L’avvio del ministero del nuovo Arciprete Parroco della Chiesa Matrice di Turi è avvenuto con una solenne concelebrazione eucaristica la sera di lunedì 2 ottobre, festa degli Angeli Custodi. La cerimonia è cominciata con una breve processione dalla Chiesa di San Domenico degli Scolopi all’Assunta, con la partecipazione del Vescovo di Conversano-Monopoli Mons. Giuseppe Favale, il neo Arciprete Don Luciano Rotolo, numerosi Presbiteri, i Diaconi e le tre Confraternite turesi. L’ingresso in Chiesa Madre è stato accolto da un numeroso popolo di fedeli ai quali si sono aggiunti i massimi rappresentanti delle istituzioni civili e militari locali, a cominciare dal Sindaco Tina Resta, e poi anche delegazioni di numerose associazioni e comitati; nelle navate gremite, inoltre, erano presenti numerosi conversanesi: i parenti del nuovo Parroco prima di tutto e poi i parrocchiani del Carmine, dove fino all’altro ieri Don Luciano ha prestato il suo servizio sacerdotale.
Il cerimoniale d’insediamento, all’interno della speciale Messa presieduta dal Vescovo, è proseguito con la lettura da parte del Cancelliere della Curia del verbale di nomina vescovile: “Visti i Canoni 523, 524 del Codice di diritto canonico, tenendo presente la delibera n. 17 della Conferenza Episcopale Italiana in esecuzione del Canone 522, in virtù della mia ordinaria autorità, ti nomino Arciprete Parroco della Parrocchia di Santa Maria Assunta in Turi con tutti i diritti e i doveri annessi all’Ufficio che ti viene affidato per la durata di anni 9… Dato in Conversano il 15 settembre 2023. Giuseppe Favale Vescovo di Conversano-Monopoli”. Poi il saluto di benvenuto del Sindaco, dei parrocchiani accompagnato da un dono; il giuramento da parte del nuovo Parroco previsto dalla proceduta canonica, la professione di fede e le firme al verbale. Tutte procedure stabilite dalle leggi della Chiesa e inserite all’interno del Solenne rito eucaristico le quali hanno sacralizzato, ufficializzato e protocollato la presa di pieno possesso da parte di Don Luciano Rotolo dell’Ufficio di Arciprete-Parroco e quindi di nuova guida della Chiesa di Turi, di nuovo Vicario Zonale.
Nell’Omelia il Vescovo Favale, paragonando se stesso e tutti gli uomini di chiesa agli ‘angeli’ mandati dal Signore a mediare e, soprattutto, a promulgare la Parola di Dio, ha detto tra l’altro: “Carissimo Don Luciano accogliendo l’eredità di Don Giovanni Amodio, di Don Vito Ingellis e di tutti gli altri Pastori continua a custodire questa comunità, falla crescere nella Fede, nella Speranza, nella Carità. Aiuta questa comunità a guardare sempre a Gesù, insieme a te… Ti chiedo di stare accanto a tutti non solo quelli che ti saranno vicini nell’attività pastorale ma anche quelli che saranno indifferenti o tu incontrerai solo qualche volta, fa che tutti possano vedere nel tuo volto il sorriso di Dio… Mettiti con umiltà accanto a tutti e non perché hai tutte le ricette pronte ma perché insieme a loro sarai in ascolto dello Spirito Santo che è la guida invisibile della Chiesa. E ti accompagnino, caro Don Luciano, l’intercessione di Maria, a cui tu sei molto affezionato, come anche coltiva l’amore e la devozione a Sant’Oronzo, pastore della Chiesa…”.
E Don Luciano ha voluto esprimere in modo plateale davanti al popolo di Dio il rispetto verso la devozione della comunità cittadina nei confronti di Sant’Oronzo lasciando il presbiterio per recarsi in ‘pellegrinaggio’ nella Cappella della Reliquia dove, accompagnato dal Presidente del Comitato Feste Patronali Andrea Saffi, ha reso omaggio al Santo dei turesi, benedicendo e baciando il Reliquiario.
Il Sindaco Tina Resta è intervenuta per un saluto di benvenuto al nuovo Arciprete: “Ci siamo visti nell’occasione del viaggio in Salento e della festa di Sant’Oronzo, dove ha potuto percepire come questa nostra città abbia il culto e la venerazione profonda per Sant’Oronzo. Ogni cambiamento porta con sè delle perplessità, delle titubanze, però io dico che Don Luciano starà bene a Turi perché Turi è una bella comunità. L’augurio che le faccio a nome di tutta la comunità, è quello di una buona permanenza a Turi dove non sarà nostro ospite ma un altro cittadino turese”.
Per la Comunità parrocchiale ha preso la parola Gianni Guerra: “Caro Don Luciano, qui trovi una comunità pronta a riprendere il cammino con un nuovo compagno di viaggio, sarai per noi padre-maestro ma anche fratello e col tempo condivideremo sforzi ed iniziative per edificare sempre più la Chiesa ed annunciare il Regno di Dio che è vicino ad ogni uomo. Noi ti assicuriamo la nostra buona volontà, ti offriremo le nostre idee e le nostre tradizioni di popolo cristiano… Don Luciano benvenuto nella tua nuova casa, nella tua nuova famiglia…”.
Prima del termine della solenne funzione, Don Luciano Rotolo è intervenuto per un primo saluto alla sua nuova comunità: “Don Giovanni mi disse: vieni per la festa di Sant’Oronzo, vieni in segreto ma poi mi presentò a tutti facendo ‘cìtte cìtte m’inze a chìazze’. Ma lui è così, vulcanico, dinamico. Ma nella serata della Festa davvero fui coinvolto e travolto dal calore, dalla bellezza, dall’entusiasmo che ho letto sui volti di tutte le persone e soprattutto dei giovani che partecipavano alla Festa del Patrono. Quello è stato il mio ‘battesimo’, un’immersione totale nella vostra realtà cittadina. Questa sera desidero dire grazie, innanzitutto al Signore che, attraverso il Vescovo, ci fa incontrare. Grazie a Sua Eccellenza per la fiducia nella mia persona e a tutti i confratelli sacerdoti e ai diaconi che sono presenti e che mi sostengono in questo nuovo impegno. E grazie ai due confratelli Parroci di Turi che conosco benissimo: Don Nicola D’Onghia e Don Giuseppe Dimaggio, che non sono solo colleghi ma soprattutto amici e questo ci sarà di grande aiuto nel lavoro che faremo insieme in questi anni. Un ringraziamento speciale a Don Giovanni Amodio che fraternamente mi ha accompagnato e saggiamente guidato nella delicata fase del passaggio dopo ben 22 anni vissuti in questa comunità. Don Giovanni ha preparato tutto e curato tutto in questo passaggio non facile. Don Giovanni è un amico fraterno e davvero è stato capace di aiutarmi, di sostenermi in questo avvicendamento”.
E a Don Giovanni Amodio, non presente alla cerimonia, tutti negli interventi prima indicati hanno voluto inviare parole di ringraziamento. In particolar modo Sua Eccellenza il Vescovo Favale, che ha detto: “Ha accolto il mio invito ad andare a servire un’altra porzione della nostra Chiesa diocesana e gli sono grato. È costato a lui ed è costato a voi questo distacco, però è bello nella gioia del servizio ecclesiale vivere questi momenti che non vanno desiderati, chiesti ma accolti nella Fede da parte di chi ha la responsabilità di guidare questa porzione di Chiesa indegnamente come il sottoscritto… Ed è bello quando nell’obbedienza della Fede a Dio che parla attraverso i Pastori si mette la propria vita al servizio della gente”.
L’uscita dalla Chiesa Madre del Vescovo, delle Confraternite e dei Sacerdoti, mentre Don Luciano ai piedi del Presbiterio riceveva amabilmente sorridente il saluto personale dalle Autorità e dalle tante persone comuni, è stata salutata dal suono dell’Inno Pontificio di Charles Gounod eseguito dalla Banda Musicale Cittadina ‘Don Giovanni Cipriani’ dell’Associazione Musicale ‘Maria SS. Ausiliatrice’, e da un dono: un’immaginetta-ricordo con il saluto alla comunità del nuovo Arciprete, a cui anche noi de ‘il paese’ diamo un caloroso benvenuto.
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