Turi torna ad essere Città della lirica! Siamo infatti nelle notti di mezza estate e, come in un “sogno”, nel borgo antico torna a pulsare il cuore della musica lirica. È ritornato infatti quest’anno, per la XIII° edizione, l’ormai irrinunciabile kermesse musicale del “Festival del Belcanto” ideata e portata avanti dalla caparbietà e dalle capacità del direttore d’orchestra turese Ferdinando Redavid, con la sua Associazione ‘Chi è di scena!?, che negli anni ha elevato la cittadina di Turi a punto di riferimento internazionale della lirica.
Se lo scorso anno, l’obiettivo della rassegna era stato quello di far intendere la lirica non più come un fenomeno di nicchia ad esclusivo appannaggio degli addetti ai lavori e di un pubblico colto e anziano, ma come fenomeno inclusivo e in grado di coinvolgere tutti, anche i giovani e i meno avvezzi, quest’anno, proseguendo il cammino, ci si è concentrati maggiormente sulla formazione dei giovani, attivando una stretta collaborazione con l’Accademia di “Palazzo Pesce” a Mola di Bari, diretta da Margherita Rotondi. La Puglia vede una particolare effervescenza giovanile nell’avvicinamento alla lirica che porta molti ragazzi e ragazze a intraprenderne poi la carriera. L’obiettivo è quello di seguire questi giovani nel loro percorso di formazione, proprio perché sono il futuro del “Canto lirico italiano” candidato ufficialmente dall’Italia, nel 2022, quale Patrimonio immateriale dell’Umanità Unesco.
La rassegna, quest’anno si compone di tre serate: quelle del 28 e 30 luglio e quella conclusiva del 3 agosto. La serata introduttiva del 28 luglio, ha visto l’esibizione proprio di due giovani promesse pugliesi del panorama operistico: il soprano Martina Tragni e il baritono Gianpiero delle Grazie, scelti tra tanti aspiranti cantanti durante una “master class” tenutasi presso “Palazzo Pesce” e che li ha visti alla fine meritevoli della borsa di studio messa a disposizione proprio dal Festival turese e loro consegnata nella medesima serata. Accompagnati al pianoforte dalle sapienti mani di Lucrezia Messa, esperta “vocal coach” e docente presso il Conservatorio “N. Piccinni” di Bari, i due giovanissimi si sono molto ben calati nei diversi personaggi interpretati, mostrando già un buon controllo del palco. La giovanissima soprano si è cimentata nell’interpretazione delle arie “Caro nome” dal “Rigoletto” di Giuseppe Verdi, e “Regnava nel silenzio” dalla “Lucia di Lammermoor” di Gaetano Donizetti, dimostrando un buonissimo controllo dei sovracuti. Il giovane baritono, invece, si è cimentato con una buonissima accuratezza del fraseggio nelle arie “Come Paride vezzoso” da “L’elisir d’amore” di Donizetti, e “A un dottor della mia sorte” tratta da “Il Barbiere di Siviglia” di Gioacchino Rossini. I due poi hanno duettato in “E il dottor non si vede, Pronta io son!” tratta dal “Don Pasquale” sempre di Donizetti.
La serata ha visto la partecipazione della guest star di fama internazionale Paoletta Marrocu, soprano nominata nel 1998 a Parigi dall’Unesco “Artist for Peace”, e che in carriera ha calcato le scene dei teatri tra i più importanti al mondo fra cui: Auckland, Barcellona, Milano, Palermo, Seoul, Shanghai, Tokyo, Venezia, Verona, con ben cinquanta titoli operistici a comporre il suo repertorio. L’artista ha dato saggio ai presenti dell’unicità del suo timbro vocale, plasmando con accenti ed espressioni i personaggi interpretati. Ha aperto la serata canora con “Che fai tu Luna in ciel” del compositore pugliese Umberto Giordano, proseguendo con “Voi lo sapete o mamma” dalla “Cavalleria Rusticana” di Pietro Mascagni e “Stride la vampa” da “Il Trovatore” di Giuseppe Verdi, chiudendo la serata, con una straordinaria “Habanera” da “Carmen” di Georges Bizet.
Al centro della serata, come ogni anno, vi è stata l’assegnazione del prestigioso “Premio Belcanto”, da sempre affidato alle eccellenze liriche del territorio pugliese che contribuiscono a diffondere il nome della Puglia nel mondo, quest’anno consegnato al grandissimo tenore Salvatore Cordella originario di Copertino (LE), conosciutissimo oltreoceano, che si esibirà nella serata conclusiva del 3 agosto.
La seconda serata della kermesse, quella del 30 luglio, intitolata “Canzoni di lungo viaggio” è andata in scena sempre nel nostro borgo antico nell’accogliente spiazzo dinanzi “Palazzo Gonnelli” ed ha visto la presentazione al pubblico di un “recital” su cofanetto musicale prodotto dalla “Dodicilune Edizioni Discografiche e Musicali”, eseguito dal vivo dai due artisti ideatori dello stesso, ovvero: il pianista Vincenzo Cicchelli, concertista dall’ampio repertorio che include la liederistica tedesca, la musica da camera spagnola, inglese, russa e italiana, fino alla musica sacra; e dalla mezzosoprano Margherita Rotondi dotata di un vasto repertorio, che le è valso molte importanti recensioni positive dalla critica.
Questo lungo viaggio, ci ha portato dapprima nella terra degli chansonniers francesi, Piaf, Trenet, Montand, Weill,proseguendo nella lontana America latina, ove le malinconiche note di Consuelo Velàzquez, Carlo Gardel e della milonga di Astor Piazzolla, hanno rapito il pubblico presente, che poi si è ritrovato nell’ultima tappa del viaggio, cioè gli Stati Uniti d’America, ove con le note magistralmente interpretate di “Summertime” di George Gershwin e di “Tonight” di Leonard Bernstein, Margherita Rotondi ha letteralmente condotto il pubblico in un “autentico sogno”, dal quale non vogliamo destarci prima della serata conclusiva del 3° agosto, con “Il Teatro di Puccini. La sua scena, tormento ed estasi”.
Pietro Pasciolla
Didascalie foto
- Serata del 28 Luglio (da sinistra): il soprano Martina Tragni, il baritono Giampiero delle Grazie, Lucrezia Messa pianista, il direttore del festival Ferdinando Redavid e l’ospite d’onore, il soprano Paoletta Marrocu.
- Serata del 30 Luglio: il pianista Vincenzo Cicchelli e il mezzosoprano Margherita Rotondi nell’esecuzione di un brano tratto dal loro “Canzoni di lungo viaggio”.
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