Tamburo Di Pinto e maestro Savino

Finalmente Turi ha un degno Auditorium. L’inaugurazione con la Banda ‘Don Giovanni Cipriani’ e l’auspicio per un’ottimale gestione

Quella del 28 dicembre 2024, è una data che entra prepotentemente nella recente Storia del nostro Paese, segnando uno spartiacque tra un prima e un dopo l’inaugurazione dell’Auditorium di Turi, in Via Indro Montanelli. Infatti lì dove, alla fine del XIX secolo, il Comune per la somma di lire 12.000, aveva dotato il nostro paese di un mattatoio, oggi ha trovato posto e realizzazione un Auditorium, destinato ad essere un contenitore per la produzione, divulgazione e scambio culturale, mediante concerti, convegni, mostre, spettacoli, con il lungimirante e dichiarato obiettivo di rilanciare il ‘brand Turi’ al di fuori dei confini comunali e regionali, così come affermato dal sindaco De Tomaso nell’intervento introduttivo della serata.

L’importanza dell’evento sta nell’aver finalmente posto fine alla cronica mancanza logistica che, per oltre quarant’anni, ha privato la nostra cittadina di un luogo adatto ad accogliere le esigenze culturali della comunità.

Non tutto però è stato rose e fiori. Difatti la data del 28 dicembre mette il punto ad un progetto lungo e travagliato, iniziato circa dieci anni or sono con l’Amministrazione guidata da Domenico Coppi, che partecipando insieme ai comuni di Casamassima (capofila) e Sammichele di Bari al Sistema Urbano dei Comuni ‘SISUS INCLUDENDO’, candida per Turi il progetto di “recupero dell’ex mattatoio di Largo Pozzi per strutture sociali” con l’azione “POR 9.14 rientrante nell’Asse XII.1 riguardante la Rigenerazione Urbana Sostenibile, con fondi P.O.R. FESR – FSE 2014/2020. Un iter poi portato avanti dal Commissario prefettizio Andrea Cantadori e chiuso in extremis con il rischio della perdita dei finanziamenti dall’Amministrazione a guida Tina Resta, che ne ha poi seguito la fase di cantierizzazione ed esecuzione dell’opera, conclusa dall’attuale Amministrazione De Tomaso. Il progetto, realizzato dall’arch. Stefano Serpenti e dal turese arch. Giuseppe Giannini, con l’interessamento della Sovrintendenza ai Beni Culturali, ha portato ad un esemplare rammendo tra la struttura preesistente e l’attuale, consentendo una rigenerazione urbana grazie al sapiente utilizzo di vari materiali quali legno e vetro in grado di dar luce e metterne in risalto l’antica struttura muraria in pietra.

L’inaugurazione di quello che nell’intenzione dell’attuale Amministrazione De Tomaso deve divenire un fiore all’occhiello della nostra comunità, non poteva che essere affidata alla Banda musicale Città di Turi “Don Giovanni Cipriani” diretta dal maestro Valerio Savino, la quale in una magica atmosfera natalizia e con la sala gremita in ogni ordine di posto, si è esibita, nella prima parte della serata, nell’esecuzione di alcune arie celebri tratte dalle opere del grande compositore Puccini. Ha fatto seguito L’Overture de “L’Italiana in Algeri” di Gioacchino Rossini, il Walzer No.2 di Dmitri Shostakovich ed ancora finalmente, direi un unicum per la nostra Banda, il celebre “Bolero” di Maurice Ravel. Nella parte intermedia della serata, sono stati eseguiti brani pop come Last Cshristmas dei Wham e Alleluja di Michael Brown, e di musica soul come Soul Man di Sam e Dave, ed Everybody needs somebody to love dei Blues Brother, chiudendo nell’ultima parte con l’emozionante musica tratta dalle colonne sonore de “La Dolce Vita” e “Amarcord” del grande Nino Rota, maestro (e direttore) presso il Conservatorio di Bari ed anche di molti turesi indirizzati alla musica da Don Giovanni Cipriani.

Non resta ora che dare un degno nome ad una struttura chiamata a rilanciare il ‘brand’ culturale della nostra cittadina anche in chiave turistica, non solo nella nostra regione ma anche e specialmente fuori d’essa, oltre alla sua gestione che deve essere ottimale e snella per poter raggiungere tali obiettivi. In chiusura, ricordiamo e facciamo presenti alcune cose: 1) Il bisogno di trovare fondi per una pavimentazione in pietra nell’atrio esterno del complesso, che possa consentire anche l’utilizzo di quello spazio all’aperto, magari posizionando le ‘chianche non utilizzate e ritrovate al momento dello smantellamento della pavimentazione preesistente; 2) la riqualificazione del gabbiotto circolare in pietra esterno, che caratterizza la struttura; 3) attivarsi anche nell’illuminazione dei pozzetti chiusi a vetro, in modo da mostrare le antiche condotte e cisterne utilizzate nella vita pregressa della struttura; 4) la realizzazione di un decoroso marciapiede dinanzi l’ingresso principale, in modo da consentire la miglior possibile conservazione e valorizzazione dei due secolari alberi avanti la facciata, già presenti al momento della costruzione del mattatoio.

Pietro Pasciolla

Foto di Fabio Zita

Concerto di Natale Accademia Chi è di Scena 22 dicembre

“Belcanto” e “Melodie di Pace”: nella Chiesa degli Scolopi si chiude a Turi un anno ricco di eventi musicali a cura di ‘Chi è di Scena?!’ e ‘Cultura e Armonia’

Si è conclusa nella serata di domenica 22 dicembre la straordinaria annata musicale dell’Accademia “Chi è di Scena?!”, diretta dal M° Ferdinando Redavid. Una stagione artistica che ha visto l’esordio del particolarissimo sodalizio culturale con l’APS “Cultura e Armonia” della Willy Green Technology e dalla cui sinergia ne è derivato un articolato calendario di eventi musicali, scadenzato in vari periodi dell’anno. Del resto la stessa kermesse musicale del Festival del Belcanto, punto di forza da anni dell’Accademia, ha visto quest’anno prendere il via già dal 17 di marzo quando nella Chiesa Madre si è tenuto un concerto evento di musica sacra con l’esecuzione della Messa di Requiem in Re minore K 626” di W.A. Mozart per soli, coro e orchestra, seguito nel mese mariano di maggio dall’esecuzione presso la Chiesa di Santa Maria Ausiliatrice del dolcissimo concerto “Ave Maria”. Tra la fine di luglio e gli inizi di agosto, come da tradizione, si entrati nel clou della kermesse, con la messa in scena nella serata del 28 luglio dell’Opera lirica Madama Butterfly”, nel centenario dalla morte del suo compositore Giacomo Puccini, cui ha fatto da prologo nella giornata precedente l’incontro propedeutico all’ascolto Madama Butterfly e il tormento d’amore nel dramma pucciniano. In quest’occasione, dal 2 al 4 di agosto, presso Palazzo Cozzolongo è stata aperta al pubblico la mostra internazionale “Visse d’arte” dell’artista Corrado Veneziano, e a seguire la serata di conferimento del Premio dell’omonimo Festival alla cantante lirica pugliese Amelia Felle, ora preparatrice di futuri talenti della lirica.

Due eventi ulteriori hanno chiuso il Festival. Il 13 di settembre, dinanzi Palazzo Gonnelli, è andato in scena il concerto della sorprendente Orchestra delle Chitarre De Falla guidata dal M° Pasquale Scarola, mentre nella serata del 25 di ottobre, “Giornata Internazionale degli Artisti, presso la Sala Conferenze della Biblioteca di Turi, è stata la volta del concerto-spettacolo del Duo InCanto Piano, composto dal soprano e voce narrante Natalizia Carone e dal pianista Giuseppe Bini, medesimi autori del lavoro “Racconti in musica di una bambola viaggiatrice” liberamente ispirato a una vicenda reale vissuta dallo scrittore Franz Kafka di cui quest’anno ricorre il centenario della morte.

Al Festival ha fatto seguito la rassegna “Melodie di Pace”, pensata per dar voce alla musica quale linguaggio  universale capace di unire e pacificare i cuori. Il primo dei due eventi di questa rassegna di fine anno, intitolato “Concerto per Santa Cecilia”, ha visto nella serata del 22 novembre scorso, presso le sale del Palazzo Cozzolongo (sede di “Cultura e Armonia”) il clarinettista Ferdinando Redavid, la pianista Annamaria Fortunato e la voce calda del soprano Valentina De Pasquale proporre un ascolto guidato direttamente dagli stessi musicisti, al fine di favorire un’interazione più intima e meno formale tra gli artisti e il pubblico, mediante un confronto tra il repertorio dei grandi compositori e la musica napoletana di fine’800 e inizi ‘900. Il secondo appuntamento, invece, il 22 dicembre, alle porte del Santo Natale. In una magica atmosfera di festa, nella Chiesa Barocca di San Domenico degli Scolopi, gli allievi delle classi di canto dell’Accademia, sotto la guida dei maestri Lorenzo Salvatori e Valentina De Pasquale si sono esibiti in un emozionatissimo concerto di noti brani natalizi tratti dal repertorio pop e gospel.

Pietro Pasciolla

IISS Pertini Turi

IISS “Pertini Anelli Pinto” Turi-Castellana, una progettualità inarrestabile!

L’Istituto Tecnico “Pertini Anelli Pinto” rinnova e aggiorna costantemente la propria offerta formativa per fornire ai propri studenti un titolo studio che consenta loro sia di proseguire gli studi attraverso percorsi universitari e ITS sia di inserirsi nel tessuto occupazionale sfruttando competenze e conoscenze acquisite tra i banchi di scuola e che sono molto vicine alle esigenze manifestate dal mondo del lavoro. In quanto agenzia educativa l’istituto superiore abitua i propri alunni ad adottare uno stile di vita sano che affianchi alle diverse attività giornaliere anche quelle sportive.

Per conseguire tutti questi obiettivi il corpo docente è impegnato nella concretizzazione di moltissimi progetti che prevedono:

  • la realizzazione di percorsi di alternanza scuola lavoro all’estero (misura 10.6.6B-FSE-PON-PU-2024-67) che offrono a tanti studenti l’opportunità di trascorrere 30 giorni interamente finanziati dalla comunità europea, in nazioni come l’Irlanda, la Germania e la Spagna, per lavorare presso aziende che in diversi casi, soddisfatte per il contributo degli alunni, hanno offerto loro un posto di lavoro dopo il diploma. L’istituto è già accreditato per lo svolgimento di altri percorsi, analoghi a quelli già realizzati, fino al 2027;
  • l’opportunità di trascorrere fino ad un anno all’estero dopo il diploma per perfezionare le lingue oggetto d’interesse, studiare o lavorare. Diversi ex studenti si sono avvalsi di questa possibilità ed alcuni di loro adesso vivono stabilmente, lavorano e frequentano l’università nelle Nazioni che hanno scelto;
  • sempre nell’ambito linguistico ogni anno la scuola promuove corsi gratuiti per il conseguimento delle certificazioni nelle lingue straniere oggetto di studio. Collabora con Enti Certificatori quali Cambridge, Trinity, Goethe, Cervantes, … (ES04.6.A4.A-FSEPN-PU-2024-137)
  • offre annualmente l’opportunità di conseguire certificazioni informatiche spendibili nel mondo universitario e nel mondo del lavoro;
  • grazie ai fondi PNRR ha attivato percorsi contro la dispersione scolastica sulle competenze di base in inglese e italiano per supportare gli alunni che necessitavano un rinforzo in quelle discipline. Per gli studenti più fragili che necessitavano di attenzioni e spiegazioni approfondite in più materie sono stati attivati “mentoring” individualizzati durante i quali ogni alunno ha avuto a sua diposizione un docente che lo aiutasse nello studio (M4C14-2022-981-P-20371).
  • è stato possibile, sempre utilizzando gli stessi fondi, attivare percorsi cinematografici e teatrali che sono serviti per promuovere spunti di riflessione e aiutare gli studenti a mettersi in gioco sul palco superando timidezza e remore di ogni tipo per sviluppare abilità comunicative e sociali fondamentali.
  • Poiché i droni trovano larghissimo utilizzo in molti settori, non ultimo quello edilizio, è stato attivato anche un corso finalizzato al conseguimento del patentino per poterlo guidare.
  • L’epoca complessa in cui viviamo ha svelato problematiche di studenti e famiglie che spesso non trovavano soluzione perché chi le viveva non riusciva a disporsi in un atteggiamento mentale utile a risolvere le difficoltà. L’Istituto, attento ad ogni aspetto della vita dei propri alunni, ha attivato sportelli di supporto psicologico rivolti sia a loro sia alle loro famiglie, con l’intento di promuovere un atteggiamento positivo e l’attivazione di tecniche di risoluzione dei problemi che contribuiscano a rasserenare coloro che attraversano periodi difficili. (M4C14-2022-981-P-20371).
  • Apprezzatissimi dai ragazzi sono i progetti sportivi che si articolano sia in orario curricolare per gli studenti che scelgono a Turi e Castellana la curvatura sportiva sia in orario pomeridiano. Coloro che optano per la curvatura sportiva si cimentano con pallamano, arrampicata, tennis, beach tennis e vela. Coloro che partecipano alle attività pomeridiane praticano padel, nuoto, calcio e atletica. (ES04.6.A4.A-FSEPN-PU-2024-137).

L’IISS “Pertini Anelli Pinto”, che negli ultimi anni è scelto da sempre più ragazzi e famiglie è dunque costantemente proiettato nel futuro e attraverso una progettualità sviluppata a 360 gradi si occupa con successo di formare la personalità e le menti dei cittadini di domani.

Prof.ssa Maria Rosaria Torchetti

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Inaugurata la nuova struttura CREA dedicata alla ricerca sperimentale in enologia a Turi. Un nuovo slancio per la ricerca di vite e vino al Sud

“Il settore vitivinicolo pugliese, oltre ad essere una eccellenza nazionale, rappresenta uno straordinario patrimonio culturale ed economico del territorio, che si trova a far fronte a sfide fondamentali come la resilienza agli effetti del cambiamento climatico e la competitività sui mercati. In questo quadro, il nostro Ente è in prima linea, qui a Turi, unica sede CREA Viticoltura ed Enologia nel Sud Italia e l’inaugurazione di oggi ne è testimonianza. Raccogliamo, infatti, i frutti di un lavoro importante, che attraverso la ricerca e la sperimentazione arricchisce ancora di più di significato e di centralità un territorio, già di per sé ricco e storicamente vocato in questo ambito”. Così il presidente del CREA, Andrea Rocchi, in occasione della inaugurazione della nuova struttura di ricerca del CREA Viticoltura ed Enologia a Turi (BA), che si è svolta oggi 19 novembre alla presenza di Giuseppe De Tomaso, Sindaco di Turi, Donato Pentassuglia, Assessore Agricoltura Regione Puglia e Gianluca Nardone, direttore Dipartimento agricoltura, sviluppo rurale e ambientale Regione Puglia.

La nuova struttura, finanziata in un primo momento con fondi comunitari come istituto di formazione, prevede anche una piccola foresteria per accogliere ricercatori e studenti. Grazie all’utilizzo di fondi interni, inoltre, si arricchisce oggi con i laboratori di enologia e di microbiologia enologica, diventando un vero e proprio centro di ricerca destinato all’enologia, l’unico Centro CREA dedicato nel Sud d’Italia. Un supporto aggiuntivo in grado di far fare un salto di qualità alla ricerca sperimentale nell’enologia non solo a Turi, ma anche per il Sud Italia.

Il CREA Viticoltura ed Enologia, infatti, può annoverare una consolidata esperienza sul territorio, storicamente vocato come quello della Regione Puglia, grazie alle partecipazioni al Consorzio di Gioia DOC e al Distretto del Vino di Puglia  e alle collaborazioni con tutte le maggiori realtà pugliesi: dal Consorzio del Primitivo di Manduria alle cantine Due Palme, da Tormaresca (gruppo Antinori) ai programmi per il rilancio della spumantizzazione dei bianchi e dei rosati pugliesi.                    

“L’evento di oggi – ha dichiarato Riccardo Velasco, Direttore del CREA Viticoltura ed Enologia – è un momento di grande soddisfazione per il nostro Centro, ma anche per il territorio, celebrato di fronte a istituzioni, scuole e stakeholders. La struttura che abbiamo inaugurato è strategica per dare un nuovo impulso alla ricerca sperimentale nel settore enologico, anche al Sud, che dopo la chiusura della storica sede di Barletta, si era indebolito. Il CREA – conclude – vuole posizionarsi sempre più, in Puglia e nel resto del Sud Italia, come riferimento non solo per l’uva da tavola ma anche per l’uva da vino e l’enologia e supportare un comparto in crescita”.

Comunicato stampa a cura di Micaela Conterio (19/11/2024)

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Il Col. Bartolomeo Di Pinto alla LUTE di Turi parla delle esplorazioni spaziali, “Dallo Sputnik a Marte e oltre”

Il primo appuntamento con ‘Inchiostro a km 0’ LIBRI & LETTURE D’AUTORE ha dato avvio la sera di giovedì 7 novembre all’offerta formativa della LUTE TURI, che si appresta ad attivare i propri corsi disciplinari per l’Anno Accademico 2024-2025. Nella accogliente cornice della Sala Convegni del Chiostro delle Clarisse Santa Chiara, alla presenza di numerose autorità civili e militari e un vasto pubblico, è stato presentato il volume ‘DALLO SPUTNIK A MARTE E OLTRE’ del Colonnello (r) dell’Aeronautica Militare Bartolomeo Di Pinto, nato a Turi, autore del testo insieme a Lucia Marinangeli, Prof.ssa dell’Università degli Studi ‘Gabriele d’Annunzio’ Chieti-Pescara e grande esperta di Geologia Planetaria, e al Prof. Enrico Flamini, dal 1985 Capo degli Scienziati dell’Agenzia Spaziale italiana, fino a marzo 2018.

L’appartenenza al nostro territorio sarà il filo conduttore degli incontri della rassegna ‘Inchiostro a Km 0’, curata dal Prof. Raffaele Valentini, nata con lo scopo di “far conoscere e valorizzare i buoni autori del territorio, troppo spesso trascurati rispetto ai nomi altisonanti”.

Nel caloroso saluto la Prof.ssa Rosa Palmisano, presidente della Libera Università della Terza Età di Turi, scorgiamo la sintesi della serata coinvolgente. Di Pinto, ha detto la Professoressa, con una esposizione appassionata “è riuscito a dare delle pennellate di poesia all’opera. Questo argomento che poteva sembrare apparentemente difficile, arido, lo ha reso avvincente. Ti prende per mano e ti porta attraverso la storia. Un grande affresco, così come scrive nella prefazione Franco Malerba, primo astronauta italiano, paragonato all’affresco di Raffaello Sanzio ‘La Scuola di Atene’, nella Stanza della Segnatura dei Palazzi Apostolici, dove a contendersi la conoscenza sono i filosofi e gli scienziati”. “Sono orgogliosa di inaugurare l’Anno Accademico dell’Università della Terza Età – ha continuato   proprio con questa opera, soprattutto di un nostro concittadino. Infatti, nel Piano dell’offerta formativa elaborato dalla nostra Università, abbiamo posto come finalità fondamentale, strategica, preparare dei cittadini consapevoli, attivi, che diano il loro contributo alla crescita della propria comunità, attraverso la conoscenza del territorio in cui vivono”.

Il volume ripercorre la storia della meravigliosa avventura e sfida dell’Umanità alla conquista, all’esplorazione e all’utilizzo delle risorse dello spazio a oltre sessant’anni dal lancio dello Sputnik. Lo spazio, oggi, come ultima frontiera; complicato e rischioso, ma già parte del nostro quotidiano.

E anche noi italiani – si legge nell’introduzione degli Autori del libro ­–  possiamo essere fieri!…La comunità scientifica italiana, negli ultimi decenni, ha ottenuto successi senza precedenti nel campo dell’astrofisica, delle scienze planetarie e della cosmologia contribuendo a ricostruire i primi istanti dell’Universo; essa ha dato un notevole contributo all’esplorazione spaziale, progettando e costruendo satelliti e strumenti scientifici innovativi…”.

Anche tanto orgoglio pugliese”, sottolinea nel suo intervento il nostro Sindaco Giuseppe De Tomaso. “La realtà pugliese è oggi, per lo spazio, un’avanguardia europea e mondiale. Per due ragioni. Una è la costruzione dello spazioporto di Grottaglie…un progetto avveniristico… un rilancio per il nostro turismo senza precedenti… L’altra condizione è la presenza di intelligenze sul territorio come Vito Pertosa, fondatore della Sitael di Monopoli, specializzata nella costruzione di satelliti.

Una serata ‘spaziale’ per ‘inchiostro a km 0’, il cui appuntamento si rinnova a dicembre con la presentazione del volume ‘Uno chef all’Opera’. Cucina e musica. E scrittura. Opera dell’autore polignanese Innocente Galluzzi.

Bartolomeo Di Pinto, già pilota civile, ha svolto la sua carriera militare in Aeronautica quale Ufficiale del Ruolo Servizi. Ha prestato servizio presso il 33° G.R.A.M. di Pescara, ricoprendo incarichi di notevole responsabilità nell’ambito della Difesa Nazionale e Nato. Presidente dell’Associazione Arma Aeronautica di Pescara, ha collaborato con Istituzioni nazionali e locali, Università, scuole e Associazioni, promuovendo manifestazioni riguardanti attività aerospaziali, avvenimenti e personaggi della nostra storia. è autore e cura la pubblicazione di articoli, brochure e testi e video-documentari a carattere aerospaziale. Nel 2005 è stato insignito dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana dal Presidente della Repubblica italiana Carlo Azeglio Ciampi.

Cinzia Pedone

Presentazione 0k

Cultura & Armonia, al via con la nuova stagione di eventi 2024/2025 a Palazzo Cozzolongo di Turi

L’Associazione di Promozione Sociale ‘Cultura e Armonia’ lancia la prima stagione di eventi ospitata presso Palazzo Cozzolongo (via M. Orlandi 10/12), Turi, organizzata grazie al supporto di Willy Green Technology, con il patrocinio gratuito della Regione Puglia (concesso con decreto 380 del 5/9/2024) e la collaborazione dell’Accademia di Belle Arti di Bari. La prima stagione di eventi è stata presentata il 16 ottobre presso la sede della Presidenza della Regione Puglia. Si parte con la rassegna “Disordine – Il caos che rigenera” e sono tantissimi gli appuntamenti in programma dedicati a letteratura, cinema, arti visive e musica. Un vero e proprio percorso che esplora il concetto di disordine, rileggendo il caos come forza creativa capace di generare trasformazioni e nuove prospettive. Un invito al cambiamento “Disordine – Il caos che rigenera” non è solo una provocazione, ma uno stimolo a rileggere il mondo attraverso una lente diversa. Il disordine sarà indagato come potenziale rigenerativo in grado di rinnovare la visione del reale.

LE PROTAGONISTE E I PROTAGONISTI DI UN PROGRAMMA IN EVOLUZIONE

• Disordine – Fotogrammi, istantanee del disordine. Il mercoledì l’appuntamento è con le proiezioni cinematografiche di film d’autore. Di seguito i primi titoli: Il grande capo (2006, Lars von Trier), Boyhood (2014, Richard Linklater), Un affare di famiglia (2018 Hirokazu Kore’eda), The whale (2022, Darren Aronofsky), L’ordine del tempo (2023, Liliana Cavani) e tante altre visioni ancora in programmazione.

• Disordine – Donne che sovvertono l’ordine. Il giovedì l’appuntamento è con la rassegna letteraria curata da Irene Martino, docente presso l’Università Suor Orsola di Napoli e il Liceo Ricciotto Canudo di Gioia del Colle. Tanti gli incontri con le più autorevoli voci della letteratura contemporanea: Gabriella Genisi, Donatella Puliga, Donatella Caprioglio, Graziana Brescia e Mario Lentano, Ilaria Gaspari, Claudia Durastanti, Emanuela Mancino e ancora altre pagine presto in cartellone.

• Disordine – L’armonia del disordine. Il venerdì (e non solo) l’appuntamento è con la musica e l’arte. La rassegna musicale è curata da Cosimo Angiulli, responsabile musica Tekmore. Concerti e djset tanto per iniziare, ed ecco alcuni nomi: Francesco Massaro, Agenda dei buoni propositi, Melga, Playgirls from Caracas e non è tutto, ancora tanta musica ci aspetta.

• Disordine – L’estetica del caos. Il venerdì (e non solo) l’appuntamento è con l’arte e la musica. Per iniziare la personale di Rossella Cea (con la speciale partecipazione del pianista Nazareno Ferruggio), poi la mostra di Giuseppe Marinelli, e ancora la collettiva organizzata in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Bari. E questo è solo l’inizio, perché ci sarà ancora più arte in cantiere. Disordine non è solo una rassegna ma un atto di resistenza e d’amore nei confronti di un futuro ancora da scrivere. La rassegna Disordine – Il caos che rigenera è curata da Tekmore Studio.

IL CALENDARIO DI OTTOBRE

17 ottobre | ore 18:30 | Disordine – Donne che sovvertono l’ordine. Incontro con Gabriella Genisi. Il primo imperdibile evento della rassegna è stato con la straordinaria Gabriella Genisi, scrittrice barese e creatrice dell’iconica Lolita Lobosco, protagonista della serie TV di successo di Rai Uno. L’evento è parte della rassegna che celebra le grandi autrici contemporanee curata da Irene Martino.

18 ottobre | ore 18:30 | Disordine – L’estetica del caos | Inaugurazione della personale di Rossella Cea con la speciale partecipazione di Nazareno Ferruggio. Si prosegue il viaggio nel Disordine – Il caos che rigenera con ‘Mare Compresso’, la suggestiva personale di Rossella Cea. Una collezione di dieci opere astratte che esplorano il caos rigenerativo attraverso la tecnica del “colaggio”, offrendo un viaggio emotivo tra colore e materia, in un disordine creativo che si adatta all’interiorità di chi osserva. Tra gli ospiti la prof.ssa Mariangela Agliata, direttrice artistica del movimento culturale ‘Home of Art’, Francesco Notaro, Private Banker di Banca Generali Private di Bari. Modera l’incontro Vito Mirizzi, firma della ‘Gazzetta del Mezzogiorno’, con la speciale partecipazione del curatore d’arte Giorgio Bertozzi. A seguire l’artista presenterà anche il suo libro, ‘Armonie Riverse’, edito da Rupe Mutevole, insieme a Rino Campanelli, critico letterario e autore della prefazione. Nazareno Ferruggio, uno dei pianisti italiani più apprezzati e premiati a livello internazionale, suonerà la colonna sonora della serata: un recital che spazia da Philip Glass, Erik Satie, Sibelius fino a Chopin. I primi due eventi sono a ingresso libero, un’occasione per partecipare e tesserarsi per l’intera stagione.

Alcune dichiarazioni di relatrici e relatori alla conferenza stampa del 16 ottobre a Bari, moderata da Maria Liuzzi, giornalista televisiva di Telenorba – Giovanna Giannandrea, amministratrice unica Willy Green Technology: “Come azienda impegnata nello sviluppo e nella sostenibilità, crediamo fermamente nel potere del cambiamento. Proprio come il caos che questa rassegna esplora, la capacità di trasformarsi e trasformare è una forza creativa che rigenera prospettive, idee e visioni del futuro. Per noi, supportare la nuova stagione di eventi di Cultura e Armonia significa contribuire alla crescita culturale ed economica del nostro territorio”. Emanuele Ventura, presidente onorario di ‘Cultura & Armonia’: “La rassegna ‘Disordine’ di Cultura e Armonia riprende come tema un argomento dibattuto nella storia da sempre. Così come la sua relazione all’idea di genialità, di forza propulsiva d’innovazione per la creazione di un ‘nuovo ordine’. Quello che facciamo con questo ciclo di appuntamenti è mostrare come ci si possa aprire al cambiamento per segnare una svolta nella vita culturale e nel futuro di questo territorio e delle giovani generazioni”.

Irene Martino, docente a contratto presso l’Università Suor Orsola di Napoli, docente di letteratura italiana presso il Liceo Ricciotto Canudo di Gioia del Colle: “Perché pensare ad una rassegna letteraria dal titolo: “Disordine – Il caos che rigenera? Nella sua accezione originaria, il disordine può essere recuperato nel suo senso più profondo, ossia di pienezza e di nuova direzione. Risiede appunto in questa valenza semantica il significato di una rassegna letteraria al femminile con la presentazione di opere che hanno indagato il caos del mondo, ciascuna per il proprio ambito, come rinascita, trasformazione ed evoluzione”.

INFO: comunicazione@tekmore.it

Didascalie foto: 1) Un momento della conferenza stampa a Bari presso il palazzo della Presidenza Regione Puglia; 2) Rossella Cea.

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È nata la LUTE di Turi, Libera Università della Terza Età

Presentazione pubblica della LUTE, Libera Università della Terza Età di Turi, Presidente prof.ssa Carmela Vittore Cassotta. Un percorso trentennale che, dopo alcune interruzioni subite, adesso riprende corpo e vigore e offre alla città di Turi occasione di confronto e nuovi stimoli. Una realtà davvero molto sentita a guardare il grande numero dei partecipanti nella bella serata. L’annuncio ufficiale è stato tenuto nella Sala Consigliare del Comune di Turi nella serata del 16 ottobre scorso. Tantissimo il pubblico presente a testimoniare soprattutto la bontà di una idea, la forza di una esperienza di educazione permanente rivolta agli studenti anziani. Una parte cospicua della comunità turese, come di ogni altra comunità cittadina.

Apprezzabili sono stati gli interventi del Sindaco dott. Giuseppe De Tomaso che ha sottolineato la grande valenza della cultura come motore di sviluppo e di crescita per tutti, indistintamente. Così come molto gradito è stato il sostegno pubblico dell’Assessore alle Politiche culturali Teresa De Carolis, la sua visibile soddisfazione per l’impresa compiuta dopo tanti sforzi organizzativi.

Dopo l’introduzione del prof. Raffaele Valentini e i saluti istituzionali, hanno preso la parola la Presidente della LUTE turese Carmela Vittore, felicissima di riprendere la sua stessa esperienza; la Presidente nazionale Giovanna Fralonardo che ha avuto accorate parole di incoraggiamento.

Apprezzato l’intervento finale della prof.ssa Concetta Milone già docente di Sociologia all’Università degli Studi di Bari: “Le Università della Terza età hanno svolto un ruolo importante nel rispondere al bisogno di educazione permanente rivolta agli anziani; al bisogno di riprendere le fila di progetti e di sogni mai completamente abbandonati, riaccendendo il desiderio di fare, di inventare e di riempire di significato questo terzo tempo della vita e sono divenute il catalizzatore che ha contribuito a generare una nuova coscienza collettiva.

La Libera Università della Terza Età turese è un centro culturale riconosciuto dalla Regione Puglia, il cui scopo è quello di promuovere la cultura ed incentivare l’inserimento di persone mature nella vita sociale e culturale della nostra città. La LUTE di Turi è associazione libera e aperta a tutte le persone disponibili. La specificazione “terza età” non significa tuttavia prescrizione di alcun limite di età. Per aderire è sufficiente infatti aver compiuto i 18 anni, e non è necessario il possesso di alcun titolo di studio.

La quota associativa dà diritto agli Associati di partecipare alle attività organizzate dall’Università, scegliendo ­- al momento dell’iscrizione – i Corsi e le Attività da frequentare. Non vengono rilasciati titoli accademici ma solo un attestato finale di frequenza.
L’Anno Accademico 2024/2025 si svolgerà dal prossimo Novembre fino a Maggio. I corsi si terranno nella sede dell’Università turese o in altra sede; e di questo verrà data ampia comunicazione a breve. Si prevedono incontri settimanali, quindicinali o incontri mensili, salvo casi particolari.
Il piano formativo, come illustrato dalla Coordinatrice prof.ssa Rosanna Palmisano, prevede un’ampia gamma di interessi e di discipline, e prevede lezioni di tipo teorico, teorico-pratico o pratico, come ad esempio i laboratori e i seminari. Sono previste inoltre organizzazioni di mostre, concerti, visite d’istruzione e altre attività di volontariato. È possibile iscriversi e chiedere informazioni dettagliate il lunedì, il mercoledì e il giovedì dalle 17.oo alle 19.oo presso la Biblioteca Comunale in Piazza Gonnelli.

Didascalie foto: 1) la prof.ssa Carmela Vittore Cassotta (a destra) con la prof.ssa Concetta Milone; 2) la prof.ssa Rosanna Palmisano; 3) la sala consiliare gremita di pubblico (foto Rosa Arrè).

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Casa della Carità “Sant’Oronzo” di Turi: non è la casa dei poveri, è la casa di tutti

Dopo anni di attesa, la sera di martedì 6 agosto si è finalmente inaugurata la Casa della Carità “Sant’Oronzo”, un luogo in cui il senso di comunità prende la forma della solidarietà. La serata tenutasi in piazza Gonnelli si è divisa in due momenti: il primo con saluti, ringraziamenti e presentazione del progetto, con il nostro Arciprete Don Luciano Rotolo che ha accolto i numerosi presenti e i realizzatori dell’intero progetto; il secondo con la benedizione dei locali della nuova Casa della Carità “Sant’Oronzo”.

All’iniziativa era presente l’Amministrazione comunale con assessori e consiglieri che, nella rappresentanza della Vice Sindaco, la Dott.ssa Teresa De Carolis, e a nome del Sindaco, ha espresso piena condivisione del progetto evidenziando l’importanza della dignità e del rispetto verso gli altri quale garanzia di civiltà di un popolo.

Questa casa – ha Don Luciano – è stata costruita con tanti mattoni portati da tante persone ed è bello sapere che è una casa che nasce dalla comunità […] una mensa, un luogo dove gli ultimi, gli svantaggiati potessero sentirsi accolti e a casa. […] Casa è la parola che ci dà sicurezza, è il luogo degli affetti, il luogo dove ci sentiamo accolti”.

Il primo mattone nasce da Don Giovanni Amodio al quale se ne sono aggiunti altri portati da persone che hanno abbracciato questa iniziativa contribuendo materialmente ed economicamente a realizzarla. 

Ideatore e promotore, Don Giovanni, che accolto da un caloroso applauso da parte del numeroso pubblico presente, con commozione prende la parola. Dopo aver ringraziato i presenti e i protagonisti che hanno reso possibile la realizzazione della Casa della Carità, afferma quanto desiderasse che al Giubileo Oronziano celebrato a Turi nel 2018 in occasione dei 1950 anni dalla morte di Sant’Oronzo, seguisse un segno tangibile e importante per la comunità turese da lasciare sul territorio.

Nacque così l’idea della Casa della Carità. All’entusiasmo di Don Giovanni si unirono altre persone a sostegno di questa iniziativa: il Vescovo Mons. Giuseppe Favale, i parroci delle altre parrocchie turesi, Don Giuseppe Dimaggio e Don Nicola D’Onghia, le Comunità parrocchiali, la Caritas Diocesana Conversano-Monopoli rappresentata dal Direttore Don Michele Petruzzi, le Suore adoratrici del Sangue di Cristo, il Comitato Feste Patronali e i tanti Volontari.

Un grande sogno – afferma Don Giovanni – ambito e ardito, ovvero lasciare un segno significativo che duri nel tempo. Una mensa per i più bisognosi. Non solo per i turesi che hanno difficoltà ma soprattutto per i poveri che si affacciano in momenti particolari nella vita di questa città”. Don Giovanni nel suo lungo incarico a Turi, ha intercettato il periodo altamente critico che si presenta tra maggio e giugno con la presenza di lavoratori stagionali che vengono da fuori, e dichiara: “Con il Vescovo siamo stati sempre in allerta e preoccupati affinché la dignità della persona umana venisse salvaguardata e rispettata. Non era possibile vedere persone vivere in condizioni deplorevoli dal punto di vista umano”.

Il progetto è stato realizzato grazie al contributo economico, necessario per queste iniziative così importanti e capillari nella comunità, della Caritas diocesana, alle offerte delle parrocchie e dell’8×1000 alla Chiesa Cattolica. Un ruolo importante lo ha anche il consiglio generale delle Suore Adoratrici del Sangue di Cristo che fin da subito hanno dimostrato disponibilità e vicinanza al progetto mettendo a disposizione i locali del piano terra di Palazzo Gonnelli, nel cuore del nostro borgo antico.

Suor Agnese, in rappresentanza della Madre Superiora regionale Suor Milena e le altre Suore del Consiglio, rinnova l’impegno dell’Ordine verso il progetto, mettendosi a servizio di chi ha bisogno, prevedendo anche un ampliamento del numero di consorelle presenti su Turi. Nel suo intervento viene illustrato il senso della casa, quale luogo fatto di presenze vive che ne creano le fondamenta: “Come la Casa ha varie stanze, la casa della carità è quel luogo dove si incontra la fede, la cultura, l’accoglienza, la solidarietà e si intrecciano sguardi e incontro di mani prima di un piatto caldo da offrire. […] Carità significa fare spazio all’altro chiunque sia e da qualunque parte del mondo possa venire”.

Don Michele Petruzzi, direttore della Caritas Diocesana, che ha seguito insieme ai volontari la sistemazione e l’allestimento dei locali della Casa della Carità, nel suo intervento riprede il discorso di Papa Paolo VI al primo convegno della Caritas Italiana che lui stesso fondò nel 1971, e sottolinea l’importanza del ruolo della Chiesa, nonostante al giorno d’oggi le istituzioni civili, siano subentrate nella gestione dei bisogni assistenziali a lei in precedenza affidate. “La casa della carità ci deve ricordare il senso della fraternità, […] non è la casa dei poveri, è la casa di tutti.”. Il progetto permette di assolvere alla funzione pedagogica della Caritas grazie all’individuazione di tre attività da svolgere: il centro di ascolto, la mensa e la distribuzione dei beni di prima necessità da parte delle Caritas parrocchiali da un unico singolo luogo.  Un importante azione che mira ad accogliere i bisogni primari degli esseri umani: ascolto, accoglienza e senso di comunità.

A chiudere il momento di presentazione il Vescovo Mons. Favale che si affianca ai ringraziamenti ed alla gioia per la conclusione dei lavori per l’apertura della Casa della Carità Sant’Oronzo: “Per la comunità di Turi e non solo, il progetto è un senso palpabile della carità cristiana, la quale non è qualcosa di astratto, ma è vita concreta, e porta ad entrare nelle vicende dell’umano di ogni situazione. Dove c’è una persona lì la carità cristiana si rende presente esplicita nel suo servizio che non è solo di accoglienza e attenzione alle persone ma anche aiuto concreto.” Il Vescovo porge questa importante opera alla comunità di Turi ed invita, oltre alle Caritas Parrocchiali, tutti coloro che vogliano impegnarsi per il prossimo, sia in forma laica o professante un credo diverso da quello cristiano, ad essere presenti e partecipi delle attività. Fare squadra, fare rete, unire le forze per accogliere e sostenere chi ha bisogno ed è in difficoltà; un invito alle istituzioni, alle associazioni e ai cittadini, tutti coinvolti in questa iniziativa che va a beneficio di tutti noi. È dalla cittadinanza che si vedrà il buon andamento del progetto, le fondamenta sono state gettate, partendo da Don Giovanni e a seguire con Don Luciano che ne ha raccolto il testimone insieme agli altri attuatori dell’iniziativa.

La serata si è conclusa con la Benedizione da parte di Mons. Favale dei locali della Casa della Carità “Sant’Oronzo”, nonché dell’operato delle persone che vivranno questo luogo di solidarietà e condivisione. Durante la visita è stato possibile osservare le diverse stanze adibite e attrezzate dalla Caritas Diocesana, per le attività di ascolto, mensa e distribuzione viveri.

Usando le parole di Suor Agnese, “un piccolo seme è stato piantato dalla Chiesa della Diocesi Conversano-Monopoli, ci auguriamo possa attecchire”.

Angelica De Tomaso

PUTTI DORATI DEL CARRO

‘Rossi Restauri srl’, chiarimenti sui lavori al Carro Trionfale di Sant’Oronzo

Egregio direttore, in qualità di titolare della Rossi Restauri srl, specializzata nel restauro monumentale, artistico e archeologico, con riferimento all’articolo da voi pubblicato in merito all’affidamento dei lavori relativi al Carro Trionfale di Sant’Oronzo, chiedo che venga fatta chiarezza rispetto a quanto da voi affermato sia nella versione online che nel cartaceo del luglio-agosto 2024 n. 323. La Rossi Restauri non ha, come da voi affermato, semplicemente comunicato il 14 giugno scorso, all’indomani delle elezioni: “l’impossibilità a svolgere i suddetti lavori per cui, considerata l’estrema vicinanza della festa patronale di agosto, è stato necessario compiere una corsa contro il tempo e individuare in pochissimi giorni una soluzione alternativa. Per cui il Settore Lavori Pubblici ha preferito l’affidamento dei lavori suddivisi in tre ambiti, tramite la trattativa MEPA”.

La causa della attuale corsa contro il tempo è in realtà facilmente deducibile semplicemente dalla lettura delle comunicazioni che la sottoscritta ha inviato ufficialmente via PEC al Comune di Turi. In particolare, a seguito della consegna delle chiavi avvenuta il 06/03/2024, abbiamo potuto rilevare il severo degrado strutturale e delle componenti meccaniche del Carro, oltre l’evidente degrado della pannellatura lignea e dell’apparato decorativo, e la mancanza del progetto e del computo metrico delle opere a farsi nonché l’assenza di un tecnico progettista e direttore dei lavori. Si è, pertanto, evidenziato via PEC in data 26/03/2024 la necessità di provvedere, oltre che al rilievo dello stato di fatto, ad una approfondita verifica da parte di tecnici competenti in materia strutturale e meccanica idonei a progettare soluzioni esecutive atte a mettere in sicurezza il manufatto ed a garantirne il corretto funzionamento, ribadendo che solo a seguito della progettazione ed esecuzione delle opere relative alle strutture metalliche e meccaniche ,indispensabili e propedeutiche, sarebbe stato possibile effettuare la manutenzione, il restauro e la messa in sicurezza della pannellatura lignea e dell’apparato decorativo di nostra competenza.

A questa comunicazione non è mai stata data risposta e solo in data 12/06/2024, a seguito di un incontro in cui abbiamo ancora una volta ribadito quanto comunicato a marzo, abbiamo ricevuto una PEC che, ignorando quanto più volte evidenziato, ci invitava ad inviare una relazione e un cronoprogramma che garantisse l’esecuzione delle opere e l’uscita del Carro per la festa di Sant’Oronzo. Ovviamente, il 14 giugno abbiamo riscontrato la richiesta evidenziando che non essendo stati assolti gli adempimenti di competenza della committenza di incarico di un tecnico abilitato al rilievo, calcolo strutturale e meccanico e non essendo stata incaricata la ditta con competenze metalmeccaniche, non si riteneva possibile formulare qualsivoglia relazione sulle attività da svolgere né tantomeno individuarne il cronoprogramma, concludendo che ne derivasse lo scioglimento dell’offerta. In data 02 luglio il Settore Lavori Pubblici ha “finalmente messo in atto quanto da noi richiesto sin da marzo” e dato inizio alla “corsa contro il tempo”.

Concludendo, da quanto suesposto risulta evidente che la conduzione del nostro rapporto con il Comune di Turi e i responsabili tecnici e politici dello stesso è stato unicamente finalizzata alla realizzazione di un intervento basato su serietà professionale, rispetto delle norme in materia e tutela del bene e soprattutto della folla che circonda il Carro in movimento, una “macchina” che “deve” essere dotata di tutte le garanzie di sicurezza. Cordiali saluti.

Arch. Angela Rossi

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Si è chiusa in bellezza la XIV edizione del Festival del Belcanto. A Turi un lungo e qualificato percorso tra musica, canto e arte

La Regione Puglia da qualche anno ha compreso, con lungimiranza, il vicolo cieco in cui il turismo regionale si stava cacciando. Un’offerta turistica prettamente balneare non più del tutto sostenibile, perciò ha promosso nei mesi estivi (e non), attraverso il proprio Polo Arti Cultura Turismo – PACT, numerose iniziative culturali di qualità medio-alta in grado di attrarre turisti anche nelle città e nei paesi dell’entroterra, chiamate sempre più ad attrarre flussi turistici e decongestionare le zone costiere, rendendo il fenomeno turistico regionale più sostenibile e virtuoso. Iniziative che hanno anche il loro focus nella creazione di quella che deve essere una definita impronta culturale che i nostri luoghi e la nostra Regione devono scolpire nella mente del turista. 

Nel novero di queste manifestazioni, rientra senza dubbio, anche per l’elevato livello dell’offerta culturale prestata, il ‘Festival del Belcanto’ di Turi, kermesse estiva che da ben XIV edizioni si svolge nella nostra cittadina e che si è ormai da tempo ritagliata a tutti gli effetti un interessantissimo spazio nel panorama della lirica pugliese e nazionale, mantenendo sempre fede alla propria “mission”: quella di dimostrare che le passioni ed i sentimenti raccontati dalla lirica possano e debbano incuriosire ed appassionare tutti, comprese le nuove generazioni,  facendo così uscire la lirica fuori dal concetto di ‘nicchia’, di modo che, tutti possano appropriarsi e godere di ciò che l’Unesco ha riconosciuto quale patrimonio immateriale dell’Umanità.

Proprio a supporto della destagionalizzazione dell’offerta turistica, quest’anno, sempre col patrocinio della Regione Puglia, il “Festival” ha avuto il suo prologo già nel periodo di Quaresima, con un primo evento, ed in particolare nella giornata del 17 marzo nella suggestiva cornice della Chiesa di Santa Maria Assunta di Turi, allorquando l’Orchestra Filarmonica Pugliese-OFP diretta dal Ferdinando Redavid, la Corale Jubilate di Conversano ed i Soli: Valentina De Pasquale soprano, Margherita Rotondi nel ruolo di contralto, Giuseppe Cacciapaglia tenore e Lorenzo Salvatori basso, hanno magnificamente portato in scena gratuitamente per il pubblico, la “Messa di Requiem in Re minore K 626, per Soli, Coro e Orchestra” del genio austriaco W.A.Mozart. Musica “sacra” che ha visto un’ulteriore e secondo evento il 21 maggio, quando presso la Chiesa Santa Maria Ausiliatrice in Turi, in concomitanza con la novena per S. Maria Ausiliatrice si è realizzata una serata in cui si è ripercorso un viaggio nella storia del dolcissimo canto alla “Vergine Maria” che ha attraversato i secoli, presentando brani di Back/Gounod, Piazzolla, Verdi, Mercadante, Caccini e Shubert arrangiati dal M° Angelo Basile direttore del quintetto d’archi “Orchestra della Magna Grecia” con la partecipazione di Angela Lomurno, soprano dalla vocalità assai versatile.

Oltre al patrocinio della Regione Puglia e del Comune di Turi, la XIV edizione del Festival ha visto l’ingresso come main sponsor prima della Willy Green Teconology Srl, e da maggio anche dell’Aps “Cultura & Armonia” ad essa collegata, fondata da Emanuele Ventura e Giovanna Giannandrea i quali con grande lungimiranza e spirito d’iniziativa hanno pienamente sposato il progetto. Nella serata clou della rassegna estiva, l’Aps Accademia “Chi è di scena?!”ha omaggiato i fondatori di “Cultura & Armonia”, col premio onorifico di soci benemeriti onorari dell’associazione.

Incentrate sulla formazione e sui giovani, sono state le altre due serate estive del “Festival”, in piena sintonia anche con la vision di “Cultura e Armonia” Aps. Nella serata del 27 luglio, onde preparare l’ascoltatore ad un migliore e più consapevole ascolto della “Madame Butterfly – la vera sposa americana” messa in scena il giorno seguente, si è tenuta una conferenza patrocinata anche dall’Ordine dei Giornalisti della Puglia valevole come corso per i crediti della formazione continua giornalistica, dal titolo “Madame Butterfly e il dramma d’amore nel teatro pucciniano”,che ha visto l’intervento della nota giornalista e critica musicale barese Fiorella Sassanelli, in dialogo con i colleghi Sebastiano Coletta e Serena Greco.

Nella serata conclusiva del 4 di agosto, nel largo dinanzi Palazzo Gonnelli è stata la volta dell’assegnazione del prestigioso “Premio Belcanto” da sempre assegnato alle eccellenze liriche del territorio pugliese che contribuiscono a diffondere il nome della Puglia nel mondo, quest’anno consegnato al soprano barese Amelia Felle: soprano dal vastissimo repertorio di gran respiro, molto versatile, che ha riscosso un grande consenso di pubblico e critica. Il suo esordio avvenuto nel 1981 cantando Vivaldi e Pergolesi con l’Orchestra Sinfonica della Provincia, vincendo anche il Concorso Liederistico Internazionale di Finale Ligure ed il “Voci  Nuove per la Lirica A. Belli” di Spoleto. Nell’operistica, debutta interpretando la splendida Adina ne “L’elisir d’amore” e Norina nel “Don Pasquale” di Donizetti e in “Le nozze di Figaro” di Mozart, con la regia di Gigi Proietti. Superba l’interpretazione di Amelia Felle nel ruolo di Mimì nella “Boheme” di Puccini, diretta nel 1995 dal regista Vincenzo Grisostomi Travaglini, lo stesso regista della “Madama Butterfly – la vera sposa americana” che ha trionfato a Turi lo scorso 28 luglio, per la drammaturgia di Sisowath Ravivaddhana Monipong. Il soprano da diverso tempo alla carriera solistica e teatrale che l’ha portata nei più grandi teatri europei, ha parallelamente affiancato l’esperienza didattica, insegnando con la cattedra di specializzazione in Musica vocale da camera presso il Conservatorio Santa Cecilia di Roma e tenendo corsi e master-class per le Università di Barcellona, Weimar, Lipsia, Dublino, Karlsruhe, Palma de Mallorca, Istanbul, Malta.

A bontà del suo insegnamento va ricordato che ad oggi più di cinquanta dei suoi allievi sono risultati essere vincitori di prestigiosi premi internazionali. Insegnamento svolto anche il quel di Turi, dall’ 1 al 3 agosto con una master-class di canto lirico.

Nella stessa serata del 4 agosto nella splendida piazzetta del centro storico di Turi dalla sublime acustica i giovani partecipanti alla lectio magistralis hanno allietato tutti gli intervenuti, accompagnati al pianoforte dalla docente Barbara Rinero. Il tenore Mu Di ha eseguito “Che dici, o parola di saggio…” tratta da “Canzoni d’amaranta” di F.P. Tosti, “Dal labbro il canto..” dal Falstaff di G. Verdi, e “Un’ aura amorosa” dal “Così fan tutte” di W.A. Mozart, mentre la giovanissima e molto espressiva mezzo soprano Ting Ting, si è cimentata con “O, del mio amato ben” di S. Donaudy, e nella sublime e molto tecnica aria “Inno alla Luna” dalla Rusalka di A. Dvorák. Lo scaltrito soprano Vanessa Guerrera ha interpretato “Je dis que rien ne m’épouvante” dalla “Carmen” di G. Bizet, “Ebben! Ne andrò lontana..” dalla “Wally” di A.Catalani e “Les chemins de l’amour” di F. Polulenc. Particolare menzione merita il giovane Nicolò Tanzella, giovanissimo contraltista dalle notevoli capacità espressive, alle prese con arie di una certa difficoltà vocale, dovuta proprio al particolare tipo di voce usata in epoca barocca, capacità mostrate nell’esecuzione delle arie “Verdi prati” da l’Alcina, “Voi che udite il mio lamento..” da Agrippina, e “Agitato da fiere tempeste..” dal Riccardo I sempre G.F. Händel.

A sostegno della manifestazione canora, anche l’arte figurativa ha trovato il proprio e degno spazio. Infatti dal 2 al 4 di agosto presso Palazzo Cozzolongo, ha sostato la mostra itinerante dell’artista lucano Corrado Veneziano, pittore e regista formatosi al Piccolo Teatro di Milano, con alle spalle esperienze alla regia per la Biennale di Venezia e per la Rai. La mostra dal titolo “Visse d’arte”, è stata l’unica mostra riconosciuta dal Comitato nazionale per le celebrazioni “Puccini100” sostenuta ed auspicata dalla Presidenza della “Commissione Cultura” della Camera dei Deputati. Il ciclo pittorico col quale l’artista ha voluto esaltare la forte tensione figurativa del celebre compositore, in un dialogo fra le note del pentagramma ed i personaggi dei suoi capolavori assoluti, diventati simboli evocativi su cui si fonda una parte preziosa dell’immaginario contemporaneo. Le tele hanno richiamato l’intero repertorio operistico pucciniano, con “le Villi, Manon Lescaut, Tosca, Madama Butterfly, Turandot, Suor Angelica, il Tabarro e Gianni Schicci”, con queste ultime rappresentate da due opere, in cui all’elemento prettamente figurato e simbolico di ciascuna, l’artista ha associato linee orizzontali e parallele tra loro a richiamare spartiti e righe musicali. Tali partiture aeree e pittoriche appaiono separate tra loro da diversi intervalli visivi con il richiamo a corde, fili, rami, scale, onde del mare quali elementi leggeri ed eterei, portatori della primaria suggestione compositiva del Maestro.

Si è chiusa, dunque, questa ricca stagione del Festival del Belcanto, dando un arrivederci al prossimo anno, anche se rimane comunque difficile non pensare ad eventuali altre sorprese nei mesi che mancano alla fine dell’anno solare.

Pietro Pasciolla

Fonti: https://conservatoriosantacecilia.it/personnel/felle-amelia/; “Visse D’Arte” Corrado Veneziano in mostra al Museo Nazionale degli Strumenti Musicali di Roma dal 19 aprile al 23 giugno 2024.

Didascalie Foto: 1) Il vicesindaco di Turi Teresa De Carolis consegna ad Amelia Felle il Premio Belcanto 2024; 2) Foto di gruppo in piazza Gonnelli (da Sx): Nicolò Tanzella, Vanessa Guerrera, Teresa De Carolis, Amelia Felle, Emanuele Ventura, Giovanna Giannandrea, Ferdinando Redavid e  Barbara Rinero; 3) Inaugurazione mostra “Visse d’arte” a Palazzo Cozzolongo con il maestro Corrado Veneziano che racconta le opere esposte.