Ancora una volta via XX Settembre si fa ‘cattedrale’, gigantesca navata per accogliere una grande assemblea di devoti che si sono affollati ai varchi di controllo per onorare in modo nuovo il Santo Protettore Oronzo, tutti ordinatamente seduti con la mascherina dopo aver rilasciato, com’è di consuetudine ormai, nome e numero di telefono e dopo la misurazione della temperatura.
“La celebrazione dell’Eucarestia di questa sera mi sta facendo gustare la presenza di un Chiesa che vive tra le case degli uomini, che non si vergogna di stare lì dove l’uomo vive la concretezza della sua esperienza quotidiana”, ha detto S.E. il Vescovo di Conversano mons. Giuseppe Favale venuto a Turi ieri sera per concelebrare con parroci e diaconi il ‘Pontificale’ nel giorno della Festa. Una Festa senza grandiose scenografie, rumori ed effetti speciali ma intima, meditata, devota.
La cronaca della serata, trasmessa in diretta sull’emittente televisiva ‘Antenna Sud’ e su due maxischermi, ha visto in coda alla Celebrazione Eucaristica l’intervento del Sindaco Tina Resta che ha sottolineato il significato di “questa serata particolare”, di questo differente modo di onorare il Santo Protettore in un anno difficile per tutti, segnato dal lockdown e dalla diffusa preoccupazione per un contagio che non termina. Un anno che ha visto, e che ancora vede, in prima linea gli “eroi della quotidianità, verso i quali – ha detto il Sindaco – tutto il Consiglio comunale ha voluto segnare simbolicamente un grazie a nome di tutta la comunità”. E agli ‘eroi’, nella serata del Santo Vescovo e Martire, Tina Resta e la consigliera Teresita De Florio hanno consegnato targhe in segno di gratitudine e riconoscenza: ai Volontari della Protezione Civile (Vito Marco Di Pinto), alla Caritas (Nicola Lacidogna), alla Polizia Locale (Raffaele Campanella), al Servizio Emergenza Urgenza 118 (Franco Caprio), al Gruppo Scout Turi1 (Marino Santamaria e Marina Mazzone). Il Sindaco, poi, ha sentito il dovere di ringraziare pubblicamente anche i Carabinieri di Turi e la Polizia Penitenziaria ed è stata essa stessa omaggiata con un mazzo di fiori consegnato dal vicesindaco Fabio Topputi per il grande impegno messo in atto senza soste durante i mesi dell’emergenza. Don Giovanni ha chiuso il momento dei ringraziamenti citando l’impegno del Coro parrocchiale Maria SS. Ausiliatrice e, soprattutto, il Comitato Festa Patronale, per il quale ha chiesto un applauso “perché ha ascoltato, ha cercato di fare quello che i Vescovi pugliesi, che le autorità civili ci avevano suggerito per la buona riuscita della nostra Festa, che non è una Festa facile – ha detto rivolgendosi al Vescovo – contenerla come l’abbiamo contenuta è stato un dono di Dio e di Sant’Oronzo. Grazie a Livio Lerede e ai suoi bravissimi collaboratori: sono tutti bravi figli, brava gente”.
Al termine, tutti in piedi per vedere il busto del Santo salire sul Carro. L’applauso finale, la benedizione vescovile e poi l’assemblea dei fedeli che affollavano l’inedita ‘cattedrale’ si è ordinatamente sciolta. Sullo sfondo l’immagine delle due statue di Sant’Oronzo contemporaneamente presenti in piazza. Un’altra novità in questo anno tutto speciale.
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