
La Festa di Sant’Oronzo si è conclusa la sera del 27 agosto con due avvenimenti: uno tutto religioso e l’altro tutto musicale. Una Messa è stata celebrata da don Giovanni Amodio, don Giuseppe Dimaggio e il diacono Leonardo Rossi in piazza Silvio Orlandi avendo davanti centinaia di fedeli – le 320 sedie sistemate dal Comitato lungo via XX Settembre erano tutte occupate, molti altri hanno partecipato in piedi – e dietro il Carro, dal quale prima della celebrazione eucaristica era stato fatto scendere il busto del Santo.

Terminato il rito religioso, riportato Sant’Oronzo ‘corto’ in Chiesa Madre, smontato l’altare, la piazza ha assunto l’aspetto di un palcoscenico per l’esibizione della Conturband fondata da Nuccio Gargano 12 anni fa. Il concerto ha ripercorso, in un contesto solo strumentale e attraverso 5 brani significativi, la storia di questo gruppo che ha all’attivo ben 800 concerti tenuti in altrettante località. Al nutrito gruppo di musicisti di questa conosciutissima ‘banda in marcia’ – insolitamente immobili, viste le restrizioni del momento – si è affiancata la cantante Gaia Gentile, originaria di Cassano Murge, che pian piano si sta affermando sulla scena nazionale. La voce della Gentile e gli strumenti della band hanno duettato più volte durante il concerto con diversi arrangiamenti pop-funk di brani della tradizione leggera italiana ed internazionale.

La Conturband ha alternato per tutta la serata la sua solita veste da funk Marching Band ad una più insolita, quella da orchestra sinfonica di fiati e percussioni. “Il repertorio ha spaziato da Ennio Morricone, con un’interpretazione da brividi di Gaia Gentile sul tema di ‘C’era una volta il West’, ad ‘Almeno tu nell’universo’ in un arrangiamento accattivante, dalle linee armoniche quasi pucciniane. – ci dice Nuccio Gargano – La chicca della serata è stata l’interpretazione del brano ‘Il terzo fuochista’, dove si narra di feste patronali e dintorni, dove la mia band ha dato il meglio di sé nei colori musicali, raccogliendo l’entusiasmo del pubblico”. A sorpresa, prima dell’esecuzione di questo brano, Pasquale Del Re ha letto una poesia in dialetto turese dal titolo ‘La fèsta granne’, creando in qualche modo la scena adatta.
La formazione orchestrale è stata diretta dal maestro Margherita Dipierro, mentre la serata è stata presentata da Mariana Catucci. In coppia con Gaia Gentile si è esibito anche il turese Nicolangelo Colapietro, in due interpretazioni per chitarra e voce di brani inediti. “Il tutto – sottolinea Gargano – con l’intento di contestualizzare il concerto nel territorio e dare visibilità alle tipicità e ai talenti locali.”

A fine concerto è stato presentato il brano inedito ‘Ferrovia Made in Turi’, dove tra sonorità blues, ritmi e suoni di locomotiva e ritornelli vocali, si è in qualche modo sottolineato il connubio della Conturband con il paese di Turi che questo gruppo spumeggiante rappresenta in giro per l’Italia. Al termine della serata è stato consegnato al sindaco Tina Resta un quadro celebrativo con lo spartito del brano, arricchito da un acquerello dell’artista Daniela Angelillo.