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Presentato a Turi il 14° appuntamento con la rassegna letteraria ‘Didiario’. Alina Laruccia: “Siamo una comunità leggente, orgogliosa di amare i libri”

“Non sono solo, ho un libro con me”. In questa bella frase è racchiuso tutto l’amore per i libri e per la lettura che Alina Laruccia da 14 anni, con successo bisogna riconoscere, s’impegna a trasmettere ai giovani lettori delle scuole pubbliche di Turi e dintorni. E l’amore viscerale per la parola scritta dell’instancabile animatrice della rassegna letteraria turese ‘Didiario’ è ricambiato in uno scambio reciproco d’affetto con gli studenti, gli insegnanti e i genitori dei tantissimi ragazzi coinvolti in questi lunghi anni. Diamo qualche cifra di questo legame vivo, profondo tra gli studenti e la lettura: 28.500 ragazzi e ragazze interessati all’iniziativa nei vari istituti scolastici del Sud-Est Barese e non solo; 167 autori invitati a presentare nelle scuole i loro libri; 330 titoli selezionati. Numeri parlanti, incontestabili che la sera del 5 ottobre nella sala conferenze delle Clarisse hanno dato concretezza al successo dell’iniziativa portata avanti caparbiamente da Alina Laruccia.

Il “viaggio fatto di parole, emozioni e cultura”, come ha scritto la stessa curatrice sulla sua pagina fb, è cominciato nel migliore dei modi con la musica d’autore e il festoso chiasso di bambini-lettori, bravi nel passaparola dei versi di Antonella Sbuelz – ‘Il mondo è triste senza di me’ – recitati avendo in mano un libro. Tra quelle antiche mura, che un tempo lontano ha ospitato lavoro e preghiera di donne sacrificate, ora si anima la cultura, e quei libri tenuti in mano dai bambini tra l’entusiasmo degli adulti presenti (hanno richiesto il bis!) sono storie adatte a catturare l’attenzione dei più piccoli per insegnare loro “a leggere per leggere” come ha detto il Sindaco Giuseppe De Tomaso nel suo intervento, aggiungendo altri concetti significativi: 1) ai bambini si deve “insegnare umanità non identità”; 2) leggere significa “viaggiare restando fermi”; 3) leggere significa “acquisire padronanza dei problemi e degli argomenti”; la letteratura è “l’immagine migliore di un popolo”. E ha lodato la rassegna (e la sua animatrice) in quanto, la stessa, “svolge un ruolo pubblico pur essendo prodotta da un’associazione privata”.
Alina Laruccia, nel presentare gli autori e i libri della quattordicesima edizione 2024-25 ha svelato la metodologia utilizzata nella scelta dei temi “che devono far riflettere, guidare i giovani lettori” e perciò sono sempre legate all’attualità. “Tematiche scelte da me – ha detto – aiutata in questo compito dal gruppo di lettura delle Scuole Superiori”.

Ed ecco gli autori che si presentano (quasi) tutti in video, tra il serio e il faceto: Luigi Ballerini, Roberto Morgese, Saschia Masini, Andrea Visibelli e Davide Panizza, Laura Cappellazzo, Laura Bonalumi, Giuseppe Camicia, l’unico a parlare in sala dal vivo essendo qui della zona. Importanti i temi proposti ai ragazzi: caporalato e sfruttamento del lavoro, donne dell’Iran costrette a scappare, disturbi alimentari e disastri ambientali, vivere senza tecnologie, gli anni ’80 del secolo scorso visti attraverso la musica, la Ferrero…
L’assessore comunale alla Cultura Teresa De Carolis, intervenendo, ha anticipato una collaborazione che si va definendo in questi giorni proprio con ‘Didiario’: la realizzazione di un laboratorio letterario intitolato: ‘caro Antonio ti scrivo…’. Un progetto, dice l’Assessore, per mettere in atto un’idea programmatica dell’Amministrazione De Tomaso, con l’obiettivo di focalizzare intorno alla figura di Antonio Gramsci a Turi un punto di attrazione culturale (e turistica) per la nostra città che ambisce al titolo di ‘capitale della Cultura’. Alle scuole sarà proposto un programma di “scrittura libera degli alunni sul grande pensatore”, che proprio nella casa di reclusione di Turi ha generato attraverso lettere, racconti e studi gran parte del suo pensiero filosofico. “Turi, alla stregua di altre città che hanno investito su altre figure importanti della Cultura – ha detto la De Carolis – deve poter attirare turisti verso la ‘casa’ di Gramsci”.
La consigliera comunale Daniela Di Bello, insieme alla collega di Amministrazione Annamaria Di Venere, ha sottolineato il coinvolgimento attivo nella rassegna letteraria di alcune attività commerciali, che ospiteranno nelle loro vetrine i libri di ‘Didiario’.

Alina Laruccia, a conclusione della bella serata di presentazione della XIV edizione di ‘Didiario’, dai social ha inteso rivolgere un pensiero speciale ai bambini destinatari principali dell’iniziativa, bambini, scrive, “che hanno portato con sé una ventata di gioia e spensieratezza. Il vostro entusiasmo è il futuro della cultura, e il nostro compito è nutrire la vostra sete di conoscenza. Ricordate: leggere è aprire le porte di un mondo di avventure e sogni che non finisce mai”.

Laura Bonaluni ha definito ‘Didiario’ “una famiglia” o meglio, come ha aggiunto Alina, “una comunità leggente, orgogliosa di amare i libri”. “Concludiamo questa giornata – ha poi scritto su fb – con la consapevolezza di aver vissuto un’esperienza che nutre la mente e l’anima, e con la certezza che il legame tra cultura, storia e comunità non fa che rafforzarsi ogni anno. Grazie per essere stati parte di questo percorso. Ci rivediamo in questi mesi, per deliziarvi con ricche sorprese, emozioni e, soprattutto, libri!”.

Giovanni Lerede

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IISS ‘Pertini Anelli Pinto’, educhiamoci all’empatia, alla comprensione e al supporto

La quotidianità ci ha tristemente abituati a ricevere notizie relative a violenze gratuite che si perpetuano in ambiti che dovrebbero invece garantire accoglienza, amore incondizionato, sostegno reciproco e sicurezza. Donne uccise da colui che prometteva di amarle e rispettarle, ragazzi e ragazze bullizzati dai coetanei, genitori che abbandonano i figli e figli che ammazzano i genitori spesso per dissidi economici. Cosa sta succedendo? Perché assistiamo a questa deriva della società? Si punta il dito contro la famiglia, colpevole di aver sostituito la figura dei genitori autoritari che educavano anche con l’uso delle punizioni corporali, con quella dei genitori-amici, sempre pronti a giustificare i comportamenti dei figli senza far affrontare loro le conseguenze delle proprie azioni. In subordine si accusa la scuola perché ritenuta incapace di individuare campanelli d’allarme e di educare al rispetto. Non ultimi, nel mirino ci sono anche i social media che, garantendo in alcuni casi l’anonimato e in altri semplicemente la distanza fisica che non permette di percepire le reazioni dell’altro attraverso l’osservazione, stanno contribuendo a formare generazioni di ragazzi-monade che si concentrano su se stessi e sulla propria interiorità, sulle proprie reazioni e sentimenti, senza mai chiedersi cosa provi l’altro.

A ciascuno la responsabilità di riflettere su questi spunti e capire cosa non stia funzionando nel processo educativo e di crescita.

L’IISS ‘Pertini Anelli Pinto’ ha scelto di spendersi e impegnarsi per educare i propri studenti all’empatia, alla capacità di immedesimarsi nell’altro e nel diverso per comprenderlo, accoglierlo ed imparare a sostenerlo. Lo ha fatto anche aderendo a due progetti promossi dall’Associazione Ardita all’interno del Parco Commerciale di Casamassima ed intitolati “Message for you” e “Pagina per pagina: leggere per includere – non uno di meno”. Il primo progetto ha previsto la realizzazione condivisa di un’opera grafica. 16 classi dell’istituto hanno realizzato metà disegno su un cartellone e poi lo hanno consegnato ad una coop o ad una organizzazione impegnata nell’inclusione di ragazzi diversamente abili oppure hanno ricevuto da loro un disegno già iniziato da completare. Tre i temi proposti: guerra, amore e amicizia. In entrambe le situazioni è stato necessario da parte degli studenti un momento di confronto sulle tematiche, sulla corretta modalità di rappresentarle di modo che il senso potesse essere compreso e portato a termine dagli altri senza che vi fosse la possibilità di parlarsi. Le opere, una volta ultimate, sono state esposte all’interno della galleria del parco commerciale. Il secondo progetto ha impegnato i ragazzi nella lettura di una serie di testi che proponevano spunti di riflessione sulla diversità, sul valore dell’errore e sull’accettazione di se stessi e degli altri. Alla lettura sono seguiti una serie di talk show e incontri con i diversi autori proprio per sviscerare a fondo gli argomenti affrontati e comprenderne davvero il senso. Anche in questo caso gli studenti hanno prodotto delle opere che avevano lo scopo di rappresentare la loro idea di inclusione sociale nel mondo attuale.

In entrambi i concorsi le classi IIB e IVC si sono classificate al primo posto. La IIB guidata dalla prof.ssa Annarita Valentini ha realizzato, in collaborazione con la “Casa di Da”, un cartellone intitolato ‘Promemoria’, ispirato all’opera “Promemoria” di Gianni Rodari, e dedicato al conflitto israeliano – palestinese. La IVC ha prodotto un video ispirato al testo “L’arte di sbagliare alla grande” di Enrico Galiano. Il video basato sul concetto che “Sbagliare è smagliare” ha sottolineato l’importanza dell’errore che accompagna il quotidiano di ognuno e lo pone a confronto con le proprie fragilità, “smagliando” la presupposta perfezione e facendo maturare un atteggiamento maggiormente accogliente ed inclusivo. A guidare gli studenti in questa riflessione è stata la prof.ssa Alida Sara Grilli. Al secondo posto le classi IVD e IVE dell’istituto. La prima, con il supporto della docente Rosa Fiore ha realizzato un video ed un’opera pittorica sull’inclusione mentre IVE insieme alle docenti Longo Chiara e Alida Sara Grilli, come spiegato da quest’ultima, “ha realizzato un video che raccoglie in un testo poetico ‘Le tessere di un puzzle’ accompagnato da immagini.  Ogni individuo è di per sé imperfetto, proprio come una tessera di un puzzle, ma trova il senso e il significato della sua esistenza nel completamento con l’altro. In un puzzle ogni tessera infatti è l’opposto dell’altra e ha il vuoto esattamente dove l’altra è piena.  Morale: siamo diversi, sbagliati da soli ma compatibili”.

L’IISS ‘Pertini Anelli Pinto’ pone da sempre grandissima attenzione a questi temi e sostiene la crescita personale di ogni studente rispettandone le peculiarità ed insegnandogli a diventare un adulto attento, accogliente e partecipe.

Maria Rosaria Torchetti, responsabile comunicazione IISS Pertini Anelli Pinto

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Il monumento a Gramsci installato a Bari. Capolavoro di analfabetismo di Tina Resta

Il famoso ‘monumento’ rifiutato dedicato a Gramsci ­– che si doveva collocare a Turi nella nostra villa grande, opera di Alfredo Pirri, artista italiano di fama internazionale – diventerà invece un’attrazione permanente dell’Edificio “F” sede del Polo Bibliotecario Regionale presso l’ex Caserma Rossani a Bari. La presentazione dell’opera già installata, chiamata “Compagni e Angeli”, è stata mostrata giovedi mattina 23 novembre 2023 in anteprima alla stampa, alla presenza del Presidente del Consiglio Regionale Loredana Capone; Grazia Di Bari, consigliera delegata alla Cultura della Regione Puglia; Aldo Patruno Direttore del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del territorio della Puglia; Ines Pierucci, assessora alle Culture del Comune di Bari. Evento introdotto dallo stesso artista Alfredo Pirri, già autore della ‘Sala Cielo’ al Kursaal Santalucia, dove nel pomeriggio della stessa giornata ha tenuto una lectio magistralis aperta al pubblico proprio su “Compagni e Angeli”.

E in virtù di questo lieto annuncio sentiamo il dovere di ringraziare la nostra Sindaca, la sua Amministrazione, i pessimi suggeritori al seguito, per aver respinto l’opera e averla dirottata di fatto a Bari – dopo avere pure bocciato scelleratamente i finanziamenti gratis allegati (850.000 euro!!!) per risistemare la villa intorno. E diciamo grazie al nostro primo cittadino anche per la bella figuraccia da noi rimediata nel territorio – e oltre – come fossimo realmente un paese pieno di asini e caproni. Infine grazie, soprattutto, per aver impedito a Turi di fare passi avanti in un’ottica di promozione nazionale e internazionale (Turi-Tirana-Montenegro). Tanto che basterebbe questo gran capolavoro di analfabetismo, di ottusità, a farci capire da quali politici dozzinali e incapaci siamo guidati.

Rifiutare il monumento a Gramsci, e relativi finanziamenti regionali in omaggio, rimarrà per sempre lo spreco più clamoroso e più premeditato di tutta la Storia amministrativa turese, con tanto di nome e cognome degli autori, nonostante dicano che ci siano stati impedimenti esterni (pretestuosi) e lungaggini burocratiche (furbastre) messe invece in atto da Sindaco e Assessori per ostacolare giorno dopo giorno la realizzazione artistica di Alfredo Pirri. Così come non vorremmo mai sapere che si sia trattato di un grossolano rifiuto culturale non confessato per Gramsci, da parte della Maggioranza di centrodestra, forse dovuto a un fastidio ideologico decisamente fuori dal tempo. Fuori da ogni intelligenza.

E, tanto per finire, ci giunge pure voce che Bari ringrazi Tina Resta dal profondo del cuore. Loro hanno una ricchezza in più da mostrare al mondo. Noi invece al mondo possiamo solo esibire una grande occasione persa, una ennesima conferma di arretratezza e di misera ignoranza. Se questa è Turi.

Raffaele Valentini

Didascalie foto: 1) Foto davanti all’installazione artistica “Compagni e Angeli” dedicata a Gramsci. Da sx: Grazia Di Bari, Loredana Capone, Alfredo Pirri, Aldo Patruno; 2) l’artista internazionale Alfredo Pirri; 3) il rendering del monumento dedicato a Gramsci come doveva apparire nella villa comunale di Turi se non ci fosse stato il gran rifiuto.

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“La città nelle nostre mani”. Corso di formazione per sindaci e amministratori

Il 20 gennaio 2023 prende ufficialmente il via il corso di formazione per Sindaci e Amministratori organizzato e promosso dall’Associazione “Cercasi un fine” – presieduta da don Rocco D’Ambrosio – e dalle Presidenze dei Consigli Comunali di Alberobello, Martina Franca, Putignano, Turi e Noci. Il percorso formativo prevede nove incontri, da gennaio a giugno 2023, con relatori di alto profilo e tematiche di approfondimento che intendono, inoltre, offrire un quadro teorico e valoriale che stimoli il confronto con chi già esercita attività amministrativa.

“L’iniziativa intende colmare uno dei vuoti lasciati dai partiti tradizionali per la formazione della nuova classe politico-amministrativa e per offrire ai professionisti, che già operano nelle nostre comunità, un ulteriore momento di confronto e di crescita” spiega Viviano Giuliani, Presidente del Consiglio Comunale di Alberobello. “L’idea sarebbe quella di offrire agli amministratori, presenti e futuri, un percorso formativo qualificante e, quindi, un’occasione di scambio, una “palestra di discussione”, senza appartenenze ideologiche, grazie ai contributi di personalità di alto profilo politico e istituzionale. Un servizio utile all’intera comunità, con già l’idea di estendere il prima possibile questo percorso ai giovani che sceglieranno di avvicinarsi a queste tematiche”. Conclude Don Rocco D’Ambrosio: “La politica è un’arte: diventare di essa artigiani è difficile ma non impossibile”.

Il percorso formativo si terrà ad Alberobello presso la sede del Bibliocenter (ex conceria) in via Barsento. Per informazioni contattare: scuolaconsigli@cercasiunfine.it oppure chiamare direttamente al numero 3389152722.

Ufficio Stampa del Comune di AlberobelloCaterina D. Mansueto

ufficio stampa@comune.alberobello.ba.it 080 4036228

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Medaglia d’Onore del Presidente della Repubblica al milite Antonio Volza

“Con decreto del Presidente della Repubblica, ai sensi della Legge n. 296 del 27/12/2006, è stata concessa alla memoria del Sig. Antonio Volza nato a Turi il 25/03/1921 la medaglia d’onore riservata ai cittadini italiani, militari e civili, deportati ed internati nei lager nazisti”. Recita così la comunicazione del Prefetto di Bari ricevuta qualche giorno fa dai parenti del milite disperso a seguito dell’affondamento del piroscafo Oria (vedi inserto speciale del n. 222 de il paese del marzo 2014). Sul piroscafo viaggiavano circa 4000 soldati italiani internati dalle truppe tedesche par aver rifiutato di aderire alla Repubblica di Salò e destinati a campi lager in Germania. Il piroscafo affondò nel Mar Egeo il 12 febbraio del 1944 portando con sé la quasi totalità dei soldati trasportati, tra cui Antonio Volza e altri 3 concittadini Turesi. Il 31 maggio è prevista in prefettura la consegna ufficiale della medaglia nelle mani del nipote Antonio Coletta.

Didascalie foto: 1) il soldato Antonio Volza; 2) il piroscafo Oria

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“Coloriamo tutti i muri, case vicoli e palazzi…”

Riccardo Cocciante ha ragione, sì, coloriamole queste pareti spoglie sparse per il paese, c’è una legge regionale che finanzia la decorazione dei muri condominiali che si affacciano alla vista di chi percorre le vie, utilizziamola!

A Turi un buon esempio l’ha dato Stefanio Spinelli, titolare di “Edilizia Spinelli” che ha chiamato l’artista Daniela Angelillo a decorare gioiosamente un muro di sua proprietà che s’affaccia da un vico sulla centralissima via Santa Maria Assunta. Bolle di sapone, viso di bimba che mettono allegria: un invito all’ottimismo in questo periodo di angosce.

Ci sono tante pareti vuote in giro per il paese e quanti bei disegni colorati si potrebbero realizzare per dare attimi di gioiosa visione ai nostri occhi indaffarati. Il Comune, le Associazioni si dovrebbero far promotrici della bellezza, individuando muri liberi, quelli più visibili, e intercettando i finanziamenti pubblici che sono a portata di mano.

Gli artisti a Turi non mancano, la ‘street art’ è l’occasione giusta per dar loro la possibilità di esprimersi al meglio e per la gioia della cittadinanza intera.