  25 novembre prossimo ricorre la “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne”, istituita il 17 dicembre 1999 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite (ONU), per richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica mondiale su questo grave problema che affligge l’intero pianeta, e per ricordare le tantissime donne vittime di ‘femminicidio’.

L’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Turi Imma Bianco ha chiesto ed ottenuto dal Sindaco e dai colleghi di Giunta di poter ricordare questa speciale giornata con un atto tangibile: l’installazione in un’aiuola della villa comunale di un ‘panchina rossa’ per sensibilizzare la popolazione al rispetto delle donne. “ La ‘panchina rossa’ ­­- si legge nella delibera di Giunta approvata il 10 novembre – è da anni il simbolo del ‘posto occupato’ da una donna uccisa che lascia un vuoto che non può essere dimenticato, ossia il simbolo di un posto dove si sono sedute tante volte l’amica, la mamma, la moglie portate via dalla violenza, affinché chiunque si sieda su questa panchina possa ricordare, combattere e unirsi a chi ogni giorno combatte la violenza sulle donne”.

Per l’occasione s’intende ridare vita ad una vecchia panchina che sarà ritinteggiata in modo creativo dall’artista turese Daniela Angelillo e sulla quale verrà posizionata una targa con il numero verde nazionale e regionale dei ‘Centri anti violenza’, mentre agli studenti dell’IISS ‘Pertini-Anelli’ è stato chiesto di personalizzare la ‘panchina rossa’ con una frase.

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Nuove disposizioni del Sindaco per le visite al Cimitero dal 31 ottobre al 3 novembre

Con un’ordinanza del 28 ottobre, che recepisce tutti i divieti finora disposti dal Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM)e dal Ministro della Salute per contenere la diffusione del Covid-19, il Sindaco di Turi Tina Resta, a far data dal giorno 31 ottobre 2020 e sino al 3 novembre 2020, dispone che:

. gli orari di apertura al pubblico del Cimitero sono i seguenti: dalle ore 8.00 alle ore 17.00;

. l’accesso al Cimitero è consentito previa misurazione della temperatura corporea da rilevare a cura del gestore che provvederà ad impedire l’ingresso ai visitatori con temperature accertate superiori a 37,5° oltre a darne comunicazione agli uffici competenti:

. deve essere garantita, a cura del gestore, una regolamentazione degli accessi per evitare aree di assembramento sia all’interno che nelle aree adiacenti all’ingresso;

. è fatto obbligo, all’interno del Cimitero e nelle aree adiacenti, di indossare protezioni delle vie respiratorie ad eccezione dei bambini al di sotto di anni 6 nonché soggetti con forme di disabilità non compatibili con l’uso continuativo dei suddetti dispositivi;

. sarà cura delle Confraternite controllare e vigilare lo stazionamento all’interno delle proprie strutture come da disposizioni impartite dal gestore del Cimitero nel rispetto delle norme di sicurezza e delle norme anti Covid-19.

Per tutto quanto non disciplinato espressamente dalla presente Ordinanza si rinvia alle disposizioni del DPCM del 24 ottobre 2020.

Le violazioni di cui alla presente Ordinanza, ove non costituiscano diversa fattispecie di reato, saranno punite con sanzione amministrativa pecuniaria da 400 a 3000 euro, ai sensi e per gli effetti del D.L. n. 19 del 25 marzo 2020.

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Giù le tasse sulle aree edificabili. Il Consiglio comunale ‘processa’ il PUG

Seduta del Consiglio comunale di Turi nuovamente in streaming come durante il lockdown per l’allarme crescente verso l’epidemia da Covid-19. Il 29 settembre, quindi, tutti davanti allo schermo (ognuno a suo modo) per una sessione che, nonostante il ‘distanziamento sociale’ via web, è risultata piuttosto nervosa soprattutto nell’avvio dopo la comunicazione della dott.ssa Tina Resta in merito ai nuovi incarichi in Giunta e la presa d’atto delle dimissioni del dott. Onofrio Resta da capogruppo consiliare della lista “TuRinasce”. Appena formalizzato l’incarico al nuovo capogruppo Lanfranco Netti e al suo vice Leo Girolamo, le proteste di Paolo Tundo per il metodo ‘autoritario’ utilizzato dal Sindaco nella risoluzione della crisi hanno acceso la discussione politica. Giannalisa Zaccheo ha parlato di “sostituzioni punitive”, riferendosi soprattutto a Teresa De Carolis, di “censura” a danno dei firmatari e ha chiesto al Sindaco di dare risposte alle “denunce politiche gravi e pesanti contenute nella lettera”; il Sindaco ha ricordato ai suoi contestatori che la vicenda della lettera (e delle successive fasi della crisi) non è affatto passata sotto silenzio, anzi è stata oggetto di libere discussioni su siti web e giornali locali dove tutti si sono affrettati a dire la loro.

Poi gli interventi dei firmatari della famosa lettera estiva: l’ex-capogruppo Onofrio Resta l’ha definita “dialettica interna”, ma qualcuno “ha passato la lettera ai giornali” al fine di strumentalizzare quello che voleva essere solo un confronto politico tra le forze di maggioranza. Ma nonostante il dispiacere per la vicenda, il dottor Resta ha assicurato fedeltà alla “Giunta del Sindaco”, alla Maggioranza e al popolo elettore, avvertendo però: “Noi consiglieri della maggioranza come quelli della Minoranza abbiamo il dovere dell’indirizzo e del controllo sugli atti della Giunta. Rispettiamo la volontà del Sindaco, ma saremo vigili sull’operato della nuova Giunta”. L’ex assessore De Carolis ha detto, con una vena di ‘pacata’ polemica, di sentirsi “come un’alunna bocciata”, ricordando che “in politica i numeri sono fondamentali e ognuno di noi porta su di se la responsabilità di chi l’ha votato”; piuttosto sibillino l’intervento dell’ex vicesindaco Topputi: “Non è stata la nostra lettera a portare il Sindaco alle sue decisioni.

La discussione si è poi spostata su temi, diciamo così, più ‘venali’: spostamenti di somme di Bilancio da un capitolo all’altro per sopravvenuti risparmi, come ha riferito il neo vicesindaco Gigantelli; per il consigliere di minoranza Spinelli, invece, si tratta di variazioni derivanti “dalla solita mancanza di programmazione”.

Il fatto nuovo, però, è che finalmente qualcosa si muove sul fronte del ricalcolo del valore venale delle aree edificabili ai fini dell’IMU. Un tema nato anni fa con l’approvazione definitiva del Piano Urbanistico Generale (PUG) che ha trasformato in aree edificabili ampi settori agricoli, aumentandone di conseguenza il valore immobiliare. All’epoca, tuttavia, molti dei proprietari di quei terreni si sfregarono le mani immaginando ampi guadagni futuri; poi, però, è calata la forte crisi edilizia a Turi, come in tutta Italia, e… ‘addio sogni di gloria’. Fatto il PUG non si è più costruito più un metro quadro, è il già costruito – Tundo ha ricordato “lo scempio edilizio degli anni precedenti il 2014 – è rimasto in gran numero invenduto o venduto sottocosto. Da qui le proteste, la nascita di comitati, i ricorsi, i veleni.

La ‘nuova’ Amministrazione Resta ha deciso di ripartire da qui, delegando al caposettore Urbanistica arch. Giambattista Del Rosso l’arduo compito di sbrogliare la matassa dei ‘contestati’ calcoli stabiliti dal Politecnico di Bari. Il Consiglio ha preso atto delle parole del Tecnico incaricato, approvando la sua Relazione, che tuttavia si dovrà leggere attentamente in tutti i passaggi per comprenderne meglio l’impatto concreto sulla tassazione. In generale, possiamo già dire che Del Rosso, alla luce di nuovi parametri edilizi regionali e nazionali, del crollo delle costruzioni e della crisi del settore edilizio e dell’intera economia nazionale, visti gli indicatori economici che stabiliscono il nuovo valore di immobili e suoli edificabili ha abbassato mediamente del 65% la tassazione sulle aree edificabili del PUG. Grande giubilo da parte di tutti i consiglieri per quello che appare un grande risparmio a partire da questo 2020 già di suo molto complicato sotto tutti i punti di vista. In parecchi, però, a cominciare da Lilli Susca e la Zaccheo, hanno chiesto un ulteriore sforzo per cercare una soluzione per gli anni dal 2014 al 2019 ricchi di contenziosi ancora aperti tra il Comune e i proprietari, chiedendo una contestuale revisione del Piano Urbanistico Generale che – ha detto la Susca“evidentemente non funziona perché non coerente con la realtà socio-economica turese”. Onofrio Resta ha dato atto all’Amministrazione di “aver finalmente cominciato ad affrontare la situazione”, ricordando che il PUG fu approvato definitivamente durante la sua Amministrazione da tutte le forze presenti in Consiglio ed ebbe l’avallo di un’urbanista di valore come la Barbanente; Angelo Palmisano ha chiesto di rendere Turi più appetibile agli investimenti e all’arrivo di nuova popolazione, aumentando i servizi e il livello generale di vivibilità; il neo assessore Maurizio Coppi ha evidenziato che “la cementificazione è stata anche il frutto della pressione fortissima al costruire di quegli anni… il sindaco Gigantelli è intervenuto con il PUG, poi il mercato è crollato ovunque”, ma si è detto ottimista per il futuro perchè “qualche segnale di ripresa c’è”; l’assessore Gigantelli, infine, ha assicurato che “le minori entrate dell’IMU dei suoli edificabili non creeranno nessun disequilibrio nei conti del Comune”.

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Deleghe ai Consiglieri De Florio, Netti e Girolamo

A 10 giorni dal conferimento delle deleghe ai componenti la Giunta comunale, il 21 settembre il sindaco Tina Resta ha firmato e fatto pubblicare sul sito del Comune di Turi un nuovo decreto per il conferimento degli incarichi ai consiglieri comunali della sua maggioranza, con una ‘sorpresa’ rispetto a quanto si sapeva da fonti ufficiose. Infatti, i consiglieri delegati si riducono da quattro a tre, con Tiziana Di Bari che lascia lo Sport nelle mani del collega di maggioranza Girolamo.

Ecco le nuove deleghe, che completano il pacchetto delle nomine istituzionali:

TERESITA DE FLORIO, Polizia Locale, Protezione Civile e Viabilità;

LEONARDO GIROLAMO, Politiche Giovanili, Associazionismo e Sport

LANFRANCO NETTI, Pubblica Istruzione, Semplificazione Amministrativa e Innovazione Tecnologica.

Il Primo cittadino Tina Resta ha tenuto per se le importanti deleghe dell’Urbanistica e della Cultura.

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Nuova Giunta: entrano Bianco e Coppi, escono De Carolis e Laera

La decisione dell’azzeramento di tutte le deleghe assessorili e consiliari è stata dettata – scrive il sindaco Tina Resta nella nuova, attesa Ordinanza firmata nella tarda serata di oggi – “dalla necessità di una opportuna verifica politica e di una riconsiderazione complessiva degli assetti di governo, ritenuta di fondamentale importanza per il conseguimento degli obiettivi di mandato anche a garanzia della coesione e dell’unitarietà dell’azione di governo… nel rispetto del buon andamento e dell’imparzialità della P.A…”.

Al di là delle parole dell’ufficialità di un’ordinanza sindacale, la verifica è maturata dopo la firma di una lettera critica nei confronti dell’azione del Sindaco e dell’Amministrazione sottoscritta in piena estate da quattro esponenti di spicco della Maggioranza: Onofrio Resta, Teresa De Carolis, Teresita De Florio e Fabio Topputi, tutti con un peso elettorale importante. In seguito, la missiva è stata a vario titolo ‘disconosciuta’ dagli ultimi due firmatari ma il problema di ripensare completamente gli assetti dell’Amministrazione è rimasta, tanto che Tina Resta ha deciso un colpo di spugna per ricominciare, alla luce soprattutto dei tanti problemi che sono lì tutti da risolvere.

Tra ieri e oggi gli incontri e le consultazioni tra i vari gruppi politici che compongono la Maggioranza (Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia in primis) hanno prodotto un nuovo accordo e una nuova distribuzione degli incarichi. L’ordinanza del Sindaco, infatti, riconsidera gli assetti e, ad un anno e più di distanza dalla vittoria elettorale, cambia il quadro amministrativo e disegna un percorso differente, dagli esiti incerti.

Di peso, innanzitutto, il cambio del vicesindaco, che vede il declassamento di Fabio Topputi (mister preferenze, battitore libero con ‘simpatie’ PD): non è più vicesindaco ma rimane assessore al Commercio ed Attività Produttive, Politiche del Lavoro, Marketing Territoriale. Sale di grado, invece, Graziano Gigantelli (Lega), il quale assume la carica di Vicesindaco mantenendo le sue deleghe al Bilancio, Tributi e Fondi Europei; conserva le sue deleghe anche Stefano Dell’Aera (Forza Italia): Lavori Pubblici, Decoro Urbano, Politiche Ambientali, Agricoltura e Servizi Cimiteriali.

Un altro deciso cambio è avvenuto per gli altri due posti di assessore: entra in Giunta Immacolata Bianco (Fratelli d’Italia) con la delega assessorile ai Servizi Sociali (settore prima affidato al consigliere capogruppo Onofrio Resta) e alla Tutela degli animali da affezione; escono dal governo cittadino Teresa De Carolis, che aveva la delega alla Cultura e Pubblica Istruzione, e l’assessore esterno Sandro Laera (Fratelli d’Italia). Mentre le deleghe della De Carolis non sono state assegnate ad alcun assessore, quelle di Laera – Personale, Contenzioso, Edilizia residenziale pubblica – sono passate nelle mani di Maurizio Coppi (consigliere in quota Forza Italia).

In attesa che il Sindaco, lunedì, apponga la firma anche all’ordinanza dell’assegnazione delle deleghe consiliari, va detto che subito dopo l’accordo si sono registrati pubblicamente i primi malumori. L’ex-vicesindaco Topputi, infatti, lasciata la riunione è passato sulla sua pagina fb per lamentarsi dell’accaduto, chiamando a raccolta i suoi quasi mille elettori. “Mi è stata tolta la delega di Vicesindaco! – scrive amareggiato Topputi – Sarebbe stato più facile e scontato non accettare e far prevaricare la delusione per questa scelta senza un ‘vero perché, ma dovevo firmare per rispetto di tutti voi cittadini e amici di Turi che vi siete fidati di me il 26 maggio dell’anno scorso. E siete stati davvero tanti! Ed è per questo che sono ancora più deluso (e in questo momento che scrivo sto anche piangendo) perché la delega di Vicesindaco non è stata tolta a me ma a tutti voi…

Questo è il quadro al momento. Vedremo nei prossimi giorni se ci saranno altre reazioni ed altre azioni. Per Tina Resta, come per chi l’ha preceduta, si attendono giorni complicati tra problemi della città da risolvere e ripicche interne da tenere a bada. Ma è il caso di dire: niente di nuovo sotto il sole!

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Non solo Elezioni regionali: c’è anche il Referendum costituzionale

Domenica 20 (dalle 7:00 alle 23:00) e lunedì 21 settembre (dalle 7:00 alle 15:00) siamo chiamati alle urne per due tornate elettorali già previste a marzo e poi rinviate per l’emergenza Covid-19: l’elezione del Presidente e dei 50 componenti il Consiglio regionale della Puglia e il Referendum costituzionale confermativo.

Elezioni Regionali In questo caso ci sarà consegnata una scheda arancione sulla quale dovremo indicare con una croce il candidato presidente e una lista; potremo esprimere accanto al simbolo anche una o due preferenze scrivendo il nome di un candidato consigliere. Nel caso si dovesse decidere la doppia preferenza la scelta dei nomi deve essere di genere, cioè i un candidato uomo e una candidata donna. È anche possibile il voto disgiunto, cioè si potrà indicare sulla scheda un candidato governatore e poi volendo anche una lista che non lo appoggia.

Alla carica di Presidente della Regione Puglia si presentano 8 candidati appoggiati da ben 29 liste (vedi fac simile scheda) suddivise su base circoscrizionale (6 Circoscrizioni, una per provincia). Sulla scheda della Circoscrizione Bari troveremo i candidati presidenti: Pierfranco Bruni, appoggiato da 1 lista; Michele Emiliano, 15 liste; Antonella Laricchia, 2 liste; Raffaele Fitto, 5 liste; Nicola Cesaria, 1 lista; Andrea D’Agosto, 1 lista; Mario Conca, 1 lista; Ivan Scalfarotto, 3 liste.

Scheda Referendum Costituzionale 2020

Referendum costituzionale Qui la scheda di colore celeste (vedi fac simile) riporta stampato il seguente quesito: “Approvate il testo della legge costituzionale concernente «Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari», approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 240 del 12 ottobre 2019?” Sotto i quadratini del SI e del NO per decidere, barrando una delle due caselle, se si è d’accordo o meno alla riduzione del numero dei Deputati e dei Senatori, che in caso di vittoria del SI scenderebbero dagli attuali 630 a 400 seggi alla Camera e da 315 a 200 seggi elettivi al Senato. Per il Referendum hanno diritto al voto 51.559.898 cittadini italiani, di cui 4.616.344 all’estero.

Scrutatori assegnati alle sezioni elettorali di Turi

Sezione 1 (Scuola Elementare pad. A): Vincenzo Fiermonte (n. 27&/1942), Claudia De Tomaso (21/3/1984), Angela Di Vietri (26/6/1985), Antonella Lerede (28/1/1978).

Sezione 2 (Scuola Elementare pad. A): Grazia Savino (26/1/1977), Mariangela Daprile (4/9/1980), Roberta Totaro (27/7/1992), Maria Maddalena Gargano (7/3/1965).

Sezione 2 speciale (Casa di Reclusione): Daniela Volza (8/4/1978), Giuliano Salvati (16/4/1988).

Sezione 3 (Scuola Elementare pad. A): Caterina Pinto (11/10/1972), Rosiana Cistulli (17/1/1993), Maria Antonia Albanese (5/10/1953), Margherita Palmisano (16/2/1978).

Sezione 4 (Scuola Elementare pad. B): Francesco Di Noia (4/8/1954), Stefano Dell’Aera (10/2/1984), Maria Giotta (6/1/1965), Vito Leonardo De Carolis (5/7/1960).

Sezione 5 (Scuola Elementare pad. B): Anna Rita Orlando (23/7/1977), Marica Marotta (2/3/1996), Tiziana Salice (2/6/1983), Fabio Alfonso Curti (6/6/1959).

Sezione 6 (Scuola Elementare pad. B): Vito Grazio Adriano Dell’Aera (26/7/1966), Maria Fiorente (1/4/1975), Giulia Mary Ilenia Dell’Aera (3/1/1972), Tatiana De Carolis (11/2/1981).

Sezione 7 (Scuola Elementare pad. C): Rosa Di Brindisi (24/6/1972), Lucia Ventrella (9/11/1985), Maria Virginia Spada (18/3/1977), Anna Maria Albergo (8/9/1968)..

Sezione 8 (Scuola Elementare pad. C): Gianpiero Pedone (9/12/1975), Laura Notarangelo ((27/7/1977), Sara Spada (22/1/1985), Isabella Mirizzi (21/8/1969).

Sezione 9 (Scuola Media): Giovanna Palmisano (22/2/1983), Maria Letizia Valentini (18/5/1971), Margherita Camposeo (28/3/1975), Mariana Di Noia (6/7/1998).

Sezione 10 (Scuola Media): Maria Sportelli (24/5/1964), Angela Di Bello (23/1/1965), Giuseppe Spinelli (2/3/2001), Angela Arianna Gasparro (19/5/1986),.

Sezione 11 (Scuola Media): Vito Denovellis (18/3/1963), Serena Balena (2/8/1991), Grazia Lubes (9/9/1967), Vitangelo Scisci (24/12/1958).

Sezione 12 (Scuola Media): Santa Anna Cervellera (31/10/1956), Giuseppe Ugo De Bellis (1/4/1961), Daniela Genco (4/1/1981), Maria Rosaria Coppi (25/10/1968).

Sezione 13 (Scuola Media): Gianvito Palmisano (19/8/1991), Anna Maria Camposeo (29/1/1965), Marianna Arrè (28/6/1976), Lucia Pedone (13/2/1969).

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Un intermezzo buffo e agosto si chiude in musica

Sulla scia del compositore turese Giovanni Maria Sabino, inventore nella prima metà del Seicento della Scuola Musicale Napoletana, il più importante studioso del sacerdote-compositore Paolo Valerio, il 29 agosto in piazza Gonnelli ha proposto ai cultori della musica colta l’intermezzo buffo in due parti di Giovanni Battista Pergolesi “La serva padrona”.

Pergolesi – ha detto il direttore Valerio presentando la serata – è parte integrante della grande schiera di musicisti che nella Napoli del Sei-Settecento, hanno riformato e arricchito il repertorio musicale europeo, ponendo le basi per la grande stagione dell’opera lirica italiana famosa in tutto il mondo. Tutti questi musicisti hanno un punto di contatto proprio con il nostro Giovanni Maria e gli altri Sabino che nel Seicento hanno fondato, diretto o insegnato nei vari conservatori musicali della Capitale del Sud”.

Il progetto avviato da tempo dal ricercatore-musicista Paolo Valerio con l’intento di valorizzazione gli spartiti dei secoli d’oro della cultura musicale napoletana dimenticati negli archivi continua, proponendo brani inediti ed eventi musicali di livello come la “La serva padrona”, intermezzo buffo di un’opera seria, Il prigionier superbo, musicata da Pergolesi su libretto di Gennaro Antonio Federico, andata in scena per la prima volta nel Teatro “San Bartolomeo” di Napoli il 28 agosto 1733. Si racconta in canto e musica la storia di un ricco e attempato signore Uberto e della sua giovane e furba serva Serpina la quale, con il suo carattere prepotente, approfitta della bontà del suo padrone. Uberto, per darle una lezione, le dice di voler prendere moglie; Serpina gli chiede di sposarla, ma lui, anche se è molto interessato, rifiuta. Per farlo ingelosire la serva gli dice di aver trovato marito, un certo capitan Tempesta, che in realtà è l’altro suo servo Vespone (l’attor muto) travestito da soldato. Serpina chiede a Uberto una dote di 4000 scudi; Uberto, pur di non pagare, sposerà Serpina, la quale da serva diventa finalmente padrona.

Indovinata la scelta del luogo ed anche il gioco scenico tra la piazzetta e il palazzo Gonnelli, con i tre ‘attori’ in scena – la serva Serpina (la soprano Ripalta Bufo), il padrone Uberto (il basso Graziano De Pace, nella veste anche di regista) e il servo muto Vespone (interpretato da Pasquale Del Re) – che hanno interagito con porte e balconi dell’edificio settecentesco.

L’Ensemble Barocco “Giovanni Maria Sabino” diretto da Paolo Valerio, che ha eseguito il brioso spartito di Pergolesi, era composto: dai violini di Domenico Strada e Andreina Kiss, dalla viola da braccio di Annarita Lorusso, dalla viola da gamba di  Paola Laforgia, dal clavicembalo di Giuseppe Gaeta. I costumi sono stati curati dall’Associazione “Il filo d’Arianna” di Angela Carbonara, l’arredo scenico dall’Associazione “I Vecchi Tempi”. Il Comitato Festa Patronale ha curato i controlli all’ingresso e la sistemazione della platea.