Redavid e Notarnicola, artisti turesi da esportazione. In scena a Polignano la ‘Madama Butterfly’ di Puccini

Esiste una Turi di cui andare orgogliosi, una Turi dal conclamato successo artistico che ci lusinga, e deve essere da sprono nell’approntare nuove idee progettuali che puntino maggiormente su un offerta culturale di qualità sia per le nuove generazioni, sia per un rilancio culturale dell’intera comunità cittadina anche in prospettiva di una promozione culturale e turistica. Succede così, che Turi esporti, ed è un bene, la riconosciuta professionalità di due noti artisti, nella vicina e suggestiva meta turistica di Polignano a Mare, in occasione dell’importante rassegna musicale “FramMentiD’ARTE”. Partecipazione fortemente voluta dall’Associazione “Musicad’InCanto Davide Gaetano D’Accolti APS”, promotrice ed organizzatrice nel ricordo del ventitreenne barese Davide Gaetano D’Accolti, studente di ingegneria elettronica e del Conservatorio di Bari, rimasto vittima di un terribile incidente sulla S.S.16 presso Bari. Così per la seconda serata della rassegna, prevista per sabato 13 Agosto, presso la suggestiva cornice di piazza Suor Maria La Selva, affacciata sul mare, poi spostata per maltempo presso la tensostruttura del Polivalente Gino D’Aprile, è andata in scena “Un sogno in musica: il racconto di Madame Butterfly” ispirata all’opera in tre atti, “Madama Butterfly” di Giacomo Puccini, inscenata per la prima volta il 17 febbraio 1904 al “Teatro alla Scala” di Milano, e tratta dalla tragedia giapponese “Madame Butterfly” di John Luther Long.

La versione dell’opera proposta per la serata, ha sapientemente utilizzato una voce narrante per spiegare al pubblico alcuni complessi passaggi della trama, senza comprometterne l’equilibrata resa compositiva “pucciniana”. La rappresentazione ha visto l’arrangiamento musicale del M° Gianfranco Iuzzolino, e la regia internazionale di Vincenzo Grisostomi Travaglini coadiuvato dal consulente alla drammaturgia, Ravivaddhana Monipong Sisowathche che ha portato a Polignano a Mare anche i costumi originali realizzati appositamente per la rappresentazione al “Teatro del Giglio” di Lucca nel 1982, ai quali si devono aggiungere le realizzazioni dei costumisti Fabrizio Onali e Otello Camponeschi, esposte sotto il porticato di palazzo San Giuseppe a Polignano. Splendide le scenografie realizzate da Damiano Pastoressa, interessante scenografo pugliese che già lo scorso aveva deliziato i turesi, con il sontuoso allestimento della “Cavalleria Rusticana”, scenografia che quest’anno ha visto luci e disegni, curati da Giovanni Pirandello, pronipote del drammaturgo Luigi, Premio Nobel per la letteratura. Gli attori e le comparse Maria L’Abbate, Miriam Galiano, Porziana Lentini, Francesco Colucci, Nico Rotondi e Piero Greco sono state preparate alla scena dalla truccatrice Tiziana Passero.

Le note della “tragedia pucciniana” sono state tradotte in musica dalla sempre più rinomata e ricercata “Orchestra Filarmonica Pugliese”, stupendamente diretta dal Direttore e M° Concertatore Ferdinando Redavid nostro concittadino coadiuvato dal M° Collaboratore Andrea Barbato. Ferdinando Redavid,  “Direttore artistico” che da anni ha intrapreso una battaglia per far della nostra comunità turese un centro della lirica conosciuto a livello internazionale, con la rassegna del “Festival del Belcanto” portando sul palcoscenico turese, affermati interpreti e giovani promesse poi affermatesi della lirica. Si pensi ad esempio al tenore Enrico Terrone Guerra, lo scorso anno protagonista col personaggio di “Turiddu” nella suggestiva “Cavalleria Rusticana” andata in scena nella nostra cittadina, quest’anno invece, qui con la sua potente voce, interprete superbo del “Ten. Pinkerton”, insieme alla protagonista “Cio Cio-san” interpretata dal soprano Maria Luisa Lattante, al baritono Donato Di Gioia nel ruolo del console “Sharpless”, ed alla giornalista e attrice Michela Italia, collaboratrice del tenore Marcello Giordani, nel ruolo di “Kate Pinkerton”, oltre che autrice dei splendidi e coinvolgenti testi, narrati al pubblico. Per ultimo, la partecipazione dell’affermato mezzosoprano turese Angela Alessandra Notarnicola, già lo scorso anno a Turi nel ruolo di “Mamma Lucia” nella “Cavalleria Rusticana”, e quest’anno impegnata nell’importantissima parte di “Suzuki”, eroina positiva della tragedia, che con abnegazione cercherà di difendere la sua padrona non riuscendovi. Difatti nella tragedia ambientata a fine ‘800 nella città portuale giapponese di Nagasaki, Suzuki è l’inserviente disillusa della quindicenne geisha Cio Cio-san innamoratasi perdutamente del Ten. Pinkerton, il quale a sua volta la seduce e sposa per puro spirito d’avventura, divertito dal contesto e dagli usi del paese nipponico.

Partito alla volta degli USA, l’ufficiale abbandona la sposa, promettendole il suo ritorno a primavera. Ma dopo tre anni dalla sua partenza, l’inserviente Suzuki stanca dello struggersi in lacrime della propria padrona, prega Buddha che Cio-cio-san divenuta col matrimonio Madama Butterfly “non pianga più, mai più, mai più”. Volendo destare la sua padrona dall’ormai effimero sogno, le ricorda il pragmatico e conosciutissimo comportamento marinaro: “Mai non s’è udito | di straniero marito | che sia tornato al suo nido”. La padrona invece, forte di un amore ardente e tenace, pur affliggendosi nella lunga attesa, dalla bella casa sulla collina affacciata sul porto, continua a professar la sua incrollabile fiducia nel ritorno dell’amato nella straziante aria “Un bel dì, vedremo”, la più celebre dell’opera, vero e proprio atto di fede in cui la Madama proietta il suo smanioso desiderio di riabbracciare il suo sposo, magnificamente reso in lirica dal soprano Maria Luisa Lattante.

Quando un dì, Madama Butterfly avvista da lontano la nave “Abramo Lincoln” su cui è imbarcato il suo amato, si vede ormai già vittoriosamente a lui ricongiunta e lo attende insonne in una lunghissima veglia d’attesa. Mentre ella stanca si addormenta, Suzuki apprende che Pinkerton si è risposato con un americana e dell’intenzione che “del bimbo conviene | assicurar le sorti!”, apprestandosi a stare il più possibile vicino alla propria padrona. Qui il mezzosoprano Angela Alessandra Notarnicola riesce a connotare perfettamente la “pietas” con cui Puccini connota l’animo dell’inserviente posta in una condizione d’indigenza, sul gradino più basso della società nipponica, con “Ma bisogna ch’io le sia sola accanto | Nella grande ora, sola! Piangerà tanto tanto!”. Ma la sposa, una volta venuta a sapere delle intenzioni dell’ufficiale, decide di scomparire, in silenzio, dalla scena del mondo, senza clamore e dopo aver affidato il figlio alle cure di Pinkerton e Kate. Suzuki accortasi delle sue tragiche intenzioni cerca in ogni modo di evitarle. Così nell’ultima scena mentre Madama Butterfly ha già portato alla gola il “coltello tantō” ricordando le parole del padre suicida “Con onor muore chi non può serbar vita con onore”, Suzuki in un ultimo disperato tentativo di far rinsavire la sua padrona, col braccio invita il bambino “Dolore” portato in scena dal piccolo Diego Malena, ad andare verso la madre affinché alla sua vista fermi la propria mano. Tentativo che ha breve durata, fin quando la madre, bendato e riposto il bambino in una stuoia dietro un paravento, esegue su di sé l’antico rito suicida del “jigai”.

Lo spettacolo di livello internazionale, andato in scena presso la tensostruttura, è qualcosa che difficilmente sarebbe possibile vedere ovunque, viste le maestranze operanti, ma che è stato possibile seguire gratuitamente per i circa 800 fruitori che hanno accolto l’invito dei genitori Davide Gaetano D’Accolti, riusciti con l’aiuto degli amici, del Comune di Polignano a Mare e di Pugliapromozione – Agenzia Regionale del Turismo, ad esaudire il sogno solidale del figlio verso coloro che non solamente per ragioni economiche non possono cercare una simile esperienza in un teatro, dando ad essi la possibilità in determinate giornate clou dell’anno, quali ad esempio Ferragosto, di poter godere per qualche ora della intensa sensazione di bellezza che promana dal mondo della musica e della lirica, patrimonio inestimabile a beneficio di tutti.

Pietro Pasciolla

Didascalie foto, dall’alto: 1) Angela Alessandra Notarnicola ‘Suzuki’ (da sinistra), Donato Di Gioia ‘Sharpless’, Maria Luisa Lattante ‘Cho-Cho-San’ e il piccolo Diego Malena ‘Dolore’ (Foto di Giuseppe Grieco- Radio Incontro); 2) il M. Ferdinando Redavid dirige l’Orchestra Filarmonica Pugliese; 3) Enrico Terrone Guerra ‘Pinkerton’ e Maria Luisa Lattante ‘Cho-Cho-San’ (Foto di Giuseppe Grieco- Radio Incontro).

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