Come annunciato dal presidente del Comitato Livio Lerede (vedi intervista pubblicata sul numero 285 de ‘il paese’ in edicola) la Festa di Sant’Oronzo quest’anno è proprio ridotta all’osso, come dappertutto in Puglia. I Vescovi di Puglia, infatti, hanno stabilito che con l’epidemia di Covid-19 ancora in corso “Non sarà possibile, nel rispetto della norma del distanziamento tra persone tuttora vigente, organizzare processioni, trasferimento pubblico di sacre immagini, che rischiano di creare assembramenti.” Così è scritto nel manifesto della Festa 2020 appena reso pubblico.
Allora, la ‘Festa grande’ nell’anno del contagio sarà solo incentrata sulle Sante Messe, che cominceranno il 15 agosto con la ‘Sacra Undena’, per la prima volta non in Chiesa Madre ma nelle piazze rionali del nostro paese, per permettere ai turesi di partecipare alla devozione verso Sant’Oronzo senza muoversi troppo di casa.
Terminata l’Undena, nella serata del 25 agosto Santa Messa alla Grotta e poi il 26, esclusa la tradizionale Processione di Gala, in serata solo il Solenne Pontificale in piazza alla presenza dell’effige del Santo e all’ombra del Carro. A presiedere il clou della Festa sarà il Vescovo Favale.
Il manifesto non accenna minimamente al Carro che in questo tempo di pericolo incombente sarà portato dalla Grotta in paese in un giorno imprecisato e rimarrà fisso in piazza senza il tradizionale corteo festante del 26 a sera. Solo la Banda “Don Giovanni Cipriani” e la Bassa Musica di Carbonara allieteranno un po’ questa Festa mai vista prima; ci sarà qualche luminaria ma non i maestosi archi su via XX Settembre. Ci saranno addobbi floreali offerti da Andrea Saffi. Non ci sarà, invece, la questua, quindi chi vuole può fare donazioni al Comitato – la festa sia pur minore ha comunque un costo – recandosi direttamente o utilizzando il web. Come scrive l’arciprete don Giovanni Amodio sul manifesto: “Impareremo, quest’anno, ad assaporare il cuore della Devozione e ad incrementare la Fede in Dio e Sant’Oronzo, anche senza i tradizionali momenti di gioia e di festa…”.
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