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Erasmus 2021-2024, al ‘Pertini-Anelli’ di Turi un meeting con i docenti giunti da Polonia, Spagna e Germania

Appena arrivata alla dirigenza del Pertini-Anelli nell’anno scolastico 2019-2020 – afferma la prof.ssa Giuseppina Caldararo, dirigente scolastica dell’Istituto Pertini-Anelli di Turi – abbiamo subito richiesto l’attivazione dell’Erasmus plus KA, intitolato ‘Migration in der EU – Bereocherung und/oder Bedrohung’ (Migrazione in Europa: arricchimento o/e minaccia?). Mi sono resa conto che la nostra scuola ha una grande necessità di avere contatti e scambi con i Paesi Europei e noi crediamo fermamente che le attività interculturali siano un arricchimento di conoscenze delle lingue, delle culture, delle tradizioni e dei modi di fare di altri docenti e di altri studenti. Partecipare all’Erasmus è anche un modo diverso di gestire l’ambiente scolastico”.

E l’Erasmus 2021-2024, esperienza pedagogica a livello internazionale, dopo il forzato stop dettato dalla pandemia ha ripreso il suo cammino formativo grazie alla proroga ottenuta a recupero dell’anno 2020 quasi tutto trascorso in lockdown. Nella mattinata di oggi 9 novembre, infatti, i docenti Jadwiga Tomczyk e Dominik Michalczewski giunti dalla Polonia, María Teresa Fernández Rodriguez e Deva Saro Gómez dalla Spagna, Maria Dolores Vidal Garcia e Ursula Olschewski (coordinatrice del progetto) dalla Germania sono stati accolti qui a Turi dalla dirigente scolastica prof.ssa Caldararo e dalle docenti referenti del progetto dell’Istituto superiore ‘Pertini-Anelli’ Chiara Longo, Claudia De Tomaso e Ornella Antonia Vasco. Si è quindi subito passati in laboratorio per l’avvio, davanti ai computer, del meeting di organizzazione delle attività dell’Erasmus, che continueranno domani per concludersi giovedì 11, con un primo coinvolgimento diretto degli studenti.

Questo meeting – mi dice la prof.ssa Chiara Longo prima dell’avvio del primo incontro – pone le basi per poter organizzare la mobilità degli studenti che avverrà dalla primavera in poi. Quindi, oggi domani e dopodomani ci saranno questi incontri tra docenti per programmare e preparare il campo alle attività degli studenti”. La tre giorni turese è “un’occasione per stabilire una cooperazione sostenibile con le scuole partner” ed ha l’obiettivo principale, alla fine dei  36 mesi programmati, di preparare i contenuti della piattaforma informatica sulla quale gli studenti e i docenti porteranno avanti le attività di preparazione alla fase clou dell’Erasmus, quella più formativa, cioè il viaggio di studenti e docenti verso i tre Paesi europei partecipanti. Inoltre, i docenti ospiti conosceranno la scuola di Turi e il territorio dal quale provengono gli studenti, con visite pomeridiane nei paesi vicini: Locorotondo, Alberobello, Conversano, Polignano e Monopoli.

In queste tre giornate – dichiara la Dirigente Caldararoi nostri ospiti tedeschi, spagnoli e polacchi avranno la possibilità di avere una formazione sulla nostra gestione scolastica, la stessa che avranno i nostri docenti quando andranno nelle loro scuole. L’ultimo giorno, cioè giovedì 11, nell’auditorium, avverrà l’incontro con gli studenti delle classi quarte e quinte, ragazzi che dallo scorso anno sono impegnati nella formazione Erasmus. Poi, nella prossima primavera, Covid permettendo, i nostri studenti andranno in mobilità presso le scuole di Germania, Spagna e Polonia che con noi aderiscono al progetto. Sarà una ulteriore occasione di scambio culturale, di conoscenza del sistema scolastico europeo del quale sappiamo ancora poco”. La prof.ssa Caldararo si augura vivamente che il Covid “non tarpi nuovamente le ali alla nostra scuola” perché la mobilità degli studenti verso l’Europa è fondamentale per la loro formazione. “Mi piacerebbe – dice – che a fine percorso i nostri docenti tornassero qui a scuola con idee nuove per rivoluzionare il nostro modo di fare scuola; agli studenti auguro che le attività dell’Erasmus siano esperienze altamente costruttive e che portino positività nel nostro paese per trasformarlo alla luce di quanto hanno potuto vedere all’estero. Andare fuori significa poi portare qui quello che si è imparato, per spronare gli altri a fare sempre nuove esperienze. Mi piacerebbe che loro portino a scuola il bello, il nuovo che hanno visto per trasformare in meglio la nostra stessa scuola”.

Le foto dall’alto: 1) il logo del progetto; 2) la dirigente scolastica prof.ssa Giuseppina Caldararo – foto Fabio Zita; 3) una fase del meeting del 9 novembre – foto Giovanni Lerede; 4) foto di gruppo dei docenti di Italia, Spagna, Polonia e Germania partecipanti – foto Giovanni Lerede.