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“Zaino sospeso” per aiutare le famiglie in questo momento di difficoltà

La mattina del 17 novembre, Imma Bianco, tra le cui funzioni assessorili c’è anche quella delle Politiche Sociali, con la collaborazione della Protezione Civile di Turi ha provveduto a ritirare dai punti convenzionati tutto il materiale scolastico donato tramite l’iniziativa denominata ‘Lo zaino sospeso’. La raccolta, iniziata circa un mese fa, dal grande valore solidaristico ed indirizzata all’aiuto delle famiglie inserite nel circuito delle Politiche Sociali, rappresenta una novità nel suo genere.

La constatazione che la crisi economica conseguente alla pandemia che ha colpito l’intero pianeta in questo nefasto 2020 ha prodotto nuove e più ampie sacche di povertà e di difficoltà e la necessità di un sostegno economico e materiale spinge a trovare forme di aiuto anche coinvolgendo la solidarietà della comunità. Ecco che, utilizzando i sette punti di raccolta che hanno aderito, chiunque ha potuto offrire il suo contributo donando quaderni, album, astucci, colori e qualsiasi materiale di cancelleria utile a garantire la più adeguata fruizione nello studio da parte di studenti di famiglie maggiormente in difficoltà.

Il ‘diritto allo studio’, che in questo periodo si intreccia con il ‘diritto alla salute’ in merito alla necessità di frequentare o meno in presenza o a distanza, causando molto disorientamento per i troppi e contrastanti decreti governativi e ordinanze regionali, rappresenta sempre uno dei diritti sanciti dalla Costituzione.

In questa direzione è andata tale iniziativa solidale e l’assessore Imma Bianco ringrazia “le attività e i punti vendita che hanno aderito predisponendo un cesto solidale per i propri clienti, cioè le cartolibrerie ‘Nuovo Emporio’ e ‘Punto Scuola’, ‘Drum Color’, i due punti ‘Qualità e Risparmio’, ‘Sole d’Oro’ e ‘Dong Hai’. Un sentito grazie va anche alla collaborazione della Protezione Civile, sempre attenta ed efficiente e soprattutto a tutti coloro che hanno espresso con un gesto di solidarietà una sensibilità verso i più bisognosi”.

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Vince Fabiana Stanisci il concorso “FAI una foto” alla torre dell’Orologio

Votanti 469: un risultato di grande successo oltre ogni aspettativa. Tanti sono stati coloro che hanno espresso il loro voto al primo concorso “FAI una foto” organizzato dalle volontarie FAI di Turi, Antonella Bruno, Domenica Laruccia e Silvana Sabino e che vedeva protagonista la nostra Torre dell’Orologio. L’intento era quello di sensibilizzare i cittadini verso questo “Luogo del Cuore 2020” e continuare a promuovere una raccolta firma tale da poter successivamente fare richiesta di fondi utili al suo restauro. Anche questo obiettivo è stato pienamente raggiunto mediante una sottoscrizione già avviata da tempo e che ha abbondantemente superato la soglia delle 2.000 firme richieste e che durerà fino al prossimo 15 dicembre.

Ritornando al concorso – opere esposte da parte di 14 partecipanti nella ben realizzata location dell’androne del nostro Palazzo Municipale – il 24 ottobre, dopo tre fine settimane consecutivi con le tante foto in mostra, è stato il momento dello spoglio dei voti e della proclamazione dei vincitori dei primi tre premi. Oltre ai 469 voti popolari si sono aggiunti quelli della giuria istituzionale e tecnica composta dal Sindaco di Turi, Dott.ssa Tina Resta, dal Capo Delegazione FAI di Bari Gigi Leonetti e dai fotografi Tonio Perfido e Francesco Trafeli.

A fare incetta di premi è stata Fabiana Stanisci con il primo ed il terzo posto, rispettivamente con 88 e 41 voti, mentre Giovanni D’Addabbo si è assicurato la seconda posizione con la sua foto. La foto vincitrice, la cui autrice si è assicurata una tessera annuale del FAI, dal titolo “Dopo la tempesta” rappresenta la nostra Torre dell’Orologio e gli edifici ad essa adiacenti in notturna riflessi sull’ampia pozzanghera formatasi dopo un abbondante acquazzone. Una foto che condensa tutte insieme spontaneità, originalità, tecnica e abilità e che unisce forme d’arte diverse, quella storica e architettonica di uno dei nostri simboli paesani e quella fotografica e visiva della nostra brava Fabiana Stanisci.

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“FAI una foto” e mettila in mostra

La Mostra fotografica “FAI una foto” è stata inaugurata il 3 ottobre. Si tratta di una prima edizione promossa e curata da Antonella Bruno, Domenica Laruccia e Silvana Sabino, volontarie del FAI (Fondo Ambiente Italiano) di Turi facente parte del Gruppo FAI di Monopoli. L’evento si è svolto presso l’androne del Palazzo Municipale di Turi, sede della Mostra, e ha come tema la nostra Torre dell’Orologio, candidata a “Luogo del Cuore FAI” all’interno del 10° Censimento Nazionale promosso dall’ente di tutela nato negli anni ’70 del secolo scorso, inteso a promuovere il territorio e le bellezze del suo patrimonio storico, artistico, architettonico, culturale e ambientale. Lo scopo fondante del FAI è la salvaguardia e la valorizzazione del bene, mediante la sua conoscenza, anche attraverso l’uso del mezzo fotografico, come avviene, appunto, con questo evento che rappresenta davvero una novità interessante.

Presenti all’inaugurazione erano: il Sindaco di Turi, dott.ssa Ippolita Resta, alcuni Consiglieri comunali, i rappresentanti delle Associazioni del territorio che hanno contribuito all’allestimento, il dirigente scolastico dell’I.I.S.S. “Pertini-Anelli”, prof.ssa Giuseppina Caldararo nonché i fotografi e gli artisti che hanno prestato le loro opere. Parole di elogio all’iniziativa sono arrivate dal Sindaco che ha annunciato il tesseramento del Comune di Turi al FAI e il sostegno a tutte le iniziative promosse in occasione delle “Giornate FAI” di primavera ed autunno dalle volontarie turesi. La mostra proseguirà con i seguenti orari:

10 ottobre dalle 16.00 alle 20.00, le domeniche 4 e 11 ottobre dalle 9.00 alle 12.00 e nel weekend 17-18 ottobre dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 20.00.

Durante l’evento sarà possibile votare la foto più significativa che verrà premiata sabato 24 ottobre. Il voto della giuria popolare si sommerà a quello di una giuria tecnica composta dal Sindaco di Turi, dai fotografi Francesco Trafela e Tonio Perfido e da Gioacchino Leonetti, capo Delegazione FAI di Bari che presenzierà all’apertura nella giornata conclusiva. La premiazione si terrà sabato 24 ottobre alle ore 19,00 sempre presso il Palazzo Municipale in via XX Settembre.

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Si torna a scuola all’I.I.S.S. “Pertini-Anelli”

I.I.S.S “Pertini-Anelli” di Turi-Castellana Grotte, 24 settembre: si riparte in sicurezza e serenità, nel rispetto di tutte le disposizioni anti Covid-19 e nella doppia formula “didattica in presenza” per le classi prime e quinte del “Pertini” e “didattica a distanza” per tutte le altre.

A dare il benvenuto alle studentesse e agli studenti, oltre alla dirigente Prof.ssa Giuseppina Caldararo e al corpo docente, anche il Sindaco, Dott.ssa Tina Resta, il consigliere con delega alla Pubblica Istruzione Lanfranco Netti, l’Arciprete don Giovanni Amodio e due componenti dell’Associazione “TuriAttIVA”, Stefania Miccolis e Albino Malena, i quali hanno fatto dono alla scuola di un defibrillatore.

Parole di viva contentezza ma anche di attenzione sono state espresse da tutti gli intervenuti, speranzosi che l’intera comunità scolastica sappia trovare il giusto equilibrio tra l’entusiasmo di rivedersi e il rispetto delle misure di sicurezza previste dai protocolli. Particolarmente emozionante è stata la cerimonia del “passaggio del testimone” tra un gruppo di studenti delle classi quinte uscenti, i primi a sperimentare il rientro a scuola lo scorso giugno, e gli attuali frequentanti l’ultimo anno.  Il 25 settembre, invece, sono stati gli alunni delle restanti classi a fare ritorno tra i banchi. Un momento di accoglienza e di benvenuto è stato riservato alle studentesse e agli studenti del primo anno per la loro nuova esperienza scolastica, quella che segna il passaggio alla fase della “maturità”. A tutti, buon anno scolastico.

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Il ‘Centro Studi’ ricorda la figura di Aldo Moro

Il 23 settembre 1916 è la data di nascita di Aldo Moro e, come da tradizione consolidata, ogni anno proprio il 23 di settembre è deposta una corona di alloro alla memoria del politico, accademico e giurista sotto la lapide commemorativa a lui dedicata. A farsi promotore dell’iniziativa è, come tutti gli anni, il Centro Studi ‘Aldo Moro’ di Turi, ora presieduto dal Prof. Domenico Leogrande: un’istituzione che a Turi da molti anni cura la memoria del mai dimenticato Statista di Maglie.

Alla cerimonia di quest’anno hanno partecipato la Sindaca Tina Resta e numerosi esponenti dell’Amministrazione comunale, alcuni consiglieri di Minoranza e i soci del “Centro Studi” tra cui il sig. Simeone Maggiolini, legato da grande amicizia con tutta la famiglia Moro. E’ stato proprio il sig. Maggiolini, in ricordo della tragica fine per mano terroristica del Presidente della Democrazia Cristiana, a far realizzare e a inaugurare il 5 maggio 1992 la lapide posta ad angolo tra via Maggiore Orlandi e la piazza dedicata a Moro. Il Prof. Leogrande nel suo discorso di commemorazione ha sottolineato alcuni dei concetti fondanti del pensiero di Moro come quello del “servizio alla società” da parte della politica o come l’importanza dei giovani e della loro formazione culturale e morale necessaria alla crescita dell’intera Nazione. Parole che, ai giorni nostri, si scontrano con un certo modo di fare politica, sempre più divisiva, denigratoria, sloganistica. Per questo motivo, ancora a distanza di 42 anni dalla sua tragica fine, il pensiero di Aldo Moro resta un punto fermo da indicare ad esempio.

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I Bersaglieri di Turi ricordano il 150° anniversario della presa di Roma

Una ricorrenza storica sorvolata dalla cronaca, impegnata in ben altre notizie più attuali e preoccupanti, ma della quale vogliamo comunque fare menzione. 150 anni fa avvenne la presa di Roma e il compimento dell’epopea risorgimentale.

All’alba del 20 settembre 1870, i soldati pontifici nulla poterono contro l’assedio dei reggimenti di bersaglieri e fanti italiani guidati da Cadorna. Dopo aver cannoneggiato le mura presso Porta Pia, l’esercito italiano aprì una breccia ed i difensori opposero pochissima resistenza: il dominio temporale dei Papi terminava dopo più di mille anni. Ciò che sembrava un miraggio solo pochi anni prima si compì, Roma era presa grazie, soprattutto, alla contemporaneità della Guerra franco-prussiana e alla battaglia di Sedan che cambiò gli equilibri politico-diplomatici europei. La grave sconfitta della Francia di Napoleone III, maggiore protettore del dominio papale su Roma, patita contro la Prussia di Bismarck fece venire meno la protezione francese e a Pio IX non rimase altro che rifugiarsi in Vaticano e dichiararsi prigioniero politico. L’Italia trovò così la sua capitale naturale ma esplose quella che venne definita la “questione romana” risolta solo molti anni dopo.

A ricordo di questo importante evento, nel 150° anniversario della sua ricorrenza, la Sezione dell’Associazione Nazionale Bersaglieri di Turi, dedicata ad Alessandro Pedrizzi, capitano nelle guerre risorgimentali, il 20 settembre ha collocato una corona floreale sulla targa che contraddistingue il corso principale del nostro paese, via XX Settembre appunto, nonché il luogo in cui è ubicata la locale sezione dell’ANB.

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Celebrazione in piazza anche per S. Rocco e Maria SS. Addolorata

Le restrizioni dovute alle misure anti-Covid19 hanno condizionato anche i festeggiamenti in onore di San Rocco e della Madonna Addolorata ma non ne hanno compromesso la religiosità e la partecipazione. Ovviamente sono state adottate tutte le misure atte a evitare situazioni di rischio, ma l’evento è stato comunque molto sentito dai fedeli. Le due statue, care a molti turesi, durante il settenario sono state spostate dalla loro sede naturale presso la Chiesa di San Domenico alla Chiesa Madre, più capiente e più adatta a garantire il distanziamento sociale. La celebrazione conclusiva – officiata, come tutto il percorso spirituale della novena dall’Arciprete Don Giovanni Amodio con la partecipazione della Confraternita di Maria SS. Addolorata – è stata svolta nella centrale Piazza Silvio Orlandi, come accaduto nei vari appuntamenti precedenti in onore di Sant’Oronzo e, ancora prima, di San Giovanni Battista.

Don Amodio, in una predica accorata e intensa, ha ricordato l’importanza dei Santi, del loro sacrificio e spesso del loro tragico martirio nel nome di un’intensa fede e ha sottolineato come la Madonna, Maria madre di Gesù, può essere considerata la prima “martire” dell’era cristiana per la sofferenza e il grande dolore patito nel vedere il figlio suo sacrificato e ucciso per tutti noi cristiani. Un dolore che solo una mamma può provare e che fa di Maria un esempio terreno oltre che religioso. Riferendosi poi agli appuntamenti legati alle ricorrenze religiose prossime, Don Giovanni ha ricordato le feste settembrine di San Pio e dei SS. Medici prima di un lungo autunno e inverno pieno d’incognite dovute all’epidemia in corso, alla quale ha legato la figura di San Rocco, sempre invocato in occasione di peste, colera. Sarà proprio la figura della Madonna Addolorata, invece, a riaprire in aprile prossimo, in occasione del Venerdì Santo e del “Vieni, oh Maria!”, le processioni del nostro paese sperando e confidando che in quei giorni santi il difficile periodo sia alle nostre spalle. Al termine della celebrazione le due bellissime statue sono state ricollocate dai portatori e dalla Confraternita presso la Chiesa di San Domenico.

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Il Corriere dello Sport ricorda il Mago di Turi

Il 4 settembre, sul “Corriere dello Sport-Stadio”, Italo Cucci, già direttore di questo quotidiano sportivo come di molte altre testate e attualmente editorialista, ha raccontato nella sua rubrica “75 facce da Stadio. Uomini e storie dei 75 anni del giornale”, numero 35 della serie, episodi del nostro Oronzo Pugliese, non solo di come si guadagnò l’appellativo di “Mago di Turi” dopo la ormai celebre partita Foggia-Inter del 1965 ma in particolare delle esperienze bolognesi dell’allenatore turese. Il racconto si snoda tra aneddoti e curiosità su don Oronzo allenatore del Bologna, sulla sua proverbiale esuberanza e schiettezza e sulla capacità di risollevare le sorti della squadra felsinea anche contro i pareri dei più riottosi.

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Laurearsi a 70 anni con l’entusiasmo di Assunta Coppi

L’8 aprile 2020 eravamo in pieno lockdown a causa del Covid-19: la preoccupazione e l’angoscia attanagliavano tutti. Tuttavia in quei giorni di pandemia ci sono state storie personali che hanno regalato gioie e soddisfazioni come quella di Vita Domenica Assunta Coppi, classe 1950, laureata. Avete letto bene: alla invidiabile età di 70 anni la nostra concittadina ha discusso in modalità online la sua tesi di laurea in collegamento con il Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Bari: un elaborato sperimentale in Mineralogia, facente capo al Corso di Studi in Scienze Naturali. Collegata con Assunta c’era la Commissione di Laurea composta dai relatori Chiar.ma Prof.ssa Emanuela Schingaro, Chiar.ma Dott.ssa Maria Lacalamita e Chiar.mo Dott. Mauro Pallara davanti ai quali la nostra laureanda ha presentato una tesi dal titolo “Studio di biominerali patologici presenti nel corpo umano: i calcoli renali”. Un bellissimo traguardo raggiunto con grande merito, e con la votazione di 93/110, un percorso di studi accademici che si è dipanato lungo la vita di Assunta non senza grandi difficoltà e tristi vicende personali. Ma la forza, la perseveranza, la volontà hanno avuto la meglio, il desiderio di raggiungere questo obiettivo dopo aver insegnato molti anni nelle scuole della provincia materie come dattilografia e duplicazione testi, con i primi pioneristici corsi di informatica seguiti sin dagli anni ’70, fanno di Assunta un bellissimo esempio e una storia degna di essere raccontata. E a noi non resta che congratularci: tanti auguri Dottoressa. Ad maiora!

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“Obsession”(Is music free?): la clip musicale di Monique Notarnicola

Un’irresistibile voglia di esternare la propria libertà di espressione musicale attraverso il canto e il ballo. Così si può riassumere il video musicale della cantante turese Monica Notarnicola, in arte Monique, andato in onda il 4 settembre sul canale Youtube e su tutti i social collegati all’artista. “Obsession” (Is music free?), questo è il titolo del brano prodotto da Monica Notarnicola, autrice di musica e parole, in collaborazione con la casa discografica ‘Studio007Productions’ che si è occupata delle riprese – effettuate sul nuovo Waterfront di Bari San Girolamo al tramonto – del montaggio e della fotografia.

Ad affiancare Monique nella coreografia ci sono altri due volti a noi noti: le ballerine Mariangela Giummarella, turese anche lei, e Milena Rutigliano, molto conosciuta a Turi per aver lavorato in un centralissimo bar del nostro paese, oltre alla presenza maschile di Francesco Magistà e Matteo Delvecchio. Un egregio lavoro di make up e di acconciatura rimanda ad atmosfere anni ’80 in stile David Bowie e Cindy Lauper ma con ritmicità contemporanee. “Un’idea che avevo in cantiere da qualche anno – così racconta Monica Notarnicola – e che durante il lockdown vissuto a Milano per motivi di lavoro è ritornata prepotentemente fuori. Avevo voglia di esprimermi ballando e cantando dopo essere rimasta bloccata in casa per diversi mesi, come per un senso di liberazione e per essere grata alla vita.”