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Trenta studenti dell’IISS “Pertini Anelli Pinto” lavorano per un mese all’estero grazie ad un progetto della scuola

Come può l’Unione Europea contribuire a rendere le esperienze formative offerte dalla scuola innovative e coinvolgenti? Come può un’esperienza lavorativa essere completamente diversa da quelle normalmente previste dalle scuole nell’ambito dei PCTO? Come può una scuola rinnovarsi e volgere il suo sguardo al futuro? Una scuola che guardi realmente al futuro e che prepari i propri studenti sia a proseguire gli studi nel segmento universitario sia all’inserimento nel mondo del lavoro, può perseguire questa seconda finalità promuovendo iniziative che consentano di vivere esperienze lavorative nell’ambito dei PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento) che possono aiutarli a scoprire quali attività di lavoro gli consentano di esprimere le loro potenzialità e li facciano sentire realizzati. Grazie ai fondi dell’Unione Europea l’Istituto “Pertini Anelli Pinto” ha consentito a 30 suoi studenti di vivere un’esperienza lavorativa della durata di un mese all’estero e in maniera del tutto gratuita.

Nell’ambito del Programma Erasmus + Azione KA122 MOBILITÀ INDIVIDUALE AI FINI DELL’APPRENDIMENTO-AMBITI VET “ENHANCE the Professional Competences” sono stati organizzati 3 gruppi da 10 unità. Tra la fine dello scorso anno scolastico e l’inizio del nuovo due si sono recati a Galway in Irlanda e a Valencia in Spagna. È partito il primo ottobre l’ultimo gruppo che ha come destinazione la Germania. I ragazzi hanno vissuto un’esperienza dal grandissimo valore formativo: dopo essere stati opportunamente formati dai docenti e dai tutor si sono mossi autonomamente con i mezzi di trasporto per raggiungere il posto di lavoro, hanno imparato a svolgere le diverse mansioni che erano state assegnate loro ed hanno dovuto interagire nella lingua del posto. Hanno sperimentato le difficoltà connesse a qualsiasi contesto lavorativo, per esempio la stanchezza e la difficoltà di lavorare in team dovendo utilizzare come lingua veicolare una lingua che non fosse la loro. Essi, però, hanno anche goduto della soddisfazione derivante dalla consapevolezza di aver lavorato bene e di aver interagito correttamente con tutti. Entusiastici e nostalgici i commenti al ritorno. I ragazzi si sono detti felici dell’opportunità che era stata data loro. La possibilità di andare in futuro a lavorare all’estero li entusiasma e li rende ottimisti rispetto alle prospettive future. Diversi studenti hanno manifestato il desiderio di tornare a lavorare dove sono già stati la prossima estate per perfezionare ulteriormente la lingua e vivere nuove esperienze in vista dell’ultimo anno di scuola. I docenti dell’Istituto si sono alternati come accompagnatori ed hanno espresso anche loro un parere estremamente positivo sul progetto realizzato.

L’IISS “Pertini Anelli Pinto” si sta configurando sempre più come una scuola attenta ad offrire ai propri studenti le migliori opportunità formative. Si è candidato infatti ad altri due progetti Erasmus che, se approvati, permetteranno ad altri suoi studenti di realizzare dei percorsi all’estero. La formula totalmente gratuita di questi progetti permette anche a coloro che normalmente rimarrebbero esclusi da queste esperienze, a causa della disponibilità economica limitata della famiglia, di viverle pienamente.

Maria Rosaria Torchetti Responsabile Comunicazione IISS Pertini Anelli Pinto

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Erasmus 2021-2024, al ‘Pertini-Anelli’ di Turi un meeting con i docenti giunti da Polonia, Spagna e Germania

Appena arrivata alla dirigenza del Pertini-Anelli nell’anno scolastico 2019-2020 – afferma la prof.ssa Giuseppina Caldararo, dirigente scolastica dell’Istituto Pertini-Anelli di Turi – abbiamo subito richiesto l’attivazione dell’Erasmus plus KA, intitolato ‘Migration in der EU – Bereocherung und/oder Bedrohung’ (Migrazione in Europa: arricchimento o/e minaccia?). Mi sono resa conto che la nostra scuola ha una grande necessità di avere contatti e scambi con i Paesi Europei e noi crediamo fermamente che le attività interculturali siano un arricchimento di conoscenze delle lingue, delle culture, delle tradizioni e dei modi di fare di altri docenti e di altri studenti. Partecipare all’Erasmus è anche un modo diverso di gestire l’ambiente scolastico”.

E l’Erasmus 2021-2024, esperienza pedagogica a livello internazionale, dopo il forzato stop dettato dalla pandemia ha ripreso il suo cammino formativo grazie alla proroga ottenuta a recupero dell’anno 2020 quasi tutto trascorso in lockdown. Nella mattinata di oggi 9 novembre, infatti, i docenti Jadwiga Tomczyk e Dominik Michalczewski giunti dalla Polonia, María Teresa Fernández Rodriguez e Deva Saro Gómez dalla Spagna, Maria Dolores Vidal Garcia e Ursula Olschewski (coordinatrice del progetto) dalla Germania sono stati accolti qui a Turi dalla dirigente scolastica prof.ssa Caldararo e dalle docenti referenti del progetto dell’Istituto superiore ‘Pertini-Anelli’ Chiara Longo, Claudia De Tomaso e Ornella Antonia Vasco. Si è quindi subito passati in laboratorio per l’avvio, davanti ai computer, del meeting di organizzazione delle attività dell’Erasmus, che continueranno domani per concludersi giovedì 11, con un primo coinvolgimento diretto degli studenti.

Questo meeting – mi dice la prof.ssa Chiara Longo prima dell’avvio del primo incontro – pone le basi per poter organizzare la mobilità degli studenti che avverrà dalla primavera in poi. Quindi, oggi domani e dopodomani ci saranno questi incontri tra docenti per programmare e preparare il campo alle attività degli studenti”. La tre giorni turese è “un’occasione per stabilire una cooperazione sostenibile con le scuole partner” ed ha l’obiettivo principale, alla fine dei  36 mesi programmati, di preparare i contenuti della piattaforma informatica sulla quale gli studenti e i docenti porteranno avanti le attività di preparazione alla fase clou dell’Erasmus, quella più formativa, cioè il viaggio di studenti e docenti verso i tre Paesi europei partecipanti. Inoltre, i docenti ospiti conosceranno la scuola di Turi e il territorio dal quale provengono gli studenti, con visite pomeridiane nei paesi vicini: Locorotondo, Alberobello, Conversano, Polignano e Monopoli.

In queste tre giornate – dichiara la Dirigente Caldararoi nostri ospiti tedeschi, spagnoli e polacchi avranno la possibilità di avere una formazione sulla nostra gestione scolastica, la stessa che avranno i nostri docenti quando andranno nelle loro scuole. L’ultimo giorno, cioè giovedì 11, nell’auditorium, avverrà l’incontro con gli studenti delle classi quarte e quinte, ragazzi che dallo scorso anno sono impegnati nella formazione Erasmus. Poi, nella prossima primavera, Covid permettendo, i nostri studenti andranno in mobilità presso le scuole di Germania, Spagna e Polonia che con noi aderiscono al progetto. Sarà una ulteriore occasione di scambio culturale, di conoscenza del sistema scolastico europeo del quale sappiamo ancora poco”. La prof.ssa Caldararo si augura vivamente che il Covid “non tarpi nuovamente le ali alla nostra scuola” perché la mobilità degli studenti verso l’Europa è fondamentale per la loro formazione. “Mi piacerebbe – dice – che a fine percorso i nostri docenti tornassero qui a scuola con idee nuove per rivoluzionare il nostro modo di fare scuola; agli studenti auguro che le attività dell’Erasmus siano esperienze altamente costruttive e che portino positività nel nostro paese per trasformarlo alla luce di quanto hanno potuto vedere all’estero. Andare fuori significa poi portare qui quello che si è imparato, per spronare gli altri a fare sempre nuove esperienze. Mi piacerebbe che loro portino a scuola il bello, il nuovo che hanno visto per trasformare in meglio la nostra stessa scuola”.

Le foto dall’alto: 1) il logo del progetto; 2) la dirigente scolastica prof.ssa Giuseppina Caldararo – foto Fabio Zita; 3) una fase del meeting del 9 novembre – foto Giovanni Lerede; 4) foto di gruppo dei docenti di Italia, Spagna, Polonia e Germania partecipanti – foto Giovanni Lerede.