Azzerata la Giunta, vecchia di appena un anno. Il parere dell’Opposizione

Ore 19 del nostro 11 settembre. La Sindaca Tina Resta ha subito predisposto una nuova formazione in Giunta per riprendere (si fa per dire) il filo interrotto dell’azione amministrativa. A guardare i nuovi nomi e i nuovi ruoli, c’è più di qualcosa che non torna. Troppe perplessità. Sembra una soluzione operata tanto per dire ‘ce l’ho messa tutta. Vediamo che succede’. Ma questo in politica non paga per niente. Non dura molto. Rimangono in piedi tutti i perché della lettera critica dei ‘famosi quattro’ a luglio scorso; rimane in piedi il ‘declassamento’ di Topputi, tolto dalla carica e dalla fascia di ViceSindaco, già pubblicamente affranto su FB; l’inserimento di Maurizio Coppi (compatibile?); la perentoria estromissione di Teresa De Carolis dopo un’estate spesa a tenere su un minimo di programma di eventi per la nostra città. Sicuramente meno indolore è l’uscita di Sandro Laera, esterno, in cambio di Imma Bianco. Ma non credo che tutto finisca qui. Siamo solo all’inizio della impresa. Ci aspettiamo davvero altro da questo riassestamento. Certi mal di pancia non passano facilmente in politica.

E se non si sono condizioni, molli tutto caro sig. Sindaco. Diciamo solo che coraggio e onestà intellettuale vengono sempre apprezzati, comunque vadano le cose. Salga sui palchi e spieghi alla gente tutti i calci ricevuti sottobanco e di nascosto. I reali impedimenti. La gente già vi guarda con nuova sorpresa e rinnovata delusione. Anche se il nostro paese, purtroppo, ormai assiste inerme ai continui saliscendi di lorsignori.

TINA RESTA PIÙ CHE LUCIDA APPARE CINICA

GIANNALISA ZACCHEO (consigliere comunale indipendente)

Che tipo di messaggio passa con la composizione della nuova Giunta, dopo la cosiddetta crisi? Politicamente parlando, ritieni che sia stata abbastanza lucida la scelta del Sindaco?

«Il messaggio che passa con la composizione della nuova Giunta è forte e chiaro: il Sindaco ha dimostrato che non tollera voci critiche all’interno della sua Maggioranza. Chi osa contrastarla è fuori. In fin dei conti, i quattro firmatari della famigerata lettera, avevano chiesto al Sindaco maggiore inclusione e condivisione, e sollevato questioni tutt’altro che marginali. Non avevano nessuna intenzione di sfiduciarla… Tina Resta più che lucida appare cinica. Donna di polso, politicamente autoritaria. Qualità che mal si conciliano per chi ricopre ruoli apicali. A meno che il Sindaco non abbia colto la “palla al balzo” per rafforzare ancor più la sua area politica, che sembra ormai essere di destra. Visti i sondaggi sulle prossime elezioni regionali, Tina Resta si sta preparando astutamente il campo. Se così fosse, allora, altro che lucida…è stata lucidissima!»

Guardiamo i nomi. Adesso abbiamo anche un vicesindaco leghista. Come giudichi l’azzeramento dell’Assessorato alla Cultura e il declassamento di Topputi?

«Nulla contro la persona di Graziano Gigantelli, ma, politicamente parlando, un vicesindaco leghista a Turi, non si può vedere… Ma tant’è… Sarà questa forte tinta verde che colora la nuova giunta che giustifica l’azzeramento dell’assessorato alla cultura. “Con la cultura non si mangia”, diceva qualcuno della Lega. Sta di fatto che, Teresa De Carolis, ha pagato il prezzo più alto della crisi. Peccato, l’esecutivo ha perso una giovane donna, una grande risorsa per il paese, visto quello che ha fatto a Turi in questa difficile estate turese. È stata sacrificata per fare posto a chi scalmanava da tempo per avere una poltrona. L’assessorato attribuito, appunto, a Maurizio Coppi, mi da molto da pensare… Sul declassamento di Fabio Topputi, che dire? Sono stati sacrificati quasi mille voti degli elettori per chi ne ha presi, quanti? Non ricordo con esattezza, forse un trecento… Questa è l’idea di democrazia per Tina Resta, facciamocene una ragione.»

NON CREDO CHE QUESTA NUOVA GIUNTA POTRÀ DURARE A LUNGO

ANGELO PALMISANO (capogruppo consiliare “Patto per Turi”)

Possiamo giudicarlo un vero cambiamento quello appena operato dal Sindaco con la nuova Giunta? Assisteremo ad un’azione politica più serena ed efficace per il cosiddetto “bene del paese”?

«La scelta fatta dal Sindaco non va sicuramente nella direzione del cambiamento ma della confusione e degli ulteriori malumori. il gruppo che ha preso il consenso più ampio è stato ridimensionato o meglio delegittimato. E’ rimasto il solo Topputi in giunta, perdendo peraltro la carica di Vicesindaco. E’ una giunta che non tiene in considerazione i pesi elettorali. Non credo che questa nuova Giunta potrà durare a lungo.»

C’è già un’idea su come intende muoversi l’Opposizione davanti a questo cambiamento di uomini e di ruoli?

«Come Opposizione ritengo che stiamo svolgendo il nostro compito in maniera egregia. Abbiamo più volte provato ad essere propositivi ma siamo stati sempre ignorati, ragione per cui riteniamo che la Maggioranza debba assumere pienamente la responsabilità delle proprie scelte, di ieri di oggi. E, nell’ipotesi che non riescano a fare sintesi, così come pare a noi, a molti, che si dia nuovamente voce ai cittadini. Se questa Giunta vuole rappresentare un cambiamento lo dimostrerà con i fatti. Valuteremo con maggiore attenzione, e apprensione, quanto accadrà da questo momento in poi.»

IN ATTESA MAGARI DI ULTERIORI COLPI DI SCENA

SERGIO SPINELLI (Consigliere “Patto per Turi”)

Ritieni che con la formazione della nuova Giunta si siano salvati gli equilibri all’interno della Maggioranza, già messi a dura prova dopo appena un anno dall’insediamento?

«Gli equilibri della Maggioranza, secondo me, non sono stati in piedi neanche durante la formazione della lista elettorale; subito dopo la vittoria hanno sfruttato l’ultimo secondo utile prima della comunicazione in consiglio dei nomi per limare ogni loro spigolo. E poi per tutti questi pochi mesi (pur con il lockdown) hanno dimostrato la insostenibilità del loro progetto, delle loro azioni. A me sembra una vittoria di Pirro, quella della nuon Giunta, con falsi scambi di cortesia a copertura di evidenti malumori e qualche bugia ad arte costruita per mascherare evidenti fallimenti personali. La Sindaco è sola. Sa benissimo di esserlo, lo è sempre stata, lo ha sempre saputo anche quando cercava di convincere sè stessa e gli altri dal palco delle enormi capacità e competenze della sua squadra. Mi auguro solo il meglio per Turi, oggi direi il meno peggio, per cui spero in una brevissima agonia, se agonia ci sarà, come credo. Non sta in piedi una giunta simile, da qualsiasi angolazione la si voglia vedere, soprattutto per mancato il rispetto del risultato elettorale, della discutibile distribuzione delle deleghe. Non ultimo, a quanto pare, due pesanti deleghe restano nelle mani del primo cittadino (Cultura e Urbanistica, m.d.r.) in attesa magari di ulteriori colpi di scena.»

Le uscite di scena di alcuni nomi potrebbero avere ulteriori ripercussioni?

«Indubbiamente il 50% del voto di preferenza espressso dal paese, si può dire, resta inascoltato; eccezione fatta per l’assessorato di Topputi (pesantemente ridimensionato con il passaggio della fascia di vice sindaco a Gigantelli). Non è certo normale né piacevole tutto questo e dubito che possa dare stabilità duratura alla vita tumultuosa di questa amministrazione, nonostante gli appelli e i sermoni che si susseguono incalzanti. Ma staremo a vedere, mi ripeto: auspico sempre il meglio per Turi per cui sarei davvero contento di essere smentito dai fatti.»

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