
Ora è ufficiale: la Xylella fastidiosa è arrivata anche a Turi, anzi ha addirittura superato Turi diffondendosi dappertutto nella Città Metropolitana di Bari ed anche nella BAT. A rendere nota la notizia a ‘il paese’ è Nicola Catalano, dottore agronomo, funzionario della Regione Puglia che ci ha mostrato un atto ufficiale firmato, ognuno per la sua parte, dai dirigenti regionali di settore: Gianvito Ragone, Francesco Palmisano, Salvatore Infantino. “La situazione è seria” – ci dice preoccupato il dott. Catalano – e aggiunge, riferendosi a Turi “noi non siamo pronti però”.
Il 16 giugno, con Determina Dirigenziale n. 105 del Dipartimento Agricoltura, Sviluppo Rurale ed Ambientale – Sezione Osservatorio Fitosanitario, la Regione Puglia ha emanato misure “fitosanitarie di lotta al vettore nell’ambito del piano per il contrasto ed il controllo della Xylella fastisiosa”. Dai dati del monitoraggio, infatti, “è stata rilevata la presenza degli stadi adulti del vettore di Xylella fastidiosa sulle colture ospiti principali nei seguenti Comuni delle aree delimitate: Acquaviva delle Fonti, Bari, Cassano delle Murge, Gioia del Colle, Martina Franca, Massafra, Minervino Murge, Mola di Bari, Mottola, Noicattaro, Santeramo in Colle, Triggiano, Turi, Valenzano”.
Il provvedimento, richiamando quanto stabilito dalla Unione Europea e dalla Regione stessa per prevenire e contrastare la pericolosa diffusione della Xylella, ha ritenuto necessario “di dover applicare obbligatoriamente – si legge ancora nell’atto dirigenziale – le misure di lotta allo stadio adulto del vettore” nei Comuni in cui ne è stata accertata la presenza.

Il piano di azione fa “obbligo di eseguire il trattamento insetticida sulle colture olivo e mandorlo nel Comune di Turi, Santeramo Mottola, Mola, Minervino. Massafra, Martina, Gioia, Cassano e Acquaviva”, mentre per i Comuni di “Bari, Noicattaro, Triggiano e Valenzano” si deve aggiungere anche la vite. “Non vige l’obbligo di intervento insetticida – invece – su altre colture in quanto non sono presenti prodotti autorizzarti”. Il trattamento, dice la determina, “dovrà essere eseguito entro e non oltre il 30 giugno 2025”.
La determina n. 105 stabilisce inoltre le sostanze attive da impiegare, anche in agricoltura biologica, contro Philaenus spumarius, distinte per coltura. Per l’olivo – Acetamiprid, Silicato di alluminio/caolino, Cyantraniliprole, Deltametrina. Per il mandorlo – Deltametrina, Silicato di alluminio/caolino.
Infine, si raccomanda di non eseguire il trattamento su: piante secche, nei parchi e giardini, in aree urbane, nella macchia mediterranea, in boschi e pinete, nelle aree protette.
I dati e le informazioni relative al monitoraggio dei vettori sono pubblicate sul sito istituzionale www.emergenzaxylella.it
*Foto allegate di repertorio tratte dal web