Acqua, protagonista dimenticata del nostro paese, nella sua pancia dei Pozzi; acqua protagonista di tante vicende, di miracoli e tragedie del nostro passato paesano. Di questa ‘ospite’ silenziosa del ventre di Turi parliamo nel nuovo numero de ‘il paese magazine’, ora in edicola: qual è la storia di largo Pozzi? Cosa c’è davvero sotto lo strato di cemento che ricopre oggi la grave? Cosa c’era un tempo? Quali i pericoli e le potenzialità di un sottosuolo carsico, ricco di doline e grotte anche qui a Turi?
Nel nuovo numero de ‘il paese’ vi raccontiamo un pezzo di storiala dei Pozzi con l’aiuto prezioso di don Vito Ingellis e facciamo il punto sulla situazione idrogeologica turese assieme all’ingegnere Francesco Mazzone. Cosa ne sarà dell’asilo di via Ginestre? Cosa ne è stato del muro antico rinvenuto circa un decennio fa nei pressi dei ‘pozzi’?
In un panorama di complessiva trascuratezza non manchiamo però di lasciare spazio ai fiori all’occhiello del nostro paese: la nostra torre dell’orologio, d’improvviso sotto i riflettori del Fondo Ambientale Italiano; la piccola chiesetta di S. Rocco che vorremmo altrettanto alla ribalta; così come i ‘piccoli’ tesori del nostro territorio, dalle opere d’arte ( il crocifisso ‘dei francescani’) alle persone ( Giovanni Mazzone, Aurelio Cisternino, il maestro Luparelli, …)che hanno riempito di umanità il nostro passato, prossimo e remoto.
Questo e altro ancora nel nuovo numero de ‘il paese magazine’ ora in edicola.
Buona lettura e buona primavera a tutti!
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