L’Associazione “Città Oronziane” ed il progetto del “Cammino di Sant’Oronzo” lungo la via che unisce le città partecipanti aggiungono un altro tassello a questa idea propositiva, meritevole di essere perseguita e realizzata. Nella giornata del 2 settembre si sono riuniti a Castiglione, nel Comune di Andrano, i Sindaci delle varie municipalità per portare avanti un discorso intrapreso tre anni or sono e che solo la pandemia ha rallentato. Castiglione, infatti, rappresenta il punto terminale di un cammino che parte proprio da Turi e che tocca le città facenti parti dall’Associazione: Turi, Ostuni, Campi Salentina, Surbo, Vernole, Caprarica di Lecce, Muro Leccese, Botrugno e Diso. Il convegno pubblico tenutosi a Botrugno il 20 febbraio del 2020, in occasione della ricorrenza della festa di Sant’Oronzo nel paese del leccese, gettò le basi del modello dell’Organizzazione Territoriale per unire le relative città e promuovere un Cammino che li unisce dal punto di vista religioso, culturale ma anche in ottica di un turismo religioso. Renato Di Gregorio, esperto di organizzazione territoriale, in quell’occasione evidenziò l’opportunità di sottoscrivere un’apposita convenzione per unire i Comuni in tale sforzo condiviso e la stessa Regione Puglia, presente all’incontro, mostrò interesse nei riguardi di questo “Cammino” che si aggiungerebbe a quello dell’itinerario culturale europeo costituito dalla Via Francigena nel Sud. Esattamente due anni dopo i Comuni firmarono la Convenzione della neocostituita Associazione delle Città Oronziane, con Botrugno Comune “capofila”, alla presenza del dott. Aldo Patruno, Direttore del Dipartimento Turismo, Economia della cultura e Valorizzazione del territorio della Regione Puglia. Sempre il 20 di febbraio, ma di quest’anno, nel Palazzo Marchesale di Botrugno è stato presentato il sito web dell’Associazione (www.viacittaoronziane.it) realizzato dalla Segreteria dell’Associazione coadiuvata da Renato Di Gregorio.
L’incontro del 2 settembre, a cui hanno partecipato per Turi il sindaco Ippolita Resta, l’arciprete don Giovanni Amodio, don Luciano Rotolo di prossimo insediamento come nuovo arciprete di Turi, Andrea Saffi con una delegazione del Comitato Feste Patronali, è stato arricchito dalla presenza della preziosa reliquia contenente i resti mortali del nostro Santo Patrono, portata in processione nella piccola frazione leccese ed omaggiata da una funzione religiosa.
Durante i vari interventi che si sono succeduti è stata presentata da Don Giovanni la stupefacente genesi che ha portato al ‘ritrovamento’ del reliquiario oronziano conservato presso la Cattedrale di Nin in Croazia, i festeggiamenti giubilari del 2018 e soprattutto il suo intenso cammino spirituale e di fede e la trasformazione interiore che il nostro Santo patrono ha prodotto. Il sindaco di Botrugno Silvano Macculi ha presentato le tappe salienti della costituzione dell’Associazione mentre Renato Di Gregorio ha evidenziato l’importanza dal punto di vista culturale, turistico ma anche lavorativo che il “Cammino” può portare alle comunità interessate. Il percorso tracciato, suscettibile di variazioni se altri Comuni volessero aderire in futuro, sarà caratterizzato dalla credenziale, un documento che il camminatore porta con sé e che farà timbrare tappa per tappa a testimoniare il tragitto ed i luoghi incontrati fino ad ottenere un “testimonium”, una specie di benemerenza per l’impegno, in caso di percorso completo o buona parte di esso. Compito delle varie municipalità sarà quello di organizzare l’accoglienza dei visitatori-pellegrini. Un’occasione di grande valenza e visibilità che merita di essere promossa.
Testo e foto di Fabio Zita
Didascalie foto: 1) il Sindaco di Turi Ippolita Resta tra don Giovanni Amodio e don Luciano Rotolo, con Andrea Saffi e alcuni componenti il Comitato Feste Patronali 2023; 2) i Sindaci delle città oronziane con i sacerdoti e il reliquiario