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Per fare tutto ci vuole un fiore… Un percorso di formazione per i detenuti della Casa di Reclusione di Turi

Per fare tutto ci vuole un fiore… Così cantava Sergio Endrigo nel 1974 la splendida canzone scritta a due mai con Gianni Rodari, nata come canzoncina per bambini ma portatrice di un messaggio universale molto potente. Il fiore è gentilezza, dono, sorriso, allegria, consolazione, ornamento, profumo, bellezza. Nel fiore c’è il frutto, il seme, l’albero, il bosco, il monte, la natura, lo spirito della Terra che genera la vita. Con un fiore possiamo ricucire rapporti, chiedere scusa, festeggiare una ricorrenza, ricordare a qualcuno quanto è importante per noi, sentire l’incessante flusso della trasformazione e della rinascita, che palpita attraverso un seme, che genera una foglia, che sviluppa un gambo, che partorisce un fiore. Con un fiore possiamo perfino guarire i mali dell’anima. Perciò per fare tutto ci vuole un fiore e per fare un fiore basta poco: un po’ di terra, un seme e dell’acqua. Niente è così emozionante e avvincente quanto vedere spuntare dal terreno una piantina che crescerà e metterà radice. Niente è così salutare quanto prendersi cura della vita intorno a noi.

Partendo da questo presupposto l’IRSEA, in partenariato con l’azienda Floralia, ha realizzato il percorso di formazione Flower design, rivolto a undici detenuti della Casa di Reclusione di Turi, che ha ospitato anche Antonio Gramsci e Sandro Pertini durante la loro prigionia politica del ventennio fascista.

La proposta progettuale, fortemente voluta dalla Direzione e dal Ministero di Giustizia, ha prodotto risultati tangibili in quanto ha consentito ai beneficiari di  accrescere il proprio bagaglio di socializzazione, anche attraverso l’acquisizione di nuove conoscenze e competenze, oltreché di abilità tecnico/professionali; in tal modo si è ridotto il tempo trascorso in cella o in situazioni potenzialmente devianti, a favore di attività altamente qualificanti e significative sotto il profilo ri-educativo e riabilitativo, oltreché che professionalizzante per via di eventi e sale ricevimenti che insistono sul territorio.

Durante il percorso gli allievi hanno realizzato diverse composizioni floreali, alcune delle quali donate alla Chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista per adornare l’altare maggiore e la cappella del Calvario. Gli allievi hanno inoltre realizzato una composizione floreale che,  nella giornata del 9 maggio, ha adornato la statua del Santo Patrono della Città di Bari, San Nicola, sul palco in Piazza Ferrarese in occasione della Santa Messa, davanti a migliaia di fedeli e turisti.

Comunicato stampa IRSEA – coopirsea@gmail.com