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Angelo Palmisano passa a ‘Fratelli d’Italia”. Lilli Susca e Paolo Tundo lasciano ‘Patto per Turi’ di cui Palmisano è capogruppo

Da confusione nasce confusione. Oltre la terremotata Maggioranza intorno a Tina Resta, anche l’Opposizione fa la sua bella parte. Angelo Palmisano, capogruppo consiliare di Minoranza per “Patto per Turi”, si è schierato apertamente con “Fratelli d’Italia” nella campagna elettorale appena conclusa. Una dichiarazione di appartenenza sorprendente, un cambiamento di intenti improvviso, ma ognuno è libero di danzare come vuole nella politica di oggi. Le prime famose domande sorgono comunque sempre spontanee: dove si collocherà Palmisano, da ora in poi, in Consiglio Comunale? siederà di qua o di là? Lo diciamo perchè FdI è anche forza al governo della nostra città? Che senso avrebbe rimanere contemporaneamente anche all’Opposizione? Passerà in Maggioranza tanto per aumentare il disordine e il disastro?

Tutto questo bel macello viene fuori ufficialmente nella seduta del Consiglio Comunale del 28 settembre scorso. Alla luce della nuova situazione, Lilli Susca e Paolo Tundo, consiglieri di Minoranza, decidono di non condividere più le sorti di “Patto per Turi” il cui capogruppo Palmisano, nonché persona voluta tre anni fa dal ‘Patto’ come candidato-Sindaco, ha fatto altre scelte, ha messo in essere altri progetti, nettamente in contrasto con il programma politico rappresentato (solo sulla carta) nelle scorse amministrative. Susca e Tundo lasciano così il ‘Patto’ per chiarezza politica e passano ovviamente al ‘Gruppo Misto’: “Mi aspettavo – ribadisce Lilli Susca – che da parte del capogruppo Palmisano ci fosse stata una riflessione opportuna, la volontà leale di fare chiarezza. Ma così non è stato e quindi di conseguenza tocca a me e a Paolo Tundo rimettere in ordine la faccenda, differenziarci dal coordinatore Palmisano e passare al Gruppo Misto”.

Poi, come se questo non bastasse, fanno già pensare seriamente le prime sollecitazioni di Palmisano alla Maggioranza a cui chiede di fare chiarezza a sua volta (stiamo freschi!!). Così come lasciano il tempo che trovano le dichiarazioni di Topputi, sostenitore del Partito Democratico nella campagna elettorale appena conclusa, ma membro attivo contemporaneamente pure di Maggioranza consiliare. La sua idea di assoluzione per sé sta nel fatto che alle Amministrative le liste ‘civiche – da lui definite vagamente, come se ‘civiche’ fosse sinonimo di passepartout – possano includere Destra e Sinistra a discrezione dei partecipanti. Un po’ come quando si giocava a pallone per strada dove l’importante era fare numero. Ma questa è una idea assolutamente irricevibile in politica, una idea di assoluto interesse e convenienza; ragione dello stesso marasma che sta alla base del nostro teatrino comunale quotidiano.

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‘Project Financing’ pubblica illuminazione, il Sindaco nega la convocazione del Consiglio Comunale chiesta dall’Opposizione

Per l’ennesima volta, i consiglieri di opposizione, hanno richiesto la convocazione straordinaria del Consiglio Comunale sul tema Project Financing (vedi Pubblica Illuminazione). E ancora una volta tale richiesta è stata respinta! Un atto davvero rilevante, mai verificatosi in tante esperienze amministrative precedenti. “Per la seconda volta viene negato il diritto, da parte dei consiglieri di minoranza, di discutere, di parlare e di informare tutta la comunità, sul progetto di finanza sulla pubblica illuminazione che sta per essere aggiudicato. Non si era mai verificata una cosa del genere!! Un atto gravissimo che lede la dignità di noi consiglieri ma che soprattutto dimostra sempre più l’incapacità di questa maggioranza ad esercitare atti in trasparenza. Il futuro del nostro Paese viene deciso da 5 persone chiuse sole nelle loro stanze.” Questa è la dichiarazione di Angelo Palmisano (Patto per Turi). Infatti, se non si capisce bene come la Maggioranza intenda risolvere la questione per il prossimo futuro, nemmeno si capisce come mai Sindaco e Giunta possano evitare una discussione pubblica sul tema, che coinvolge per centinaia di migliaia di euro le nostre casse comunali.

Mi piacerebbe che l’esercizio delle nostre prerogative di consiglieri di minoranza ci fosse concessa nelle sedi istituzionali, soprattutto per discutere su questioni molto complesse come è il Project Financing legato alla Pubblica Illuminazione. Siamo in attesa di prendere visione della relazione ‘dettagliata’ del capo settore Arch. Del Rosso, richiesta dalla stessa Tina Resta diversi mesi fa e annunciata in Consiglio Comunale. Ad oggi non pervenuta. Nonostante la stessa Sindaca abbia stoppato la procedura di gara.” Sono le parole di Giovanna Elisabetta Zaccheo (Gruppo Misto).

Non è certamente accettabile che una Giunta decida da sola, senza ammettere altre voci. Come se a una buona parte dei cittadini turesi venisse negata la possibilità di discutere di un progetto e di una scelta che li riguarda da vicino, che riguarda risorse pubbliche versate da noi contribuenti anche nelle casse del nostro Municipio.

Il progetto di finanza sulla pubblica illuminazione merita approfondimenti e confronti alla luce del sole. E un’Amministrazione trasparente non può esimersi da una discussione a cui partecipa la gente della nostra città, con i suoi Consiglieri eletti in rappresentanza, come sono quelli di Maggioranza alla pari dei consiglieri di Minoranza.