L’Auser di Turi, approfittando dell’apertura post-covid, ha organizzato un viaggio di due giorni in Calabria tra i castagneti della Sila e una visita alla fabbrica di liquirizia ‘Amarelli’ di Rossano Calabro, storica azienda che gli anziani ricordano molto più facilmente rispetto ai giovani. “Abbiamo avuto la fortuna – dichiara il presidente dell’Auser Antonio Conte – di visitare il museo della liquirizia e la fabbrica di Giorgio Amarelli accompagnati da una guida esperta, che ci ha fatto scoprire i segreti della lavorazione della liquirizia, i covoni di radice pronta per essere lavorata, gli impianti moderni per l’estrazione, gli antichi cuocitori dove si addensava la pasta nera di liquirizia e le trafile in bronzo che le conferiscono forma e spessore, in una visita al processo produttivo perennemente immersa nel dolce profumo di liquirizia e che, come museo, appassiona tutti, adulti e bambini. Un’avventura inedita che trasporta nella realtà di un passato fiorente e racconta il presente di un prodotto eccellente da gustare, a fine del percorso, nel ‘Liquorice Shop’ e nel museum cafè. Dal bastoncino di legno grezzo alle liquirizie pure o con menta e anice, dalle gommose all’arancia, fino ai confetti delicatamente colorati. Un’esperienza indimenticabile per il gruppo Auser di Turi, ricordando il fondatore Giorgio Amarelli”.
Il centro sociale dell’anziano di Turi, da circa 10 anni ha avviato un proficuo programma di incentivazione della socializzazione, di sollecitazione culturale, di valorizzazione delle risorse e del tempo libero e di assistenza sociale. “A noi dell’Auser – prosegue il Presidente – interessa fare alcune riflessioni sull’associazionismo degli anziani e su come superare la condizione di emarginazione in cui essi sono costretti, dopo aver speso buona parte della loro vita nell’attività produttiva. Perciò il mio motto è: “iscrivetevi alla nostra Associazione perché più siamo, meglio è”.